David Ortiz alla battuta nel poco amichevole Fenway Park di domenica.
Fenway Park è famoso per il green monster, gigantesco muro oltre l'esterno sinistro che limita il numero di Home Run, altrimenti altissimo data la conformazione del campo da gioco.
I posti alla sua sommità costano belle cifre, e bisogna prenotarsi mesi prima. Certo, si assiste ad uno spettacolo straordinario, ma la maggioranza degli avventori vorrebbe vedere le palle dei Red Sox spedite nello spazio, piuttosto che quelle avversarie.
Lunedì pomeriggio, parte alta del terzo con Tampa Bay avanti per 1 a 0. Jon Lester affronta B.J.Upton con una fastball interna. Home Run da tre punti, il quinto della Post Season per lui, dopo i 9 della stagione regolare.
Il prossimo è Evan Longoria, la palla stavolta è alta e centrale, uno scherzo per lui. Solo shot per il 5 a 0. Lester rimarrà sul monte fino al quinto inning, quando sarà sostituito dal veterano Paul Byrd, che concederà il giro completo delle basi anche a Rocco Baldelli nell'ottavo e Carlos Pena nel nono.
Ecco spiegati i 9 punti finali dei Rays.
A spiegare l'unica run dei Red Sox ci mettiamo molto di meno. Sul 5 a 0 nel settimo, Jacoby Ellsbury consegna il sac fly che porta a casa Kevin Youkilis, ridando la speranza ai sostenitori bostoniani.
La vera occasione per girare la contesa dalla propria parte, Boston la spreca nei primi inning. Un Matt Garza tutt'altro che irrestibile mette in base battitore dopo battitore nei primi due inning. Ma acquista, tutto ad un tratto, la rara abilità che fa vincere i titoli alla tua squadra. Quella che aveva permesso a Matsuzaka di venire fuori dal settimo inning venerdi sera.
Per esempio, con 1 out nel secondo e corridori in seconda e terza, Garza mette K il battitore successivo e propizia il fly out che seguirà . Le partite si vincono così, ed è proprio ciò che è mancato in gara due ai partenti. La regia indugia su Josh Beckett per tutto l'incontro, dandogli la croce di non aver mantenuto il vantaggio dei Sox nella partita precedente.
Siamo sicuri indugeranno anche su Lester prossimamente, reo di un catastrofico inizio di questo game three.
Ma quanto era importante la prestazione di Jon Lester ieri notte? Era forse la più importante, per una serie di motivi.
Innanzitutto la localizzazione della partita all'interno della serie. Sull'1 a 1 bisognava accogliere Tampa con il coltello tra i denti, per evitare di consegnare il momentum nelle loro mani.
Poi, le condizioni fisiche delle due squadre. Qualora Garza avesse lanciato bene, come poi è effettivamente successo, era impossibile che i reattivissimi interni di Joe Maddon concedessero molto, quindi vi era la necessità di mantenere il match in equilibrio.
Infine, il futuro della serie. Le partite di oggi e dopodomani vanno tutelate, schierando meno rilievi possibile. Il partente deve arrivare al sesto, settimo inning senza battere ciglio.
Prova deludente quindi del giovane pitcher di casa, attorno alla quale ruoteranno le sorti di una serie che già ci appassiona.
Ma a baseball si gioca in 10. Ed il lineup dei Red Sox non ha prodotto nulla ieri. Dustin Pedroia e Mark Kotsay i migliori; Youk, Ortiz e Varitek non pervenuti. Il bullpen di Tampa Bay sembra, poi, in uno stato di forma idilliaco. J.P. Howell è sugli scudi in un reparto che in questa serie non ha concesso nulla o quasi.
Stanotte, dalle 2, si gioca gara 4. Con una vittoria Tampa è ad un passo dal palcoscenico più desiderato, con una sconfitta si riequilibra la questione.
Iniziano a lanciare Tim Wakefield e Andy Sonnanstine: il primo ha già perso due volte in stagione con i Rays, mentre il secondo non ha mai affrontato i Sox. Per Wakefield c'è da suonare la carica, dopotutto anche Cleveland l'anno scorso era avanti 2 a 1 a questo punto.
Chiaro che, sommando gli elementi in campo (motivazioni, difesa, stato di forma) Tampa Bay potrebbe anche avere i favori del pronostico. Meglio però non diffidare mai di Boston, che ci sembra però un po' troppo dipendente dal pitching team di questi tempi.
La speranza di ritrovare Lester in gara 7 rimane, anche perchè la sua redenzione potrebbe altrimenti subire uno slittamento di anni.