Hiroki Kuroda, protagonista per i dodgers in gara 3
Si passa al Dodgers Stadium di Los Angeles per gara 3 delle NLCS. Davanti a 56.800 spettatori si affrontano Los Angeles Dodgers e Philadelphia Phillies
La partita - gara 3
Gara fondamentale per i Dodgers per rimanere aggrappati alla serie, mentre i Phillies possono giocarla leggermente più in tranquillità e vedere come si mettono le cose.
Sul monte si affrontano Jamie Moyer per gli ospiti e Hiroki Kuroda per i californiani. Matchup di difficile lettura data la variabilità dei lanciatori che si affrontano.
Kuroda porta a termine un buon primo inning che indirizza bene la sua partita e anche quella della sua squadra. Sale Moyer e i Dodgers decidono di fargli capire che oggi non sarà facile per lui. Subito due singoli di Furcal e Ethier. Ramirez al piatto. Singolo profondo sulla sinistra che porta a casa Furcal: 1-0.
Martin colpito da Moyer da il via alla serie dei lanci cerca uomo. Garciaparra va strike out. Blake non ci pensa due volte e batte un bel singolo a destra che spinge Either. 2-0. DeWitt al piatto per il suo capolavoro: sul conto 0-2 gira un triplo profondissimo sulla destra che manda a casa Ramirez, Martin e Blake: 5-0 dopo appena un inning. I Dodgers ci sono.
Kuroda concede un doppio ad Howard che andrà poi a segnare il punto per i Phillies su un singolo di Feliz: 5-1. Per Moyer le sofferenze non sono ancora terminate. Primo at-bat del secondo inning, Furcal al piatto, palla lenta e lo shortstop di Los Angeles la spara sugli spalti: 6-1. Moyer non ha più armi, Manuel lo capisce e lo toglie: la sua partita è durata 1.1 IP con 6 H, 6 R e 1 HR. Dentro Condrey per portare a termine l'inning.
Parte alta del terzo. Kuroda in pieno controllo, fino all'at-bat di Victorino. Palla alta che viaggia verso la testa del battitore di Philadelphia. Victorino non ci sta e lancia imprecazioni contro il pitcher giapponese. Martin gli si pone davanti e sembra che la situazione stia per degenerare ma con intelligenza i giocatori si rimettono al loro posto. Victorino batte una rimbalzante per una facile eliminazione in prima dove ha però un incontro ravvicinato con Kuroda al quale ha ancora cose da dire. Intervengono le panchine e i bullpen. Tra i più esagitati Manny Ramirez che evidentemente porta ancora gli strascichi del battibecco avuto con Myers in gara 2. Il parapiglia però non ha ulteriori conseguenze. Nessun espulso. Tutti al loro posto e la partita continua.
Hepp rileva Condrey e lancia bene fino alla parte bassa del quarto quando un bel singolo di Garciaparra porta a casa Ramirez per il punto del 7-1.
Kuroda intanto porta a termine i suoi 6 IP e dopo aver iniziato il settimo viene sostituito da Wade. Per il giapponese un'ottima prova con 3 SO e sole 5 H concesse. Il pubblico apprezza e gli applausi all'uscita sono tutti per lui.
Durbin e Romero mettono la museruola alle mazze di Los Angeles fino al nono. Wade per i padroni di casa lancia 2 inning quasi perfetti prima di lasciare il posto a Broxton, per l'ultimo attacco di Philadelphia. Solo un singolo per Werth prima che Feliz batta un pop alto che pone fine alla partita: Dodgers - Phillies 7-2
Partita che fin dall'inizio si indirizza in un'unica direzione. I Dodgers dimostrano che non sono finiti e rimettono in gioco la serie. Questa volta i Phillies non hanno potuto usufruire di un pitching adeguato. Moyer è durato troppo poco, bastonato dalle mazze di Los Angeles. Naturale che sotto 5-0 dopo il primo inning la partita diventi troppo in salita per pensare ad una rimonta. In più anche il pubblico recita la sua parte sostenendo i Dodgers in modo incredibile per tutto il match.
La tensione tra le due squadre è palpabile. Basta poco per far scattare la scintilla. Moyer colpisce Martin e quando Kuroda lancia vicino alla testa di Victorino la situazione crolla.
Un Manny Ramirez scatenato si scaglia contro gli avversari indemoniato, in preda alla collera. A fine gara dichiara: “We just want to play the game right, we're a team and we need to protect each other. I wasn't trying to get anybody. I was there just in case anything happened. I just wanted to go out there and protect my teammates. I don't fight nobody. I'm a lover.”
Il catcher Martin scagiona Kuroda e l'intera squadra ammettendo che: “The ball just got a little bit away from Kuroda, the last thing we're trying to do is hit somebody in the head. We were just trying to get him uncomfortable up there a little bit."
Lo stesso pitcher giapponese si difende: ""the ball slipped out of my hand".
Il manager Joe Torre chiude definitivamente l'argomento: “There was no intent to hurt anybody, I can tell you that.”
Dal canto suo Victorino non ha voluto rispondere a domande inerenti l'accaduto, mentre Charlie Manuel ha detto che non è mai bello quando qualcuno mira alla tasta di qualcun altro, ma questo è il baseball e bisogna conviverci.
Speriamo che l'episodio termini qua e non ci siano altre code nelle prossime partite.
Questa sera gara 4. Ad affrontarsi sul monte Derek Lowe per i Dodgers e Joe Blanton per i Phillies.
Philadelphia Phillies – Los Angeles dodgers 2-1