La slugfest di garadue a Tampa

I Rays, sfiniti, festeggiano la vittoria in Gara2

La baia di Tampa ha visto giorni migliori. Il Tropicana, garantisco, non è il nome di un locale a luci rosse, ma è un grande edificio dove si gioca anche a baseball. Il campo non ha neppure i bullpen, ma in compenso ha un acquario, una pozza, con interessanti razze di animali di razza, le razze appunto. Le mante, i Rays li chiamano qui, per via delle grandi ali. Per cui i lanciatori si allenano a fianco delle linee di foul. Ecco i due partenti di ieri forse non hanno trovato la via dei bullpen per riscaldarsi a dovere.

Se domenica sera a Boston si era presentato il fratello di Josh Beckett, ieri sera a St. Petersburg, Florida, provincia di Tampa, è giunto, trafelato, un lontano parente, un cugino inglese che giocava forse a cricket, magari il fantasma di quel Beckett che ha reso famosa la Cattedrale di Canterbury. Ecco il Tropicana ieri non era una cattedrale, era un posto dove le mazze hanno frullato non per merito dei battitori, ma per assenza degli assi. Il mazzo di carte partiva dal due di picche. In cattedrale non si fanno peccati mortali, in cattedrale si prega. E quando nella parte bassa dell'undicesimo è entrato Mike Timlin, i tifosi di Boston hanno iniziato a pregare.

La lunghissima carriera di Mike, iniziata a Medicine Hat, Alberta, Canada, 21 anni fa, all'età  di 21 è davvero al crepuscolo, anzi è dopo il tramonto, hanno anche già  finito di cenare. Timlin, nel braccio, ha 15 lanci. Di questi 14 non può più tirarli, perché sono troppo lenti, troppo grassi, troppo invitanti.

Lui, esperto com'è, lo sa benissimo e quindi lancia l'unico lancio che gli resta, uno sgangherato ball, che tiene - se riesce - basso, interno o esterno. Non vuole concedere valide, l'inning ideale sarebbe quattro BB, in modo da poter poi recriminare almeno sulle chiamate arbitrali. Ed un paio di volte ha anche avuto ragione.

John Farrell, il pitching coach dei Sox, si è pure fatto espellere in quel fatidico undicesimo. Perché Timlin sia sul roster Theo Epstein non sa spiegarselo. E sì che li firma lui i contratti dei giocatori!

Si dice: pitching wins. Ieri non pervenuto. I grandi "busted duels" del passato (Doc Gooden vs Clemens, WS 1986, finito poi 9-3 per Boston) insegnano che se uno scoppia all'altro basta essere l'ombra se stesso, tenere duro quel momentino in più, ma ieri sera sia Becks che Scott Kazmir sono stati delle alterità . Non erano certo i due assi che i libelli prepartita andavano sbandierando. Due carcasse sulla route 66 abbandonata.

La partita.
L'indiano inzia con un K e continua a restare freddo. Pedroia out volante al centro, il giro di mazza piace, bella parabola, ma inutile. La partita di Kazmir si incrina dopo due battitori. Big Papi lavora per una BB, sembra che sia la cosa che gli riesce meglio in questi giorni, Kevin Youkilis trova una linea secca e Jason Bay da 0 2 guarda tre ball e su conto pieno, la sbatte violenta contro la base del muro, profondissima a sinistra.

Crawford guarda le stelle, ma sopra di lui ci sono solo fari dell'illuminazione e cavi d'acciaio. Nel frattempo i due corridori hanno segnato, Jed Lowrie racimola un'altra BB e Jason Varitek ha in mano il colpo del KO. Ecco la prima grande occasione mancata dai Sox, subito al primo inning. L'ex giocatore va K. Miseramente. Casimiro non c'è ed ha già  38 lanci.
2-0 Sox.

E' l'ora di Beckett di far vedere che è rimasto in hotel.
Con due out (il segno maledetto che davvero non ce la fai a farne tre in un inning) Carlos Pena bomba un doppio a sinistra. Evan Longoria fa 15 file di meglio ed è 2-2.
Lowrie salva un singolo interno del veloce Crawford con un raccolta e tiro, bang-bang!

Nel secondo non si segna. Beckett adirittura sembra trovare la curva e manda K Cliff Floyd, Gabe Gross e Jason Bartlett. Kazmir non trova nulla invece se non la mazzata di Dustin Pedroia che fa 3-2. Regolare BB a David Ortiz e poi tre profonde volate a Gross.

Beckett cede nel terzo. Quarto HR di B.J. Upton nei playoff, siamo 3-3. Una fucilata, suonano tutti gli allarmi. Beckett non si lascia trattare in questo modo. Longoria trova un altro doppio, Crawford lo manda a casa. 4-3 Rays. Una legnata dopo l'altra, poi Carl si avventura fuori dal sacchetto di prima e si fa uccellare. Anche i Rays mancano di istinto killer, nonostante siano mante velenose.

Il quarto inning vede un doppio sprecato di Coco Crisp, che la folla di incompetenti fischia, ma non sa bene perchè ed un altro HR, questo di Cliff Floyd, la mazza esplode sulla pallina, che esce dallo stadio, anche se il tetto è chiuso. Dioner Navarro sfiora l'HR, Gross e Bartlett vanno out. 5-3 Rays.

Nella parte alta del quinto Joe Maddon si accorge che Kazmir non c'è mai stato, anche se ha già  98 lanci. Ma ne vuole le prove. HR di Pedroia, profondissima volata di Papi, HR di Youkilis. 5-5. Sembra di essere a Williamsport, Pa. dove giocano le Little League World Series. L'HR di Bay accoglie Grant Balfour. Grant diventa subito Ball-Four regalando basi a chiunque passi di lì, a Lowrie e pure al capitano. Maddon telefona per avere J.P. Howell. Mark Kotsay lo fa tremare con una volta profondissima a destra che Gross recupera in tempo. Crisp va K. Sono già  6 gli uomini lasciati in base da Boston.
6-5 Sox

Terry Francona vuole dare la W al suo partente. E' il peccato di gola che pagherà  caro. Inizia bene con Iwamura che va K. Quando Upton riceve la BB (e si sa che ruberà ) Becks perde completamente la tramontana. E' il momento chiave della partita. Carlos Pena, mancino, al piatto. Conto: 1 ball 2 strike, Tek chiama un lancio (uno dei 407 che saranno tirati nella partita) e Becks fa no con la testa. Tek guarda in panchina - cosa chiamo? - ok - Becks fa sempre no, questo? No, questo? No, Pena esce dal box, rientra, questo? No, questo? No.

Capirei fosse Dice-K che ha 9 lanci, ma "pane e burro" Beckett non ha tutta questa varietà , specie in una serata come questa, dove non gli entra più nulla. Alla fine si accordano su qualcosa che Pena manda subito in foul. Intanto Upton ha rubato. Poi boom, altro singolo, 6-6. Longoria (finirà  3-5) con un altro doppio fa 7-6 e manda l'asso a cercare il resto del mazzo. Entra Javier Lopez, non Jennifer questa volta, ma molto peggio. E' 8-6, grazie a Crawford. Lopez ha finito. Manny Delcarmen. Willy Aybar come pinch-hitter la spedisce profonda, di poco. Navarro va out. 8-6 Rays.

Dopo cinque inning lo scoreboard dice: BOSTON 20103, TAMPA BAY 20213, due codici di avviamento postale.

Nel sesto dopo due out (Jacoby Ellsbury tenta di decapitarsi con un bunt) e la BB a Pedroia, Maddon va ancora al pozzo. Chad Bradford, il sottomarino. Affonda. Singolo di Youk, singolo di Bay, punto, Lowrie tenuto dentro per un pelo. Sox ancora spreconi, 8 il numero di corridori abbandonati. 8-7 Rays

Un inning e mezzo senza punti. Hideki Okajima ha rilevato Delcarmen per iniziare il settimo. Trever Miller entra per Bradford con Pedroia (finirà  3-5) già  in prima. Miller dura una BB regalata a Papi. Nelle docce c'è la coda.

Dan Wheeler induce Youk in un doppio gioco, Pedroia arriva in terza e segna su lancio pazzo. Mancava all'appello di questa folle partita, Bay cammina e Lowrie la sbatte al centro ma nel guanto di Upton, che quasi la perde nelle luci. Questo stadio fa proprio schifo! 8-8 alla metà  dell'ottavo.

Okajima fa polpette di Aybar, Navarro e Ben Zobrist.

Si entra in territorio walk off. Wheeler concede un doppio a Crisp, ma manda K l'indiano. Ancora nuvoloso in terra navajo. Speriamo nella luce di garatre. J.D. Drew aveva spaccato una linea (battendo per Tek) che non cade per miracolo.

Drew resta in rf, David Ross come catcher. Justin Masterson per Oki. Bartlett va out, Iwamura batte valido, Upton va K, Tito va da Jonathan Papelbon. Pena va K.

Decimo. Sei su, sei giù.

Undicesimo. Dopo il K a Bay, c'è la BB a Lowrie. Entra la prima scelta: David Price, rischio folle di Maddon. Subito BB a JD. Due uomini in base per Mark Kotsay. Un pensiero per tutti gli infortunati. Kotsay va K. Crisp non la prende bene. Quando serve non batte il terzo doppio consecutivo.

Parte bassa. Timlin. Due BB, rimbalzante avanzante, altra BB, intenzionale per riempire le basi. Upton alza un candelotto verso la linea di foul a destra, JD accorre, sotto, aspetta, è in posizione, prende e tira. Dalla terza parte il corridore inserito ad hoc da Maddon - e se non finisce adesso!

Sono finiti i giocatori e va a finire che deve lanciare Alex Cora – Il tiro è un paio di metri a destra di casa, verso la terza, forse anche in tempo, ma Fernando Perez è veloce. Servirebbe la perfezione.

Dopo 5 ore e 27 minuti è già  tanto che i Rays trovino la forza di festeggiare.
Finale: Rays 9, Sox 8 in 11 innings. Serie in parità  1-1.
Aerei in decollo per Boston. Si gioca lunedì, martedì e giovedì, sicuramente.

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