Potrebbe essere stato l'addio di Mike Timlin
Quella di ieri al Tropicana Field sarà ricordata certamente come una fra le più combattute e spettacolari tra le gare di Championship series degli ultimi anni. Infatti dopo gara 1 dominata dai pitchers, che non avevano concesso quasi nulla, ieri i battitori si sono presi le loro rivincite, e, per via anche di una giornata non certo di grazia dei due lanciatori partenti Scott Kazmir e Josh Beckett, hanno offerto uno spettacolo che si è risolto solo agli extra innings dopo ben 5 ore e 27 minuti di gioco, sul punteggio di 9-8, dopo un'incredibile serie di cambi al comando della gara, 13 extra-base Hits, e ben 7 fuoricampo, nuovo record per una serie di ALCS, di cui 4 per gli ospiti e 3 per i padroni di casa, che nonostante tutto hanno avuto la meglio grazie ad una walk-off sac-fly dopo un solo out nella parte bassa dell'11° inning.
La cronaca
Inizia la battaglia, e subito 2 out facili per Kazmir, poi David Ortiz guadagna una base su ball, e il successivo singolo di Kevin Youkilis lo sposta in seconda; arriva Jason Bay e con una profonda linea che si infrange contro il muretto dell'esterno sinistro vicino al palo, sfiorando il fuoricampo, porta a casa entrambi: 2-0 Boston, punteggio che chiude la parte alta del primo in quanto nonostante la successiva base su ball di Jed Lowrie, il capitano Jason Varitek andrà K.
Ma nella parte bassa toccava a Beckett subire il ritorno dei Rays, con un copione simile: dopo i primi 2 out Carlos Pena batte un doppio verso l'esterno sinistro, e subito dopo Evan Longoria, reduce da uno 0-13 nelle ultime 3 gare, batteva in tribuna la palla del pareggio.
Dopo un secondo inning senza emozioni I Red Sox si riprendevano il vantaggio nelle parte alta del terzo, grazie al Solo Home Run di Dustin Pedroia, quasi letargico fino a ieri, ma la cosa durava poco in quanto nella seguente parte bassa, la successione Home Run di B.J. Upton, doppio di Longoria, singolo di Carl Crawford, portava altri 2 punti. Quest'ultimo sarà poi colto fuori base da un pick-off di Beckett per chiudere anche il terzo. Un altro Solo Home Run, questa volta di Cliff Floyd, incrementerà poi il vantaggio per i padroni di casa nella ripresa successiva.
Ma i fuochi d'artificio dovevano ancora arrivare, nel 5° inning: di nuovo Pedroia la spedisce sulle tribune dell'esterno sinistro, imitato subito dopo da Youkilis; a quel punto il manager Joe Maddon decide che è giunto il momento di sostituire Kazmir: è ovvio che in queste situazioni si cerchi di far arrivare il partente più lontano possibile, ma il rischio sta diventando eccessivo, meglio andare con un rilievo affidabile. Al Tropicana i quasi 35000 tifosi (per la verità in discreta parte tifosi Sox) tirano un respiro di sollievo quando vedono salire sul monte Grant Balfour, che in stagione regolare aveva totalizzato una ERA paria 1.54, con 4 salvezze su 5 opportunità , ed invece al primissimo lancio viene ancora punito da Bay, che questa volta va profondo per il terzo Home Run nell'inning, evento che rappresenta un record, già verificatosi peraltro 9 volte in gare di Post Season, e vantaggio Red Sox. Le successive Basi Ball a Lowrie e Varitek inducono Maddon ad inserire J.P. Howell, mancino, al posto di Balfour, e la mossa ha successo, Mark Kotsay e Coco Crisp vanno out ed il punteggio si ferma sul 6-5. Ma non è finita, infatti nella successiva parte bassa tornano alla carica i Rays, In molti probabilmente si stanno chiedendo perché Beckett sia ancora sul monte, ed una prima risposta arriva dal K iniziale su Akinori Iwamura, apparso in ombra fino a quel momento. Ma la tranquillità dura poco: Base Ball ad Upton, che ruba facilmente la seconda, poi Pena batte una linea che, eludendo lo shift difensivo, sfugge di pochi centimetri al tuffo del seconda base dei Red Sox, ed entra il punto del pareggio. A questo punto è chiaro che il manager Terry Francona sta facendo lo stesso ragionamento del suo collega, ma esita, e nonostante i rilievi siano pronti nel bullpen decide di rischiare e tenere ancora Beckett per affrontare Longoria, che va 3-3 con un doppio verso l'esterno sinistro che porta a casa Pena, protagonista di una bellissima corsa dalla prima base. A quel punto Francona inserisce Javier Lopez, mancino per affrontare Crawford mancino, ma non serve a niente: anche in questo caso al primo lancio arriva una bella linea verso destra che fa entrare il punto dell'8-6 e gara finita anche per Lopez, in un'emorragia che solo il successivo rilievo Manny Delcarmen riesce ad arrestare con due Flyouts sui due Switch-hitter Willy Aybar, entrato come Pinch-hitter per Floyd, e Dioner Navarro.
Si va al sesto, e la fiera continua: Pedroia si guadagna una Base Ball, poi dopo il K su Ortiz, Youkilis e Bay devono affrontare Chad Bradford, il lanciatore submarine entrato al posto di Howell per evitare che quest'ultimo affronti i due destri terribili, ma il risultato consiste in due singoli che fanno entrare il punto dell'8-7. Una Flyball di Lowrie chiude la parte alta del sesto, nella cui seconda metà i Rays non riescono a segnare.
Si respira nell'inning successivo, per i Sox entra Hideki Okajima ed entrambi i rilievi producono un buon lavoro concedendo poco o nulla, ma la frittata i Rays la fanno nell'ottavo: siamo ad un bullpen game e la partita ora richiede strategie; Maddon tiene Bradford che concede ancora un singolo a Pedroia, poi lo toglie per il mancino Trever Miller che affronta Ortiz, il quale proprio non riesce a mettere una valida che sia una, ma si salva grazie all'ennesima Base Ball. Allora il manager dei Rays decide di giocare la sua penultima carta Dan Wheeler, adattato al ruolo di closer, e dopo di lui, se la partita dovesse protrarsi, resterà solo il giovanissimo rilievo David Price, prima di utilizzare gli altri partenti.
Wheeler al secondo lancio innesca subito un doppio gioco su Youkilis, che però spinge in terza Pedroia: sembra comunque fatta, basta un out su Bay e poi si andrà per chiudere, ed invece al terzo lancio, il braccio di Wheeler deraglia mandando la palla sopra la testa del ricevitore: Wild Pitch o Passed Ball, poco importa, Pedroia può correre a casa per il pareggio, e a quel punto l'inerzia sembra essere tornata dalla parte degli ospiti, che tengono per un altro inning Okajima che sta passeggiando, e nel bullpen hanno ancora i due assi Justin Masterson e Jonathan Papelbon, oltre a J.D. Drew in panchina da giocarsi come pinch-hitter: Francona ci crede e a quel punto sembra che la partita di scacchi debba vincerla lui: ma bisogna segnare.
Per fortuna dei tifosi dei Rays la vena offensiva degli ospiti si blocca contro Wheeler: solo un brivido su una Flyball di Crisp nel nono che per un errore di valutazione di Upton atterra sulla Warning Track del Tropicana prima di finire fuori per un ground-rule double, ma poi più nulla. Idem nella parte bassa quando Francona inserisce prima Masterson, che concede a Iwamura una via di mezzo tra una valida ed un errore di Pedroia, e poi, col punto della vittoria in prima base e Pena in battuta, decide di non rischiare e mandare Papelbon per chidergli 4 out, sempre nella speranza che qualcuno si svegli.
Si va agli extra-innings, dominio dei due closer titolari, e la partita diventa una lotteria: se non il fatto che Wheeler dura incredibilmente 3.1 IP per un totale di 48 lanci prima di dare segni di cedimento, e lasciare spazio a Price, che dopo un tentennamento iniziale conclude bene il suo lavoro, mentre Papelbon deve cedere il posto a qualcuno che sembra a quel punto predestinato per la sconfitta. Questo qualcuno ha le sembianze, il nome ed il cognome di Mike Timlin, l'ex campione di mille battaglie, ormai da tempo sulla via del tramonto. Ed infatti il destino si compie: Base Ball a Navarro e subito al suo posto come pinch-runner il velocissimo Fernando Perez, sarà la chiave della vittoria; poi Base Ball a Ben Zobrist; con qualche chiamata di strike ritenuta dubbia dal pitching coach dei Red Sox John Farrell, che si fa addirittura espellere; poi Jason Bartlett tenta il Bunt di sacrificio, non avrà successo ma riuscirà comunque a spingere avanti i suoi compagni; poi base intenzionale ad Iwamura per riempire le basi, e finalmente, sul conto di 0-2 arriva la Sac-Fly di Upton verso l'esterno destro che plana nel guanto di Drew: sarebbe un pop ma il corridore in terza è Perez, che grazie alla sua velocità vola a casa per la vittoria.
Si chiude così l'incontro, in cui si sono viste parecchie decisioni molto discutibili da parte di entrambi i managers: alla fine l'ha spuntata Maddon, ma la vittoria poteva anche arridere a Francona se solo alcuni tra i battitori di Boston avessero per lo meno timbrato il cartellino: risultano non prevenuti Jacoby Ellsbury (0-6), Ortiz (0-3), Kotsay (0-6), Lowrie (0-3), Varitek (0-3).
Coming up next
Ora si fa rotta per il Massachusetts, e dopo un giorno di riposo, lunedì sera si troveranno a fronteggiarsi Matt Garza e Jon Lester: l'asso di Boston, che più passa il tempo più sembra diventare dominante, finora nelle 2 gare di post-season disputate ha lanciato 14 IP senza concedere neanche un punto, ed all'interno delle mura domestiche quest'anno in Regular Season ha totalizzato una ERA pari a 2.49.
Al contrario Garza non è apparso brillante nella gara di ALDS disputata e persa contro i White Sox, ed in generale ha avuto un calo a partire dal mese di settembre. Inoltre in trasferta in RS ha una ERA pari a 4.53. Dunque il pronostico va a favore dei Red Sox, ma qua siamo ai Playoffs, e tutto può sempre succedere.