Jevan Snead, uno dei motivi dei successi di Ole Miss
Dopo l'incredibile vittoria ai danni di Florida, Ole Miss ha messo a segno un altro importantissimo colpo in questa stagione: sabato scorso ha sconfitto LSU, diretta rivale nella classifica della West division della SEC.
La vittoria dei Rebels non sorprende certo chi ha seguito sin qui la stagione del college di Oxford. I ragazzi di coach Nutt hanno giocato tutto sommato un buon football durante tutta la stagione; l'allenatore infatti ha proposto una serie di schemi d'attacco che si coniugavano alla perfezione con le caratteristiche dei propri giocatori sfruttandone le capacità , contando in più su una difesa dimostratasi solida ed affidabile in più di una situazione.
Se il successo con Florida era figlio di una partita giocata ad altissimo livello, ma vinta anche grazie ad un pizzico di fortuna (sul solo punto di vantaggio nello score infatti pesano ancora parecchie responsabilità dello special team dei Gators), l'aver battuto LSU da comunque maggior spessore alla stagione.
Lo scontro diretto con i Tigers rappresentava uno scoglio importante, sul quale si sarebbero potuti infrangere i sogni di Ole Miss per il proseguo del torneo. Tuttavia sul piano del gioco la supremazia dei Rebels è stata schiacciante, due i TD di lanciati dal quarterback Snead (che chiuderà l'incontro con 16/25 per 274 yards) entrambi per il ricevitore Wallace, due le mete su corsa (Bolden e Summers). Completa lo score il kicker Shene con un field goal di 19 yards. Buona anche la prova della difesa che ha concesso solo 37 yards su corsa a LSU e forzato gli avversari a due turnover, grazie agli intercetti di Walker e Lewis.
Ole Miss ha ora un record di 8-4 (5-3 all'interno della conference), e buone chances di giocare il Cotton Bowl, vista anche la netta affermazione di venerdì ai danni di Mississippi State, fanalino di coda della SEC west. Con Florida ed Alabama impegnate, con ragionevoli probabilità , in un bowl BCS e Georgia (terzo miglior team della SEC nel ranking nazionale) destinata quindi a partecipare al Capital One Bowl, l'unico serio ostacolo per Nutt e i suoi ragazzi lungo la strada verso la partita di Dallas era rappresentato appunto dai Tigers. I Rebels potrebbero tornare a giocarsi il Cotton Bowl dopo la lora ultima apparizione ad un bowl, coronata dalla vittoria del 2004 su Oklahoma State, quando a guidare l'attacco di Ole Miss c'era il campione del mondo Eli Manning. Soprattutto, sarebbe il ritorno alla ribalta dopo i momenti difficili (se non fallimentari) delle passate stagioni e i pessimi risultati conseguiti dal team dal 2005 al 2007.
Tra i grandi protagonisti della stagione, sicuramente Snead, che nella sua stagione da sophomore rappresenta la più gradita sorpresa per i tifosi dei Rebels. Il giovane quarterback è cresciuto tantissimo ed ha veramente contribuito ad elevare il livello di gioco della squadra. Supportato da una linea d'attacco finalmente all'altezza del livello di gioco della SEC, ha finora totalizzato 2.470 yards con 21 touchdown con quasi il 56% di passaggi completi. Numeri che fanno ben sperare anche per il futuro, considerando le possibilità e gli spazi per una ulteriore maturazione del ragazzo che sembra trovarsi completamente a suo agio col playbook di Nutt e considerando inoltre che gran parte dei titolari giocherà assieme anche il prossimo anno, contribuendo a dare continuità al programma di Mississippi.
La cura Houston Nutt, al primo anno da head coach di Mississippi, sembra aver già dato quindi buoni risultati. il tecnico ha dato ai Rebels non solo una buona impostazione di gioco ma ha anche guidato il team alla prima stagione vittoriosa dal 2004: per Ole Miss, nel suo piccolo, una stagione da incorniciare.