Il carisma del reverendo Roger Powell jr.
Illinois non si è fermata sul più bello dopo una cavalcata di 37 partite con una sola sconfitta. Gli Illini pareggiano il record di vittorie in una singola stagione per una squadra di NCAA division I battendo per 72-57 Louisville nella semifinale del torneo e andranno ad affrontare i Tar Heels di North Carolina per entrare nella storia con titolo e record, un'impresa che si annuncia piuttosto complicata.
I quindici punti di vantaggio finali non rispecchiano però quello che si è visto in campo dove i ragazzi di Weber hanno faticato parecchio per avere la meglio dei Cardinals. La partita è corsa sul filo dell'equilibrio fino a 10 minuti dal termine quando Powell e Head hanno combinato per un parziale di 11-0 che ha scavato un solco che col passare dei minuti è diventato incolmabile per i ragazzi di Pitino.
Il protagonista assoluto della gara è stato Roger Powell Junior, il reverendo che predica alla domenica dal pulpito della chiesa di Joliet, la sua città natale. L'ala degli Illini, dopo un primo tempo da due punti in cinque minuti giocati senza ritmo e con problemi di falli, ha preso per mano la sua squadra proprio nel momento di maggiore difficoltà con i Cardinals per la prima volta avanti per 33-31 grazie a un parziale di 5 a 0 per iniziare il secondo tempo.
La 2-3 messa in campo da Pitino sembrava essere entrata nella testa di Williams e compagni, l'attacco girava solo per linee esterne e i 35 secondi stavano finendo.La palla arrivava a Powell in punta che, senza timori, tirava da oltre l'arco con un difensore addosso. Il risultato è stato la sua diciottesima tripla a segno nella stagione.
Poco dopo arrivava un altro suo tiro dall'arco, primo ferro, ma era lo stesso reverendo a buttarsi a rimbalzo e schiacciare al volo sul proprio errore: il basket spesso è deciso dagli episodi e il parziale firmato Powell è uno di quelli che cambiano le sorti della gara.
Powell ha messo la firma su 12 dei primi 14 punti del secondo tempo degli Illini mentre dall'altra parte imperversava Ellis Myles, altro protagonista inaspettato. Quando poi è entrato in ritmo anche Head la zona dei Cardinals, schierata da Pitino per non pagare troppo la rotazione praticamente a 7 dei suoi, non è più riuscita a reggere e il parziale arancione è inevitabilmente arrivato: 11-0 e 22-8 negli ultimi dieci minuti di gara.
Negli ultimi cinque minuti i Cardinals hanno provato a tornare in partita difendendo come Pitino vorrebbe poter fare sempre, ovvero pressing tutto campo dalla rimessa, ma gli Illini, dopo qualche difficoltà iniziale risolta con vari time out quasi consecutivi da parte di Weber, hanno trovato il modo per portare a casa senza grossi patemi rischi l'accesso alla finale.
"Era difficile - ha dichiarato Pitino a fine gara - non siamo riusciti a giocare un "perfect game" ma siamo rimasti in partita il più a lungo possibile. Abbiamo ceduto a una squadra migliore di noi" .
Il giocatore che più ha deluso tra i Cardinals è stato senz'altro la loro stella: Francisco Garcia.
Garcia è stato difeso in maniera perfetta da Deron Williams che dopo aver annullato Salim Stoudamire nella finale del regional ha voluto - l'iniziativa è stata della guardia degli Illini- misurarsi con uno dei migliori all-around del college basket: "Amo queste sfide, - ha detto Williams - amo difendere il miglior giocatore dell'altra squadra" . Alla fine per Garcia ci sono stati solo 4 punti e 2 assist con 2/10 dal campo: una delle peggiori partite della sua intera carriera coi Cardinals.
Ora per Garcia inizia una fase delicata della sua vita: il portoricano cresciuto nel Bronx è uno junior ma il suo passaggio alla NBA già quest'estate sembrava scontato. I dollari della NBA sono una necessità per la famiglia di Garcia (la madre vive ancora nel Bronx, un suo fratello è stato assassinato alla fine del 2003), ma la possibilità che questo sia l'ultimo draft per chi ha meno di vent'anni potrebbe spingere tanti teenager a dichiararsi e Garcia rischierebbe di finire al secondo giro senza un contratto garantito: una scelta davvero difficile.
Non pensano, per ora, a nulla che vada oltre lunedì sera gli Illini: "Abbiamo cerchiato il quattro aprile sul calendario sei settimane fa - ha dichiarato un entusiasta Weber a fine gara - e ora giocheremo il 4 aprile per il titolo nazionale" .
La numero uno d'America – Illinois è in cima al ranking da dicembre – se la giocherà con la squadra con più talento: impossibile finire meglio una stagione di college basket.