Il centro Paul Davis, uno dei giocatori su cui si reggono le speranze di Michigan St. di vincere la Big Ten
Secondo i sondaggi della pre-season Michigan State si presenta ai nastri di partenza della stagione come la favorita nella corsa al titolo della Big Ten e come seria pretendente quantomeno per un posto nelle Final Four. Gli Spartans, infatti, possono contare sul ritorno di 3 titolari della squadra che la scorsa stagione è arrivata ai quarti del torneo NCAA e vantano un roster che come qualità e quantità ha poco da invidiare alle altre potenze del basket NCAA.
Nel ranking AP MSU è al numero 3 ed "anche se fa molto piacere essere così in alto, soprattutto considerando che abbiamo finito lo scorso campionato fuori dal ranking, non credo che la squadra sia già pronta per un campionato a così alto livello. Comunque facciamo dei progressi e saremo in grado di competere con le prime 10 nella nazione". Questo il commento dell'allenatore Tom Izzo che vede per la terza volta negli ultimi quattro anni la sua squadra iniziare la stagione così in alto nel ranking AP: era successo già nel 2000 (quando gli Spartans vinsero le Final Four) e nel 2001.
Il destino di Michigan State dipenderà molto da come si comporteranno i 2 migliori giocatori nel roster: la shooting guard Chris Hill ed il centro Paul Davis, entrambi scelti nel team all-conference della pre-season. Il primo lo scorso anno è stato il miglior scorer dell'università mentre il secondo è l'unico lungo di un certo peso su cui Izzo può fare affidamento.
Nelle partite di pre-season non sempre Davis ha mostrato quella aggressività che Izzo si aspetta ma come talento puro il giocatore sembra esserci. Il centro si è messo in evidenza anche quest'estate quando ai campionati mondiali junior è risultato il primo dei suoi sia per punti segnati che per rimbalzi conquistati dimostrando di essere una presenza da non trascurare sotto canestro.
Altri giocatori da cui ci si attende molto sono gli junior Alan Anderson e Kelvin Torbert. "Gli junior di quest'anno sono gli unici giocatori che ci hanno deluso finora perché non hanno ancora vinto nulla. Prima del loro arrivo eravamo reduci da 4 titoli di conference consecutivi ma da quando sono qui non abbiamo vinto nulla. Abbiamo vinto molte partite ma il nostro obiettivo non è questo bensì vincere il titolo. Perciò mi aspetto molto da loro", ha detto Izzo.
Specialmente per Torbert questo sarà l'anno della verità perché finora l'ex Mr.Basketball del Michigan non è stato all'altezza delle aspettative (soprattutto in attacco) e dovrà anche guardarsi dalla concorrenza di Shannon Brown, considerato il migliore giocatore uscito quest'anno dal liceo insieme ad un certo LeBron James.
Quando è stato chiamato in campo Brown ha fatto una buona impressione anche se dovrà sicuramente migliorare dal punto di vista tecnico perché le percentuali non sono state certo eccezionali. Anche in difesa ha avuto qualche problema ma Izzo gli ha subito affidato un tutor d'eccezione: Torbert stesso, considerato uno dei migliori difensori della Big Ten. In ogni caso la voglia di imparare e la disponibilità a lavorare seriamente non mancano nel bagaglio di Brown quindi è probabile che Izzo gli conceda minuti importanti.
In ogni caso lo junior non sembra disposto a cedere facilmente il posto al freshman ed anzi è stato uno dei trascinatori degli Spartans nel precampionato insieme ad Anderson ed Hill e nonostante un piccolo problema alla caviglia sinistra sembra in ottima forma per un campionato da protagonista. "Nelle partite in cui non ha giocato si è sentita la sua mancanza sia come presenza difensiva sia come arma offensiva perché sta confermando i progressi della passata stagione", ha detto Izzo.
Sono due anche i problemi principali cui Izzo dovrà trovare soluzione se vuole avere ambizioni da titolo. Quello "minore" è stabilire chi giocherà dall'inizio nel ruolo di point guard. Nelle partite di pre-season Izzo ha ruotato molto le guardie e così come già era successo lo scorso anno gli Spartans non sembrano risentire dell'assenza di un titolare stabile.
Da quello che si è visto finora il giocatore con più chance è Anderson che già lo scorso anno ha conquistato sul campo la fiducia di Izzo anche se il suo ruolo ideale sarebbe quello di ala piccola. Non vanno dimenticati il freshman Brandon Cotton e la guardia Maurice Ager. Il primo è un altro liceale molto considerato dalle riviste specializzate, che prima di diventare point guard titolare dovrà però dimostrare di essere più altruista e non considerarsi la prima (e unica) opzione offensiva degli Spartans.
Ager invece ha già fatto vedere di essere un ottimo giocatore in grado di liberarsi facilmente dalle marcature avversarie (come ha dimostrato anche ai Campionati Mondiali Junior di quest'estate). L'unico problema per Ager è trovarsi in una squadra in cui le guardie di un certo livello non mancano ed ora con l'arrivo di Cotton potrebbe vedersi ridurre ulteriormente il suo minutaggio.
Sarà meno facile invece trovare un sostituto per la power forward Erazem Lorbek che dopo un solo anno ad East Lansing ha deciso a sorpresa di tornare in Europa per giocare in Italia, con la Fortitudo. Il giocatore sloveno è stato molto importante nei playoff per MSU e le sue buone prestazioni avevano anche iniziato a far circolare qualche voce su un suo possibile ingresso nella NBA. Lorbek ha però preferito aspettare 2 anni per migliorare e sperare così in una chiamata al primo round.
"La sua assenza ci costringerà a rivedere alcune cose", ha dichiarato Izzo, "Non fraintendetemi, non sarebbe stato il nostro miglior giocatore ma era un pezzo importante del puzzle, un giocatore che poteva fare cose che nessun altro nel roster può fare. Ora al suo posto abbiamo dei giocatori che devono ancora dimostrare il loro valore ma la cosa vale un po' per tutto il front-court. In quel reparto abbiamo davvero poca scelta e dobbiamo augurarci che non ci sia nessun infortunio".
L'allenatore sembra volersi affidare al freshman Drew Naymick, noto soprattutto come stoppatore, sperando che Davis non solo non abbia problemi fisici ma sopperisca all'assenza di un altro giocatore forte sotto canestro. In un primo momento Naymick sarebbe dovuto restare fermo un anno ma la partenza improvvisa di Lorbek ha costretto l'allenatore a lanciarlo subito nella mischia. Le alternative (il senior Jason Andreas o la matricola Delco Rowleynon) non danno molta sicurezza quindi Izzo spesso potrebbe decidere di usare anche quest'anno un line-up con 4 guardie più un ala forte o un centro.
Un altro ostacolo che MSU dovrà superare è il calendario delle partite fuori dalla Big Ten, ritenuto da molti il più difficile dell'intera NCAA. Michigan State, infatti, affronterà Duke in casa e Kansas, UCLA e Syracuse in trasferta. Da segnalare anche la sfida con Kentucky da giocare al Ford Field di Detroit, campo riservato di solito alla squadra della NFL, e che presumibilmente attrarrà più di 70 mila spettatori.
"Non penso ci siano dubbi sul fatto che probabilmente abbiamo fatto il passo più lungo della gamba ma questo è il mio stile e farò così finché non mi cacceranno", ha scherzato Izzo. "Vogliamo essere una squadra in grado di giocarsela con chiunque, ovunque e in ogni momento. Il calendario sarà utile anche per acquisire questo tipo di mentalità e scoprire i limiti della squadra", conclude l'allenatore. È entusiasta invece Hill: "Secondo me è un calendario fantastico perché da piccolo sognavo di incontrare o di giocare per università come Kansas, Duke e Kentucky e noi quest'anno le affrontiamo tutte".
Saranno ovviamente da seguire anche le sfide con l'università del Michigan che sotto la guida di Tommy Amaker è ritornata competitiva e già lo scorso anno ha sconfitto i rivali dopo aver perso 8 delle 9 precedenti sfide. "È una delle migliori rivalità della nazione", ha dichiarato Torbert, "Negli scorsi anni aveva perso un po' d'importanza perché Michigan non era molto forte ma da quando c'è Amaker per vincere dobbiamo sempre giocare al massimo, non possiamo più concederci pause perché non è più una vittoria scontata".
Se il presente di Michigan State è roseo il futuro si presenta ancora migliore perché di recente gli Spartans si sono assicurati 3 ottimi prospetti liceali. Il più conosciuto è il power forward Marquise Gray (2.07 per 98 chili) che viene descritto come un abilissimo rimbalzista ed eccellente stoppatore. "Se riuscirà a potenziare il suo fisico sarà una delle migliori ali che abbia mai calcato il parquet del Breslin Center. Inoltre dal primo giorno ha sempre dichiarato di volersi iscrivere soltanto a MSU e questo lo rende un giocatore speciale per il nostro programma", ha dichiarato Izzo.
Insieme a lui anche la point guard Drew Neitzel ed un'altra power forward, Goran Suton, che non ha guadagnato la ribalta nazionale soltanto per un problema riscontrato 2 anni fa ad un ginocchio che ora però è completamente ristabilito. Proprio Suton (2.12 per 114 chili) potrebbe essere il giocatore più utile dei 3 perché ricorda molto Lorbek e potrebbe coprire già dal prossimo anno quella che al momento attuale sembra la maggior lacuna degli Spartans.