ACC & Big Ten Week Recap

Leon Washington festeggia la vittoria che ha regalato a FSU il titolo della ACC.

ACC
Sabato scorso al Doak Campbell Stadium di Tallahassee, si è disputata la partita più importante della stagione, Florida State contro North Carolina State, praticamente la finale della ACC.

Due settimane fa, il titolo di conference sembrava una formalità  per i Seminoles, ma dopo la pessima prestazione contro Clemson, i dubbi e le incertezze su FSU sono improvvisamente cresciute: non solo le speranze di titolo nazionale erano svanite, ma addirittura l'accesso ad un bowl della BCS non era più così scontato; NC State, infatti, proveniva da una striscia di quattro successi consecutivi, che seppur ottenuti contro formazioni mediocri, erano una chiara dimostrazione del buon periodo di forma attraversato dai Wolfpacks.

La chiave dell'incontro era sicuramente posta nel duello tra i due QB, Chris Rix di FSU e Phillip Rivers di NC State: il primo era sicuramente nella situazione peggiore, anche perché doveva riscattare la mediocre performance registrata contro Clemson; Rivers, invece, si sta confermando come uno dei migliori passatori della nazione, come dimostrato dalle sue eccellenti statistiche.

Nonostante un TD iniziale, l'incontro si è messo subito in salita per i Seminoles, soprattutto dopo l'intercetto di Rix, riportato in endzone da Alan Halloway, con un ritorno da 44 yards; quando a 2 minuti dalla fine del secondo quarto, i Wolfpack hanno segnato la terza meta della giornata (anche se con errore nella trasformazione), i tifosi di Tallahassee hanno davvero tremato.

Fortunatamente, a 30 secondi dal termine della prima parte di gara, i Seminoles sono riusciti a forzare un fumble, recuperando il possesso del pallone ad appena 3 yards dalla endzone avversaria: due giochi più tardi, Chris Rix ha trovato Craphonso Thorpe per il TD del 20-17.

Nel secondo tempo, le emozioni sono continuate ad arrivare, lasciando tutti gli spettatori senza parole: ad ogni vantaggio di FSU, NC State ha sempre trovato la forza per rimontare, tanto che a 4 minuti dal termine il punteggio segnava 37 punti per parte; i Wolfpack, inoltre, potevano recriminare di aver sbagliato un facile FG che avrebbe potuto dare loro la testa della gara.

Sul finire di gara, il WR di NC State Brian Clark ha commesso un fumble gravissimo, regalando a FSU un 1st and 10 a sole 43 yards dalla endzone: i Seminoles, approfittando dell'ottima posizione, sono entrati nella red zone avversaria, e a pochissimi secondi dalla fine hanno mandato in campo Xavier Beitia, uno dei kicker più affidabili della nazione; incredibilmente, lo special team di NC State è riuscito a bloccare il calcio, forzando i tempi supplementari.

Dopo un primo overtime chiusosi con una meta per parte, nel secondo prolungamento i Wolfpack si sono trovati a fronteggiare un 4th and 1 sulle 16 avversarie: invece di cercare il FG, il coach Chuck Amato ha cercato la chiusura del down, ma purtroppo il lancio di Rivers (splendido fino a quel punto) è caduto incompleto, diventando un vero e proprio regalo per i ragazzi di Bobby Bowden.

FSU, infatti, non ha sprecato il match-point e al secondo gioco del proprio drive, Leon Washington ha varcato la endzone avversaria: punteggio finale 50-44 per i Seminoles, che, dopo lo scampato pericolo, hanno potuto festeggiare l'undicesimo titolo della ACC in dodici stagioni.

Se dovessimo scegliere l'MVP della partita, probabilmente premieremmo proprio Washington, che, oltre al TD decisivo, ha anche guadagnato 121 yards in 17 portate; tuttavia, tutto il ground game ha funzionato alla perfezione, infatti, FSU sulle corse ha totalizzato ben 272 yards, con una media di 6.3 per portata. Sufficiente è stata la prestazione di Chris Rix, che, seppure abbia completato appena 15 dei 32 passaggi tentati, ha totalizzato 3 importanti TD pass.

Ora per Florida State si aprono le porte della BCS, anche se è ancora troppo presto per stabilire a quale bowl verrà  assegnata: secondo il parere degli esperti di ESPN, i Seminoles dovrebbero disputare l'Orange Bowl, che generalmente accoglie sempre i campioni della ACC oppure della Big East, oppure il Fiesta; inoltre va rimarcato che FSU è l'unica squadra con cinque qualificazioni ad un bowl BCS nei sei anni successivi alla creazione di questo sistema.

Grande onore, comunque, va dato a NC State, che ha davvero fatto tremare la quotatissima avversaria; senza dubbio la prima menzione va consegnata a Phillip Rivers, che non ha deluso le aspettative, confermandosi tra gli aspiranti all'Heisman Trophy: nonostante avesse di fronte una difesa davvero pericolosa, il QB dei Wolfpack ha completato 28 passaggi su 38, per 422 yards e 4 TD, numeri che però non sono riusciti a regalare il successo alla sua formazione.

Il resto del programma della ACC ha offerto ben pochi spunti interessanti, infatti, le altre squadre non hanno ormai niente da dire al 2003: Maryland ha sconfitto Virginia 27-17, Georgia Tech ha superato 41-24 North Carolina, mentre Clemson ha ottenuto la seconda vittoria consecutiva, battendo 40-7 i derelitti Duke Blue Devils. In un incontro al di fuori della conference, Wake Forest, che qualche mese fa era considerata tra le possibili sorprese, è incappata nella sesta sconfitta stagionale, perdendo 51-17 contro la mediocre UConn (squadra indipendente).

Settimana prossima si disputeranno le ultime partite all'interno della conference, che decideranno la classifica finale: Maryland - NC State, Georgia Tech - Virginia, Duke - North Carolina (nel basket sarebbe la partita dell'anno), mentre Clemson disputerà  una sfida extra-conference contro South Carolina.

Il 29 novembre, invece, oltre a Maryland-Wake Forest (partita conclusiva della ACC), ci saranno tre partite molto particolari, pur senza valore ai fini della classifica del raggruppamento: Florida State - Florida, Georgia Tech - Georgia, Virginia - Virginia Tech.

Classifica
Florida State 7-1 (9-2). Campione della ACC
Maryland 4-2 (7-3)
Clemson 5-3 (7-4)
NC State 4-3 (7-4)
Georgia Tech 4-3 (6-4)
Virginia 3-4 (5-5)
Wake Forest 3-4 (5-6)
Duke 1-6 (3-8)
North Carolina 1-6 (2-9)

Big Ten
La penultima settimana di gioco nella Big Ten ha emesso il verdetto che forse tutti si aspettavano (e segretamente speravano): sabato prossimo, ad Ann Arbour, Michigan ospiterà  l'acerrima nemica, Ohio State, con in palio il titolo di conference e l'accesso al Rose Bowl.

Andiamo ad analizzare insieme le partite del passato weekend, partendo dal confronto più atteso, Ohio State contro Purdue, le due squadre che, assieme a Michigan, occupavano la testa della classifica con 5-1.

Come nelle previsioni, la partita è stata molto tesa e combattuta, soprattutto dal punto di vista difensivo e degli special teams: i due attacchi hanno fatto davvero fatica ad avanzare, soprattutto quello di Ohio State, che per la terza volta quest'anno non ha segnato punti; i punters, invece, sono stati impiegati diverse volte per dare alla squadra avversaria la peggiore posizione di partenza possibile.

I primi due quarti sono stati una battaglia tra i due kicker, Mike Nugent dei Buckeyes e Ben Jones dei Boilermakers, che hanno realizzato due FG a testa; dopo un terzo quarto senza segnature, Ohio State pareva aver messo a segno il colpo del KO, quando il QB di Purdue Kyle Orton ha subito un sack nella propria endzone, perdendo il fumble: il pallone è stato prontamente recuperato dal defensive end Mike Kudla, che ha segnato sei punti per i Buckeyes.

Questa meta avrebbe potuto scoraggiare i Boilermakers, tuttavia Orton ha orchestrato un lungo drive da 92 yards, chiusosi con il TD di Jerod Void a 4:36 dal termine; negli ultimi due minuti, la difesa di Ohio State è ancora salita in cattedra, provocando un fumble che ha regalato al proprio attacco un 1st and 10 sulle 29 yards avversarie: avendo a disposizione il miglior kicker della nazione, i Buckeyes potevano ostentare un grande ottimismo. Invece, il FG della vittoria è stato bloccato dallo special team di Purdue, che ha forzato l'incontro ai supplementari.

Il primo drive è capitato ad Ohio State, che dopo appena tre giochi è stata costretta a mandare in campo Nugent, che tuttavia non ha fallito il proprio FG; qualche minuto più tardi, lo stesso compito è toccato al collega Ben Jones, il quale però ha sbagliato miseramente, regalando la vittoria finale ai Buckeyes.

Per l'ennesima volta, Ohio State ha vinto con uno scarto minimo, ma soprattutto grazie all'apporto di difesa e special team: l'attacco, infatti, ha prodotto davvero poco, anche se va riconosciuto che difficilmente il QB Craig Krenzel commette errori gravi; inoltre va dato grandissimo merito al coach Jim Tressel, che è riuscito ad andare avanti pur senza la stellina Maurice Clarett, il RB che è stato squalificato.

Tuttavia, la cosa più importante è avvenuta il lunedì, quando è uscita la classifica della BCS: per la sorpresa di molti, Ohio State è addirittura salita in seconda posizione, quindi se la stagione fosse finita sabato scorso, i Buckeyes avrebbero sfidato Oklahoma nel Sugar Bowl; pur essendo #4 nei ranking AP e ESPN / USA Today, Ohio State è stata premiata dai computer specializzati e dal difficile calendario, riuscendo a superare la forte USC.

Ciononostante, la classifica BCS è molto instabile, infatti, bastano pochissimi cambiamenti per ribaltare le posizioni, quindi anche in caso di successo contro Michigan nell'ultimo incontro stagionale, il posto nel Sugar Bowl non è assolutamente garantito.

Parlando della storica rivale di Ohio State, dobbiamo registrare una netta vittoria sulla malcapitata Northwestern, che purtroppo ha resistito appena quindici minuti all'ondata dei Wolverines: nel secondo quarto, infatti, l'attacco guidato dal QB John Navarre ha prodotto 24 punti, che hanno chiuso la contesa; il secondo tempo è servito solamente per fissare le statistiche e il punteggio finale (41-10).

Sabato prossimo, ad Ann Arbour, assisteremo ad una grandissima sfida nella sfida: il reparto offensivo di Michigan, con Navarre e il RB Chris Perry, è davvero uno dei migliori della nazione, ma dovrà  vedersela con l'impressionante difesa di Ohio State. Vista l'eccezionalità  dell'evento, Play.it regalerà  ai propri lettori uno speciale su questo spettacolare incontro (simile a quello su FSU - Miami).

Nelle altre sfide della giornata, va ricordata la vittoria di Iowa su Minnesota, battuta 40-22 al termine di un incontro in cui la vera star è stato il kicker Nate Kaeding, autore di 4 FG, tra cui uno da 55 yards; nonostante la sconfitta, il 2003 è stato un vero successo per i Golden Gophers, che con 9 vittorie complessive hanno completato il loro migliore bilancio dal 1905: l'eventuale decimo successo sarebbe stata una vera e propria ciliegina sulla torta.

Grande delusione, invece, per Michigan State, che due settimane fa guidava imbattuta la classifica della Big Ten, ma che non ha superato la delusione delle sconfitte contro Michigan e Ohio State: evidentemente, la doppia battuta d'arresto ha lasciato il segno, infatti, gli Spartans sono stati spazzati senza problemi da Wisconsin; l'ultima partita in programma è stata quella tra Penn State e Indiana, in cui i ragazzi di Joe Paterno hanno conquistato il primo successo dell'anno all'interno della conference.

Classifica
Ohio State 6-1 (10-1)
Michigan 6-1 (8-2)
Purdue 5-2 (8-3)
Minnesota 5-3 (9-3)
Iowa 4-3 (8-3)
Wisconsin 4-3 (7-4)
Michigan State 4-3 (7-4)
Northwestern 3-4 (5-6)
Penn State 1-6 (3-8)
Indiana 1-6 (2-9)
Illinois 0-7 (1-10)

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