Quincy Wilson, vincitore della sfida con il candidato all'Heisman Trophy Larry Fitzgerald
Quando si parla di football della Big East vengono in mente i soliti nomi (Miami, Pitt o Virginia Tech) ma questa settimana l'università che occupa il maggior spazio sulle riviste specializzate è West Virginia. I Mountaineers stanno disputando un'ottima stagione e, dopo aver sconfitto Virginia Tech ed essere andati molto vicini all'upset di Miami, sono riusciti a portarsi addirittura in testa alla classifica di conference (in coabitazione con Pitt e gli Hurricanes).
West Virginia sabato affrontava proprio Pittsburgh, diventata la favorita nella corsa al titolo dopo la sconfitta di Miami contro Virginia Tech, in quello che viene denominato il "Backyard Brawl" per l'animosità dei tifosi delle due università . I Panthers si presentavano all'appuntamento in ottima forma perché le prodezze del wide receiver Larry Fitzgerald non facevano sentire l'assenza di un gioco di corse e la difesa sembrava aver fatto passi avanti rispetto alla sconfitta con Notre Dame.
Nel primo quarto Fitzgerald confermava tutte le sue doti e riceveva 2 passaggi dal quarterback Rod Rutherford portando così a 16 il record NCAA di partite consecutive con almeno un touchdown ricevuto. È stata memorabile anche la sfida a distanza nel primo tempo fra il wide receiver di Pitt (130 yard oltre ai 2 touchdown) e il tailback di WVU Quincy Wilson (109 yard ed un touchdown in 16 corse). Sospinti dal back i Mountaineers rispondevano colpo su colpo agli avversari e pareggiavano la partita a 30 secondi dalla fine del primo tempo con un touchdown di 28 yard ricevuto da John Pennington.
Al ritorno in campo Pitt continuava con la sua strategia basata esclusivamente sui lanci e si spingeva senza problemi fino alle 5 yard avversarie. Al terzo down Rutherford si faceva intercettare però il pallone dal linebacker Grant Wiley che toglieva ai Panthers possesso e partita. Da quel momento in poi, infatti, in campo c'è stata soltanto West Virginia che ha segnato 28 punti consecutivi. Protagonista della seconda metà di partita è stato sicuramente Wilson (eletto giocatore della settimana della Big East) che ha segnato 3 touchdown mentre Fitzgerald è scomparso dalla gara ricevendo soltanto 3 passaggi.
Questa contro Pitt è la quinta vittoria consecutiva per WVU, che a metà stagione aveva un record di 1-4, ma ora dall'alto del suo 6-4 può anche fare un pensierino al titolo della Big East. Sembra invece più difficile arrivare ad un Bowl BCS per via del meccanismo che la conference usa per decidere a chi assegnare l'invito automatico in caso di arrivo in parità di 2 squadre. Infatti la squadra che ha vinto lo scontro diretto arriva prima soltanto se nel ranking BCS non è distante più di 5 posizioni da quella che invece lo scontro lo ha perso.
L'ultima settimana della stagione è prevista la trasferta di Miami all'Heinz Field di Pittsburgh e supponendo che WVU riesca a vincere entrambe le partite che le rimangono e che Pitt e Miami questo sabato non vengano sconfitte rimarranno in testa alla soltanto in 2: West Virginia e la squadra che vincerà la sfida di Pittsburgh.
Se vince Miami, gli Hurricanes avrebbero il posto in un bowl BCS assicurato perché hanno vinto lo scontro diretto con West Virginia di un mese e mezzo fa. Se invece esce vittoriosa Pitt, è molto probabile che il distacco dei Mountaineers dai Panthers nel ranking BCS sia ben più di 5 posti perché Pitt potrebbe contare sull'effetto della vittoria contro gli Hurricanes sui votanti dei poll. Anche in questo caso quindi WVU resterebbe fuori.
Considerando poi che il Gator Bowl ha quasi siglato l'accordo con Virginia Tech per la terza partecipazione in 4 anni degli Hokies al bowl di Jacksonville, per WVU le alternative sono il Continental Tire Bowl (sarebbe la seconda volta consecutiva) oppure l'Insight Bowl di Phoenix. Questi 2 Bowl ovviamente non porteranno nelle casse dell'università gli stessi incassi di un Bowl BCS e questo non farà altro che aumentare i rimpianti per la sconfitta contro Miami arrivata a soli 11 secondi dalla fine.
In ogni caso prima di pensare ai Bowl West Virginia dovrà giocare le prossime 2 partite contro Syracuse e Temple. Quest'ultima dovrebbe essere una tranquilla vittoria per i Mountaineers perché finora Temple ha sempre perso in partite di conference mentre si preannuncia molto più difficile la sfida di sabato contro gli Orangemen.
"La pressione sarà molto più alta che contro Pitt. Sabato infatti abbiamo giocato tranquilli perché sapevamo di avere ancora altri ostacoli per arrivare al successo ma ora, senza nulla togliere a Temple, sappiamo di essere molto vicini e la tensione salirà alle stelle. Se a questo aggiungiamo i problemi di alcuni titolari potete capire come la situazione sia meno rosea di quanto dice la classifica", ha commentato Rich Rodriguez, allenatore di WVU.
Gli fa eco il cornerback Lance Frazier: "Syracuse ha giocato veramente bene contro Miami ed anche se alla fine hanno perso non mi avrebbe stupito un loro successo. Guardando il record (2-3) si è portati a pensare che non siano una buona squadra ma, come era già successo per noi quando eravamo 1-4, non sono affatto da sottovalutare".
Se ne sarà convinta anche Miami che hanno faticato parecchio per superare la difesa degli Orangemen (solo 250 yard concesse e 3 palloni recuperati) ed è rimasta in svantaggio fino a metà dell'ultimo quarto. A fine partita, terminata sul 17 a 10 per Miami, tutti gli Hurricanes hanno fatto i complementi alla squadra avversaria sottolineando così i progressi di un programma che lo scorso anno contro Miami aveva perso 49 a 7.
"E' stata una gran partita per tutte e 2 le squadre. In campo loro hanno dato tutto e abbiamo dovuto soffrire parecchio per vincere. Lo testimoniano tutti i lividi che ho sul corpo: sono stato colpito e non sono andati certo per il sottile", ha dichiarato Vince Wilfork, uno dei migliori defensive tackle della nazione vittima però troppo spesso di pericolose amnesie tattiche.
Syracuse per cercare di fermare la corsa di West Virginia dovrà assolutamente trovare un rimedio ai problemi in attacco. Contro Miami gli Orangemen hanno mancato per la quarta volta consecutiva il traguardo delle 100 yard passate ed il gioco di corse non ha mai impensierito gli Hurricanes.
Da rivedere soprattutto l'approccio alla partita dell'offensive coordinator George DeLeone che, intimorito forse dalla fama degli avversari, è stato troppo rinunciatario puntando tutto sulle corse nonostante lo strapotere della linea difensiva di Miami. "Rispettiamo molto la difesa degli Hurricanes", ha spiegato, "Loro hanno 6 giocatori che finiranno nella NFL e sono tutti molto bravi quindi è stato meglio non correre rischi".
Miami dal canto suo ha corso qualche rischio ma sembra aver trovato nella matricola Tyrone Moss un tailback di sicuro affidamento. Ovviamente è presto per dare un giudizio completo sul giocatore ma la velocità unita ad un buon fisico capace di resistere anche agli urti più violenti fanno ben sperare per le prossime stagioni soprattutto considerando i continui problemi fisici di Frank Gore.
"Quando è entrato in campo Moss il gioco di Miami è migliorato molto grazie alla sua capacità di guadagnare yard anche dopo il primo contatto. Posso quindi tranquillamente dire che ha fatto la differenza e che forse senza il suo ingresso in campo sarebbe andata diversamente", ha dichiarato l'allenatore di Syracuse, Paul Pasqualoni.
Per un problema che sembra risolto c'è n'è un altro che deve ancora trovare soluzione: il posto di quarterback titolare. Fino alla scorsa partita il titolare era Brock Berlin ma le troppe palle perse e soprattutto la brutta prestazione nella sconfitta contro Tennessee gli sono costate il posto. Nella sfida contro Syracuse l'allenatore ha deciso di far giocare Derek Crudup ma neanche il nuovo titolare ha giocato una buona partita (5 su 13 per 80 yard ed un touchdown, un intercetto ed un pallone perso).
Cooker aveva anche richiamato in campo Berlin ma ha cambiato idea dopo un solo possesso terminato con un punt. Una volta tornato a bordo campo Berlin non è più entrato ma Cooker non ha escluso un suo impiego da titolare contro Rutgers.
"Decideremo poco prima della partita. Mi farebbe piacere avere un titolare indiscusso ed un quarterback di riserva in grado di giocare ma al momento attuale Derrick ci da alcune cose che Brock non aveva come l'abilità nell'uscire dal pocket per evitare la pressione avversaria ma non possiamo avere un quarterback che esce sempre dal pocket", ha spiegato l'head coach.
L'unica decisione già presa è quella sul destino della matricola Kyle Wright, quarterback molto promettente considerato il miglior prospetto fra i giocatori reclutati nel 2003. "La migliore cosa per lui è stare fermo quest'anno per avere così la possibilità di conservare i 4 anni di eleggibilità . Noi pensiamo che lui sia il nostro quarterback del futuro e non avrebbe senso buttar via un anno soltanto per rimediare alla svelta alle difficoltà della stagione che sta per concludersi", ha dichiarato Cooker.
Altra università in difficoltà è Virginia Tech. Gli Hokies confermano la loro tendenza a "rilassarsi" nelle partite di novembre e dicembre riuscendo a battere Temple soltanto perché il kicker degli Owls sbagliava nell'overtime il calcio dell'extra point che avrebbe mandato le squadre al secondo overtime. Con questa vittoria il record del programma in partite di conference negli ultimi 2 mesi sale a 3 vittorie contro 8 sconfitte mentre quello nazionale è 7-8.
I più delusi sono comunque i giocatori di Temple che vedono sfumare la prima vittoria stagionale all'interno della Big East. Gli Owls erano in svantaggio per 17 a 0 all'inizio dell'ultimo quarto ma hanno saputo approfittare del calo della difesa avversaria con i lanci e le corse di Walt Washington (156 yard lanciate e 151 guadagnate con le sue 26 corse).
Il destino della squadra è stato per 2 volte nelle mani del kicker Jared Davis ma alla fine della partita ha sbagliato un difficile calcio da 50 yard e poi è arrivato l'errore nell'overtime. Coach Bobby Wallace a fine partita comunque ha difeso il suo giocatore dicendo che "se non avesse trasformato i calci dell'ultimo quarto non ci saremmo neanche arrivati al supplementare".
Fra gli Hokies si è messo in evidenza il quarterback Bryan Randall che ha lanciato un intercetto sul finire dei tempi regolamentari ma si è riscattato abbondantemente segnando il touchdown che ha consegnato la vittoria a Virginia Tech. Questo gli ha anche permesso di avere la meglio sul "rivale" per il posto di titolare, Marcus Vick, che è rimasto in panchina nonostante fosse stato deciso prima della partita un avvicendamento durante i quarti centrali.
Randall non è molto entusiasta dei cambi programmati: ” È frustrante essere tolti dal campo come era successo contro Miami e Pittsburgh soltanto per seguire una tabella di marcia. Rispetto la decisione dell'allenatore ma sarò sincero. Giocare sapendo già all'inizio che prima o poi bisogna uscire per lasciare spazio al compagno non è molto piacevole. Inoltre non è facile entrare nell'ultimo quarto dopo aver riposato per un bel pò e trovare subito il ritmo che si aveva al momento del cambio”.
“Comunque nonostante tutto sono fiducioso perché ho giocato molte partite in cui non si potevano commettere errori e penso che l'esperienza accumulata possa risultare decisiva nelle scelte del coach", conclude il quarterback.
Nell'ultima partita della conference Boston College ha tenuto in vita le proprie speranze di arrivare ad un bowl battendo Rutgers che si trovava però in vantaggio fino a 6 minuti dalla fine della partita. Nel drive decisivo BC si è affidata al wide receiver Larry Lester che ha convertito 2 passaggi corti in 2 guadagni ben più lunghi ed ha segnato il touchdown del sorpasso decisivo. Prima di lui si era segnalato il tailback Derrick Knight capace di guadagnare 224 yard e segnare 3 touchdown (in 20 tentativi). Una gran bella media, non c'è che dire.
Classifica
Miami 4-1
Pittsburgh 4-1
West Virginia 4-1
Virginia Tech 4-2
Syracuse 2-3
Boston College 2-3
Rutgers 1-4
Temple 0-5
Prossimo turno
Boston College@Virginia Tech
Pittsburgh@Temple
Rutgers@Miami
West Virginia@Syracuse