Chris Thomas è rimasto a Notre Dame per puntare al titolo, ci riuscirà ?
Puntuale come ogni anno, nell'immediata vigilia della nuova stagione, la AP ha divulgato il suo quintetto Preseason All America, ve lo presentiamo.
ASSOCIATED PRESS PRESEASON ALL-AMERICA TEAM
Emeka Okafor – 205 cm, centro, Junior, Connecticut – Beh, come commentare questa scelta? Emeka è quasi illegale a questi livelli, 16+12 l'anno scorso, con grappoli di stoppate per tutti, quest'anno potrà fare ancora meglio, migliorando ancora in fase offensiva, dove nei primi due anni ha letteralmente costruito dei fondamentali che prima non aveva. Texano, provetto studente, sarà la pietra angolare delle speranza di titolo degli Huskies. Principale candidato al Wooden Award.
Jameer Nelson – 175 cm, play/guardia, Senior, St. Joseph – autentico satanasso del backcourt, Nelson dovrà finalmente mettere Saint Joseph sulla carta geografica. Ormai ha tutto per riuscirci, come conferma la fiducia che i giornalisti americani hanno riposto in lui. Con 49 voti è stato il secondo assoluto dietro Okafor, niente male davvero.
Rickey Paulding – 195 cm, ala piccola, Senior, Missouri – potente, completo, realizzatore, è il terminale principale di coach Snyder, alle prese con una scomodissima investigazione che potrebbe, prim'ancora che sanzioni, portare via molta concentrazione al suo ambiente. In ogni caso Paulding può essere il miglior marcatore della Big12.
Ike Diogu – 203 cm, ala, Sophomore, Arizona State – dopo Carmelo Anthony, è stato probabilmente il miglior freshman della scorsa stagione, trascinando a sorpresa i Sun Devils al torneo, dove la loro corsa è stata stoppata al secondo turno soltanto da Kansas. Ala di eccezionale talento, Diogu potrà esplodere definitivamente e guadagnare posizioni su posizioni nella lista dei draftabili nel prossimo giugno.
Raymond Felton – 182 cm, playmaker, Sophomore, North Carolina – Ha iniziato col botto l'anno scorso, andando poi in crisi come tutta la baracca traballante di coach Doherty. Con Roy Williams al timone ed un anno di esperienza in più, Felton può diventare il miglior playmaker del college basketball. Velocissimo, andrà a nozze con il gioco basato sulla corsa dell'ex coach di Kansas. Da verificare l'intesa con il compagno di backcourt, vale a dire Rashad McCants, altro potenziale All America.
PLAY.IT USA PREASEASON ALL-AMERICA TEAM
Lungi da noi il voler competere con la Associated Press, proponiamo un quintetto alternativo, puntando su giocatori che hanno davvero tutte le chance per essere nominati nel primo quintetto a fine anno. La nostra proposta, basata interamente sugli Junior, inizia con un'analogia, ossia quella di Emeka Okafor, se non altro perchè volendo rimanere sui binari del realismo, non esiste un centro che possa competere con lui.
Emeka Okafor – 205 cm, centro, Junior, Connecticut – Un'altro aspetto da sottolineare per quanto riguarda Emeka sono le prospettive Nba. Sicura lottery molto alta, con possibilità concrete di primo pick assoluto, dovrà lavorare molto per completare il suo repertorio tecnico, in quanto 205 cm sono abbondanti a livello Ncaa, ma costituiscono un limite naturale per un centro a livello Ncaa. Questo è sostanzialmente l'unico limite, se pur in prospettiva, diagnosticabile a Okafor.
Hakim Warrick – 203 cm, ala grande, Junior, Syracuse – autore della stoppata decisiva per il titolo 2003 degli Orangemen, Hakim dovrà elevare il suo livello per sopperire alla partenza di Carmelo Anthony. Non sarà facile, ma il suo potenziale non è in discussione, tant'è che molti lo davano addirittura in lotteria nel caso in cui avesse voluto lasciare Syracuse l'anno scorso. Con Billy Edelin e il sorprendente Gerry McNamara formerà un trio ostico a chiunque.
Wayne Simien – 205 cm, ala grande, Junior, Kansas – una scommessa, che deve prima di tutto dimostrare di aver risolto i suoi problemi alla spalla, gli stessi che hanno privato i Jayhawks di una colonna portante che avrebbe potuto realmente limare quel sottilissimo gap che li ha privati ancora una volta del titolo. Stavolta pare che il recupero non sia stato accelerato, per cui Wayne torna più rabbioso che mai agli ordini di Bill Self per provare ad essere una cosa non semplice ma comunque nelle sue possibilità , ossia la miglior ala grande del campionato.
Chris Hill – 188 cm, play/guardia, Junior, Michigan State – se gli Spartans vorranno puntare al titolo coi fatti, e non solo a parole, Chris Hill dovrà disputare una stagione da MVP, guidando una squadra giovane ma completa e di grande talento. Tom Izzo lo adatterà a playmaker, nonostante Chris sia principalmente una guardia, in modo da schieragli accanto il talento locale Kelvin Torbert, che pare finalmente pronto dopo un paio di stagioni di gavetta. Sarà fondamentale l'intesa con i lunghi, vale a dire Paul Davis e il freshman Drew Naymick.
Chris Thomas – 185 cm, playmaker, Junior, Notre Dame – Questo grande talento di Indianapolis sembrava destinato alla Nba, ma la saggezza, riscontrata sui forti dubbi su una chiamata al primo giro, hanno fatto si che restasse ancora un'anno alla corte di coach Mike Brey, che potrà contare su una truppa davvero competiva, con Torrian Jones, Jordan Cornette e Torin Francis a dare spessore ed ambizioni ai Fightin' Irish.
Il talento non mancherà in ogni caso anche quest'anno, e ci apprestiamo a vivere un campionato bello ed incerto nell'esito finale, con tanti freshmen che abbiamo escluso di proposito da questa trattazione ma che potrebbero sin da subito emulare le gesta di Carmelo: su tutti Loul Deng e Charlie Villanueva.