Jerod Void, RB di Purdue
Big 12
Lo scorso weekend la Big 12 ha presentato alcuni incontri molto interessanti, a cominciare dalla sfida nella South Division tra Texas e Oklahoma State, che avrebbe stabilito la seconda forza del raggruppamento, dietro ad Oklahoma.
Dopo un primo tempo equilibrato, chiusosi sul 16-14 per OSU, nella seconda parte di gara i Longhorns sono letteralmente esplosi, segnando 41 punti, di cui 27 nel solo terzo quarto; come in ogni successo di Texas, gran parte del merito va diviso tra il QB Vince Young e il RB Cedric Benson, i quali come al solito si sono distinti per il loro gioco sulle corse: Benson ha conquistato 180 yards in 27 portate, mentre Young 92 in 13; il QB dei Longhorns ha disputato una buona partita anche all'interno della tasca, completando 9 passaggi su 13 per 195 yards.
Nella prima parte di gara, Oklahoma State era riuscita a muovere il pallone, ma nella ripresa è stato letteralmente schiacciata dalla difesa di Texas; l'infortunio a Tatum Bell, che aveva conquistato 37 yards in 9 portate, si è rivelato una montagna insormontabile per i Cowboys, che hanno perso gran parte del loro potenziale offensivo.
Con questo successo, Texas ha raggiunto rispettivamente la sesta e la settima posizione nei ranking della AP e di ESPN / USA Today, approfittando di alcuni risultati clamorosi occorsi nel weekend; ma cosa ancora più importante è il raggiungimento del quinto posto nella BCS, piazzamento che potrebbe garantire la disputa di un bowl prestigioso.
Diverso il discorso per OSU, che per la seconda settimana consecutiva ha dovuto subire 50 punti; ora i Cowboys sono scesi in quarta posizione nella Division, superati anche da Texas Tech, che ha potuto disporre di un facile impegno contro Baylor, vincendo 62-14.
La vetta della classifica è ovviamente occupata da Oklahoma, che sabato scorso ha distrutto la malcapitata Texas A&M; che i Sooners fossero nettamente favoriti era palese, che gli Aggies non fossero in grado di reggere la potenza della banda di Bob Stoops era arci-noto, ma chi avrebbe potuto immaginare un 77-0 finale? Oklahoma ha realizzato tutte le proprie segnature nei primi tre quarti, rinunciando a forzare nel periodo finale; Bob Stoops, infatti, ha deciso di alzare il piede dall'acceleratore, altrimenti gli Aggies avrebbero potuto subire anche 100 punti. In sei delle dieci partite giocate, i Sooners hanno raggiunto quota 50, un record per la prestigiosa università .
Le prossime rivali di Oklahoma sono la mediocre Texas Tech e la pessima Baylor, quindi sono previste altre bastonate.
Nella North Division, la situazione è molto intricata, anche se forse Missouri potrebbe aver perso il treno per il primo posto; battuti 21-16 da Colorado, i Tigers si sono fatti staccare da Nebraska e Kansas State, che guidano il raggruppamento con 4-2.
I Cornhuskers hanno avuto vita facile contro Kansas (24-3), riuscendo a risollevarsi dopo la pesante sconfitta subita contro Texas, mentre i Wildcats hanno passeggiato contro Iowa State, vincendo 45-0.
Sabato 15 novembre, sarà di scena lo scontro diretto tra le due formazioni e la vincente potrebbe guadagnarsi il diritto alla finale della Big 12, contro Oklahoma.
CLASSIFICA
North Division
Nebraska 4-2 (8-2)
Kansas State 4-2 (8-3)
Missouri 2-3 (6-3)
Kansas 2-4 (5-5)
Colorado 2-4 (4-6)
Iowa State 0-5 (2-7)
South Division
Oklahoma 6-0 (10-0)
Texas 5-1 (8-2)
Texas Tech 4-2 (7-3)
Oklahoma State 3-3 (7-3)
Texas A & M 2-4 (4-6)
Baylor 1-5 (3-7)
ACC
Sabato scorso, l'evento principale della ACC era la quinta edizione del Bowden Bowl, la sfida tra FSU di Bobby Bowden e Clemson del figlio Tommy. Alla vigilia della partita, ben pochi osservatori avrebbero dato delle chance a Clemson, anche perché nei quattro precedenti confronti in famiglia, Tommy aveva rimediato quattro sconfitte; inoltre, i Tigers erano stati battuti nettamente da Wake Forest, mentre i Seminoles, #3 della nazione, avevano distrutto Notre Dame in trasferta.
La partita di sabato, invece, ha completamente sovvertito le previsioni, infatti, Clemson ha guadagnato un'imprevista, ma meritatissima vittoria per 26-10; FSU ha giocato davvero in maniera pessima, soprattutto con il QB Chris Rix, autore di alcuni passaggi veramente inguardabili. Dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio 16-3, Clemson ha realizzato una splendida meta da 58 yards con Derrick Hamilton, che ha praticamente chiuso la contesa.
A causa di questa sconfitta, Florida State ha perso ogni speranza di titolo nazionale ed è scesa addirittura al #11 e al #13 nei ranking di ESPN / USA Today e della AP; ora bisognerà vedere se questa battuta d'arresto lascerà degli strascichi sui Seminoles
Sabato prossimo, a Tallahassee scenderà in campo North Carolina State, che in caso di vittoria potrebbe riaprire i giochi nella ACC; Bobby Bowden ha, comunque, dichiarato che Rix sarà il titolare, ma in caso di difficoltà lo sostituirebbe con la riserva Fabian Walker.
NC State sta attraversando un discreto momento, come dimostrato dalle quattro vittorie consecutive ottenute; sabato scorso i Wolfpacks hanno riposato, quindi arriveranno allo scontro diretto in piena forma.
Il leader di NC State è il QB Philip Rivers, che nella partita di due settimane fa contro Virginia ha completato delle statistiche eccezionali: 29 su 34, 411 yards, 4 TD e nessun intercetto; non è un caso che Rivers sia non solo il passatore #1 della ACC, ma anche uno dei migliori dell'intera nazione (267 su 370, 72.2% di completi, 25 TD, 6 INT e un rating di 166.5).
Tuttavia, i Wolfpacks possono disporre di un ottimo RB, T. A. McLendon, che contro i Cavaliers ha conquistato 112 yards in 18 portate, oltre a segnare il TD del 45-37; quindi, la partita per FSU sarà piuttosto delicata, soprattutto se i Seminoles non manterranno alto il livello di concentrazione.
Oltre a FSU-Clemson, si sono giocate solamente 2 partite che presentavano squadre della ACC, Duke-Georgia Tech e North Carolina-Wake Forest: sorprendentemente, Blue Devils e Tar Heels sono riusciti a conquistare le loro prime vittorie stagionali all'interno della conference; tuttavia, è risaputo che a Duke e North Carolina il primo sport è senza dubbio il basket!
CLASSIFICA
Florida State 6-1 (8-2)
NC State 4-2 (7-3)
Maryland 3-2 (6-3)
Clemson 4-3 (6-4)
Virginia 3-3 (5-4)
Georgia Tech 3-3 (5-4)
Wake Forest 3-4 (5-5)
Duke 1-5 (3-7)
North Carolina 1-5 (2-8)
Big Ten
Chiudiamo l'articolo con la splendida Big Ten, una conference che come nessun'altra sta regalando football di altissimo livello.
Ci eravamo lasciati, la scorsa settimana con 7 squadre su 11 che avevano la teorica possibilità di vincere il titolo; ora, dopo le partite di sabato, il numero è sceso a 4, infatti solo Ohio State, Michigan, Purdue e Minnesota possono ancora sognare il Rose Bowl.
Ma andiamo con calma ed analizziamo tutte le partite del weekend, partendo dal big match tra Ohio State e Michigan State, due delle formazioni più accreditate per il successo finale: l'incontro era molto importante, sia per i Buckeyes, che avrebbero dovuto rispondere alle critiche dopo lo striminzito successo su Penn State, sia per gli Spartans, che avrebbero dovuto riprendersi dopo la netta sconfitta contro Michigan.
La partita non ha tradito le attese e ha catturato l'interesse di tutti i 105.194 spettatori presenti sulle tribune dell'Ohio Stadium; pur non completando statistiche eccellenti, il QB di Ohio State Craig Krenzel ha offerto una prestazione convincente che ha rimosso tutti i dubbi nati in questo 2003: 12 su 23 per 213 yards, 1 intercetto, ma soprattutto 3 importantissimi TD.
MSU aveva iniziato in maniera positiva, segnando una meta dopo un drive da 95 yards, ma purtroppo è stata costretta a subire 17 punti consecutivi che hanno girato l'inerzia dell'incontro: il momento chiave è avvenuto all'inizio del secondo periodo, quando sul punteggio di 7-3, il QB degli Spartans Jeff Smoker si è fatto intercettare all'interno delle 20 yards avversarie da Tyler Everett, che ha riportato il pallone per 66 yards. L'attacco dei Buckeyes ha usufruito di una splendida posizione di partenza, prontamente trasformata in 7 punti. Da quel momento Ohio State ha preso il controllo della gara e ha vinto per 33-23.
Gran merito va indubbiamente alla difesa, che ha annullato il gioco sulle corse di MSU ad appena 5 yards complessive! Jeff Smoker, quindi, è stato obbligato a lanciare 55 volte, e nonostante le 351 yards, è stato intercettato 2 volte.
Approfittando delle sconfitte di FSU, Miami, Virginia Tech, Ohio State è salita al terzo posto in tutti i ranking nazionali (BCS compreso) e quindi può ancora sperare nell'invito per il Sugar Bowl; Michigan State, invece, ha subito la seconda sconfitta consecutiva, che la esclude matematicamente dalla prima posizione. Anche se dovessero vincere tutte le rimanenti partite, gli Spartans chiuderebbero la stagione con 6-2 all'interno della Big Ten, lo stesso bilancio che una tra Ohio State e Michigan sicuramente raggiungerà ; avendo lo scontro diretto sfavorevole con entrambe, MSU non potrà mai guadagnare la vetta della classifica.
Un'altra partita importante è stata giocata tra Purdue e Iowa, due squadre inserite tra le prime quindici della nazione, che ovviamente non hanno tradito le attese; a vincere sono stati i Boilermakers, che hanno usufruito della grande prestazione del loro RB Jerod Void (120 yard): la difesa degli Hawkeyes era rinomata per la sua abilità nel fermare il gioco sulle corse (appena 72 yards concesse di media), tuttavia è stata travolta dal ground game avversario.
Dominando sia in attacco, sia in difesa, Purdue si è portata sul 27-0, per poi contenere con relativa facilità il ritorno di Iowa, che ha segnato due inutili TD.
Ora i Boilermakers hanno raggiunto sia Michigan, sia Ohio State in vetta alla classifica con un bilancio di 5-1, ma soprattutto sono saliti al decimo ed undicesimo posto nei ranking degli allenatori e dei giornalisti; purtroppo, l'undicesima piazza nella BCS non garantisce un accesso ai bowl importanti.
Nonostante la terza sconfitta stagionale, Iowa può ritenersi soddisfatta della propria annata: gli Hawkeyes, infatti, hanno dimostrato che lo splendido 2002 (chiuso con il titolo della Big Ten a pari merito con Ohio State) non è stato un fuoco di paglia.
Il terzo incontro che andremo ad analizzare è stato quello tra Wisconsin e Minnesota, che hanno dato vita ad un match altamente spettacolare; i Golden Gophers sono quasi sempre stati in vantaggio, ma non sono mai riusciti a chiudere definitivamente i conti: Wisconsin, infatti, ha sempre ribattuto ai TD avversari, portandosi sul 34-34 nel quarto periodo. La partita si è decisa negli ultimi istanti, quando il kicker di Minnesota Rhys Lloyd ha centrato il FG della vittoria.
Per i Golden Gophers si tratta della nona vittoria stagionale, il miglior risultato dell'Università dal 1905; con 5-2, Minnesota ha raggiunto la quarta piazza nella classifica del raggruppamento, quindi il sogno del Rose Bowl può continuare. Negli altri due incontri, Northwestern ha battuto 17-7 Penn State, mentre Indiana ha superato Illinois 17-14.
Il prossimo turno sarà il penultimo per quanto riguarda la Big Ten, quindi il livello della tensione sarà sicuramente altissimo: l'incontro clou si disputerà all'Ohio Stadium, dove i Buckeyes cercheranno di eliminare i pericolosissimi Boilermakers; una vittoria su Purdue permetterebbe ai campioni in carica di arrivare al big match contro Michigan ancora in corsa per il titolo nazionale. I Wolverines, invece, avranno un turno relativamente facile contro Northwestern, una delle poche squadre deboli della conference, mentre Minnesota dovrà rendere visita ad Iowa. Chiudono il programma Wisconsin-Michigan State e Indiana-Penn State.
CLASSIFICA
Ohio State 5-1 (9-1)
Purdue 5-1 (8-2)
Michigan 5-1 (7-2)
Minnesota 4-2 (8-2)
Michigan State 4-2 (7-3)
Iowa 3-3 (7-3)
Wisconsin 3-3 (6-4)
Northwestern 3-3 (5-5)
Indiana 1-5 (2-8)
Penn State 0-6 (2-8)
Illinois 0-7 (1-10)