Cole Hamels avrà un ruolo decisivo in questa serie, nel bene o nel male.
E' una sfida dal sapore antico quella che vedrà protagoniste nelle NLCS i Philadelphia Phillies contrapposti ai Los Angeles Dodgers, due delle squadre con maggiore storia di tutta la MLB.
Si apre così un nuovo capitolo di una rivalità che a cavallo degli anni '70 e '80 aveva fatto scintille, con serie memorabili e partite che ancora oggi risalgono alla cronaca per le emozioni che avevano saputo regalare ai fortunati che all'epoca poterono assistervi.
Ben tre championship (1977, 1978, 1983) in quegi anni furono disputati tra le due squadre, con i Dodgers ad aggiudicrsi i primi due ed i Phillies a vincere l'ultimo; mai la vincente di questa sfida ha poi portato a casa le World Series, ma questo è un dato a cui i tifosi è meglio che non guardino.
Sarà meglio dunque concentrarsi sul presente che sembra voglia regalarci una sfida assolutamente degna di quelle precedenti: le due pretendenti arrivano ambedue da un settembre fantastico che ha consentito loro di vincere i rispettivi sprint (Phila contro i Mets, LA contro Arizona).
Ottobre è iniziato sulla stessa falsariga, con i Phillies che hanno eliminato gli ostici Brewers mentre i Dodgers hanno fatto fuori addirittura i favoriti Cubs; si può dunque legittimamente parlare delle due squadre più in forma della NL che si affrontano per decidere chi rappresenterà la lega in finale.
Le similitudini finiscono qua, perchè per il resto non si possono immaginare squadre più diverse tra loro.
Philadelphia Phillies
Philadelphia fa della potenza del lineup il suo marchio di fabbrica: il secondo miglior attacco della lega segna quasi sempre grazie agli home run, con il leader di specialità Howard, Utley, Burrell e l'ex Dodgers Werth su tutti.
Bassa media battuta ma ottima Slugging percentage, Phila è capace di movimentare lo scoreboard con un singolo giro di mazza in qualsiasi momento del match e tutto questo con gran parte del suo lineup.
Infatti, oltre ai quattro sluggers, presenta al piatto gente come Rollins e Victorino, ambedue caldissimi e tra i protagonisti nell'eliminazione dei Brewers.
Il catcher Ruiz e chi sarà scelto per coprire la terza base tra Feliz e Dobbs completano il quadro, rappresentando la parte più debole del lineup e quella dove i Dodgers potranno forse trovare un attimo di respiro.
In panca, pronti ad entrare, le principali opzioni sono Stairs e Jenkins.
La prepotenza dell'attacco ha trascinato una rotazione imperniata sul giovane fenomeno Hamels ma che è apparsa altalenante in Moyer e Myers, mentre l'acquisto di Blanton ne ha solo aumentato la profondità senza che l'ex A's abbia mostrato lampi di intoccabilità .
E' innegabile però che questo gruppo di lanciatori, dal valore assoluto non eccelso ad eccezione di Hamels, adesso sia in un buon momento e se Phila riusciva a vincere anche quando i suoi lanciatori non erano al top, figuriamoci adesso che la rotazione offre discrete garanzie.
Tutt'altro giudizio invece sul bullpen di Phila: dietro al closer Lidge, autore di una stagione fantastica con nessuna blown save (avete letto bene, proprio nessuna….) su 43 opportunità , c'è un manipolo di rilievi affidabilissimi a partire da Durbin e Madson per finire ad Eyre e Condrey, senza considerare che, se c'è da imbavagliare un mancino, Romero è il nome che fa per voi.
Un consiglio ?
Non fate scappare via nel punteggio i Phillies perchè non li prenderete più.
Los Angeles Dodgers
A differenza dei Phillies, i Dodgers sono abituati a costruire i punti, gioco a cui erano costretti prima dell'arrivo di Manny Ramirez dalla mancanza di un vero e proprio slugger: la presenza di Manny non ha cambiato il loro stile di giocare ma l'ha reso infinitamente più produttivo.
Mettersi in base e poi sfruttare la velocità dei suoi corridori, metter pressione al pitcher avversario, sfruttare i molti contatti al piatto resta il credo di Los Angeles.
Il ritorno di Furcal, emblema di questo tipo di gioco, ha ulteriormente potenziato l'arsenale che Torre ha a disposizione: con Martin e Manny ai primi tre posti del lineup, Furky ha formato una combinazione che è risultata letale per i Cubs.
Certo che anche Loney ci ha messo del suo con battute che hanno deciso due gare su tre mentre il duo Kemp ed Ethier è risultato abbastanza silente.
Dato che il contributo di Blake e di DeWitt arriva sempre, si può dire che i Dodgers non hanno ancora raggiunto il loro potenziale offensivo in questi playoff.
Particolarmente importante sarà l'apporto di Ethier, che batte dopo Manny Ramirez; l'ex Red Sox è praticamente quasi sempre in base (o per valida o per BB) ed un Ethier caldo potrebbe fare danni notevoli alla rotazione dei Phillies.
Non è da escludere però un cambio di posizione con Martin per evitare che Ethier e Loney (mancini) battano l'uno dopo l'altro, fornendo un arma preziosa per i LOOGY di Phila negli innings finali.
Da giocarsi in corso d'opera, Torre ha le carte Kent e Garciaparra: i vecchi guerrieri sono pinch hitter veramente di lusso (basta vedere i loro stipendi per esserne certi) e specialmente il buon Nomar potrebbe avere spazio contro i mancini, magari al posto di Loney.
Ma non sarà certo questo l'asso principale da calare per i Dodgers perchè la forza dei Dodgers risiede innanzitutto nella rotazione: minor ERA della NL e minor numero di Runs Allowed in regular season, 6 punti concessi al miglior attacco della lega nel primo turno di playoff (di cui 2 in pieno garbage time, sul 10-1 di gara 2), soprattutto il pitching di LA è quello che concede meno HR agli avversari ed è avarissimo nel regalare basi ai battitori.
Lowe, Billingsley e Kuroda hanno paralizzato i Cubs e vorranno ripetersi contro avversari pericolosi come, e forse anche di più, di quelli appena superati.
Più pericolosi perchè la rotazione losangelina è totalmente destrorsa mentre gli spauracchi Howard ed Utley sono mancini, senza dimenticare che Rollins e Victorino sono degli switch hitter: stavolta il confronto appare sfavorevole ai partenti di LA mentre era il contrario contro i Cubs.
Si potrebbe aprire così uno spiraglio per il giovane mancino Kershaw, magari per gara 4 se il promettentissimo rookie non sarà stato utilizzato per sostituire un partente che è sceso presto dal monte nelle prime tre gare.
Lo stesso vale per Maddux, l'altro dei due partenti dirottato nel bullpen per questi playoff da Torre che sembra intenzionato ad andare avanti con una rotazione a tre: Mad dog potrebbe così fornire aiuto negli innings finali insieme a Park e Wade, aiuto per preparare la scena dove a Broxton spetterà l'onore (e l'onere) della eventuale chiusura.
Discorso a parte merita Kuo: il fragilissimo partente, convertito in rilievo, ha fatto una stagione incredibilmente buona ma sta risentendo fisicamente della fatica ed ha lanciato pochissimo nell'ultimo mese.
Mancino, dalla fastball infuocata, farebbe parecchio comodo e sembra che possa prendere il posto di Saito, ancora in forma imperfetta dopo l'affrettato rientro da un lungo infortunio.
La serie
Le due squadre si sono affrontate in regular season otto volte, finendo 4-4.
Due sweep interni da 4 partite per ciascuna sembrano aumentare esponenzialmente l'importanza del fattore campo che stavolta favorirà Philadelphia: tra l'altro i due ballpark rispecchiano fedelmente le caratteristiche delle squadre.
Il Citizens è un hitter frindly estremo, perfetto per Howard e soci.
Il Dodgers Stadium invece favorisce i lanciatori e gioca in aiuto della rotazione losangelina.
Ma il fattore campo entrerà in gioco solo a gara 7, gara che potrebbe non vedere mai la luce anche se l'equilibrio che contraddistingue questa serie può renderla necessaria.
Non c'è infatti un favorito netto alla vigilia: ognuna delle due squadre appare migliore dell'altra nel proprio settore di punta.
Phila in attacco è fenomenale, LA ha il pitching dalla sua: gara 1 vedrà lo scontro stellare tra Hamels e Lowe e Phila potrà sfruttare il campo amico e una sostanziale parità sul monte per far valere le maggiori doti offensive.
I Dodgers dovranno cercare di capitalizzare al massimo le tre gare seguenti, dove la rotazione di Phila appare inferiore e sperare che Manny Ramirez resti rovente come sinora è stato.
In conclusione, penso che il pitching avrà la meglio come nella maggior parte delle serie di playoff e vedo i Dodgers spuntarla in 6 gare ma, se Myers, Moyer e Blanton terranno botta egregiamente, Phila può facilmente ribaltare il pronostico perchè i suoi satanassi al piatto possono far danno contro chiunque.