FB: Big East report

Brock Berlin, quarterback di Miami, ha sofferto per tutta la partita la pressione di VT ed ora rischia il posto da titolare

Miami ha perso! Questa è la prima notizia che ogni fonte d'informazione dedicata al college football riporta nella sintesi del fine settimana. Gli Hurricanes (7-1, 3-1 nella Big East) venivano da 27 vittorie consecutive nella Big East e nonostante una stagione giocata a livelli non certo eccezionali, nessuno avrebbe mai previsto una loro sconfitta contro quelli che ormai da anni sono i loro principali rivali: Virginia Tech (7-1, 3-1).

Gli Hokies, invece, non solo hanno vinto ma hanno addirittura trasformato la partita in un blowout, termine riservato a quelle gare a senso unico così caratteristiche del football NCAA. Virginia Tech, infatti, era in vantaggio per 31 a 0 fino a metà  dell'ultimo quarto ed ha concesso soltanto un touchdown agli avversari che viaggiavano a 36 punti di media a partita prima del turno di sabato.

Ancora una volta, quindi, gli Hokies hanno portato a casa la vittoria grazie all'abilità  della difesa nell'approfittare degli errori avversari. Virginia Tech ha recuperato 4 palloni persi dagli avversari e ne ha ricavato 21 punti ed ha bloccato un field goal costringendo l'allenatore avversario Larry Cooker a chiamare il gioco che poi sarebbe finito in tutti i notiziari sportivi della nazione come quello che meglio rappresenta la partita.

Nel secondo quarto, con gli Hokies in vantaggio 7 a 0, Cooker decideva di fintare un calcio per far lanciare l'holder Matt Carter. Lo schema riusciva alla perfezione perché la difesa di Virginia Tech lasciava completamente solo nella end-zone Kevin Everett, tight end di riserva destinato ad essere il futuro Jeremy Shockey secondo gli addetti ai lavori, che non doveva far altro che ricevere il lancio perfetto del compagno e pareggiare quindi la partita. Everett, invece, non riusciva a prendere il pallone che colpiva le sue mani e cadeva a terra.

Everett non va comunque colpevolizzato perché è tutto l'attacco che ha giocato una delle peggiori partite degli Hurricanes da qualche anno a questa parte. Il quarterback Brock Berlin ha confermato tutti i suoi limiti contro avversari che lo costringono ad uscire dal pocket e lanciare in corsa per evitare un sack (3 quelli subiti da Berlin). A differenza della partita contro Florida in cui Cooker lo lasciò (a ragione) in campo dopo gli errori iniziali, contro Virginia Tech Berlin è stato sostituito da Derrick Crudup che ha concluso la partita dopo essere entrato in campo a metà  del terzo.

La sua stagione finora non è stata all'altezza dei giocatori che in passato hanno indossato la maglia di Miami e il fatto di aver lanciato più intercetti che touchdown non lo ha certo reso popolare ai suoi tifosi che in più di un occasione lo hanno fischiato. La prossima partita, in casa contro Tennessee, sarà  decisiva per il suo destino perché in caso di altri errori non è detto che Cooker non inserisca già  nel primo tempo Crudup che se l'è cavata abbastanza bene nonostante avesse ereditato una squadra allo sbando in un rumorosissimo stadio esaltato dal vantaggio della squadra di casa.

L'attacco di Miami non è stato l'unico ad avere problemi perché anche quello degli Hokies ha avuto parecchi problemi, soprattutto nei lanci. Nei giorni che precedevano l'incontro coach Frank Beamer aveva detto di fare molto affidamento sul quarterback Bryan Randall per sfruttare la sua mobilità  contro la difesa avversaria ma dopo solo un possesso, conclusosi con un intercetto, lo ha tolto dal campo.

Al suo posto è entrato Marcus Vick che non ha però fatto molto di più del collega. Il suo merito è stato quello di completare gli unici passaggi completati dagli Hokies (il primo è arrivato soltanto alla fine del terzo quarto). L'allenatore ha comunque fatto tornare in campo anche il titolare alternandolo a Vick ma i deludenti risultati lo hanno costretto ad affidarsi soprattutto alle corse (8 lanci contro 41 corse).

Con la vittoria su Miami gli Hokies hanno quindi subito rialzato la testa dopo la sconfitta della scorsa settimana contro West Virginia che sembrava averli fatti uscire dalla corsa per il Sugar Bowl. Ora invece ci sono ben 6 squadre con una sola sconfitta e da questo gruppetto uscirà  probabilmente l'avversaria di Oklahoma (ancora imbattuta) nel Sugar Bowl. "È incredibile quello che è successo in settimana. Siamo passati da una grande amarezza (perché pensavamo di aver buttato al vento la stagione) ad un grande entusiasmo perché ora il nostro destino dipende da noi, siamo tornati fra i primi", ha dichiarato Jordan Trott, linebacker di Virginia Tech.

"La sconfitta di oggi ci dice soltanto che al Sugar Bowl andrà  una squadra che ha perso una partita, non dice che non saremo noi. Oggi ho creduto fino all'ultimo in una nostra rimonta perché credo nella mia squadra ma durante la settimana dovremo cercare all'interno del team le risposte alle domande che oggi sono venute fuori oppure sarà  difficile arrivare alla sfida del 4 gennaio", ha detto Cooker. La sconfitta però è pesante perché arrivata ad un solo mese dalla fine della regular season e se nelle prossime partite Miami non raddrizzerà  la barca è difficile che i votanti per i poll (da sempre accusati di svegliarsi solo verso la fine della stagione) la scelgano come avversaria di OU.

In ogni caso oltre a doversi preoccupare della leadership nazionale Miami e Virginia Tech dovranno prima cercare di recuperare il terreno perso nei confronti di Pittsburgh (6-2, 3-0), rimasto l'unico team della Big East imbattuto dopo il successo contro Boston College (5-4, 1-3) in una partita rimasta equilibrata fino all'ultimo quarto, dominato da Pitt con uno score di 14 a 0.

La gara è entrata nel libro dei record della NCAA perché Larry Fitzgerald, wide receiver di Pittsburgh, ha stabilito il primato di partite con almeno un touchdown ricevuto (quello contro BC è stata la 14esima). "È un grande risultato anche se ora non ci penso molto. Sicuramente fra 5 o 10 anni apprezzerò molto di più quello che ho fatto. È molto più importante il fatto che quel touchdown abbia chiuso la partita rendendo difficile una rimonta degli avversari", ha detto il sophomore.

Il giocatore determinante per i Panthers è stato però il tailback Jawan Walker che prima ha segnato il touchdown del sorpasso decisivo all'inizio dell'ultimo quarto e poi ha lanciato a Fitzgerald il pallone che ha permesso al wide receiver di fissare lo score sul 24 a 13 finale. "Ogni volta che eseguiamo questo schema in allenamento la difesa abbocca e ci concede un facile touchdown ma in una partita vera non si sa mai come va a finire. Invece Jawan è stato molto bravo perché il mio marcatore si è disinteressato di me credendo che si trattasse di una corsa", ha spiegato Fitzgerald.

Al Boston College non è bastata l'ottima prestazione di Derrick Knight che ha guadagnato 119 yard e si è visto annullare un touchdown dopo una corsa di 47 yard a causa di una penalità  fischiata contro un compagno. Knight è diventato il terzo giocatore nella storia degli Eagles a guadagnare 3000 yard nella sua carriera ma a fine partita era visibilmente deluso.

"È una brutta sensazione. Sono contento per il traguardo personale raggiunto perché attesta la professionalità  della linea offensiva e dei wide receiver che hanno bloccato per le mie corse ma mi dispiace molto di più per la nostra sconfitta. Il nostro obiettivo è arrivare ad un Bowl e l'unica cosa che volevo oggi era vincere per cercare di realizzarlo", ha detto Knight.

Gli Eagles hanno pagato la brutta giornata del quarterback Quinton Porter che ha completato soltanto 12 dei 29 lanci tentati e non è riuscito a guidare i suoi alla sesta vittoria casalinga consecutiva. Gran parte del merito per questa sua prestazione va attribuito alla difesa di Pitt che per tutta la partita lo ha messo sotto pressione ottenendo 3 sack e mancando in 3 occasioni di pochissimo l'intercetto.

Nell'altra partita della conference West Virginia (4-4, 2-1) ha battuto in casa una delle probabili università  che entreranno nella Big East, Central Florida, in una gara più combattuta di quanto il 36 a 18 finale lascia intuire. Per 3 quarti di partita gli ospiti sono stati a ridosso dei Mountaineers che, reduci dalla storica vittoria contro Virginia Tech di 7 giorni prima, hanno faticato non poco a prendere le misure agli avversari. "La partita di oggi ci sarà  più utile della vittoria contro Virginia Tech perché oggi i ragazzi hanno imparato che bisogna sempre eseguire alla perfezione gli schemi", ha dichiarato coach Rich Rodriguez.

West Virginia ha portato a casa la vittoria numero 100 al Mountaineers Field soltanto grazie a 2 episodi a fine partita: un punt bloccato con successivo recupero nella end-zone della difesa e un touchdown di 79 yard lanciato dal quarterback di riserva Charles Hales. "Sentivo che la partita stava girando in nostro vantaggio quando avevamo il pallone sul 19 a 11 per loro. Poi hanno bloccato un nostro punt ed il touchdown seguente ha tolto il vento alle nostre vele", ha dichiarato Ryan Schneider, quarterback di UCF, elogiato a fine partita da entrambi gli allenatori.

È andata meno bene al quarterback dei Mountaineers, Rasheed Marshall, che ha riportato una concussione nel terzo quarto e non è più rientrato. Il giocatore è in dubbio anche per la prossima partita contro Boston College. L'unica nota positiva della partita per i Mountaineers è stato il tailback Quincy Wilson che per la quarta gara consecutiva ha guadagnato più di 100 yard nonostante l'ottima difesa di UCF. "I loro difensori giocavano molto duro, chiudevano ogni varco ed erano preparati benissimo", ha spiegato il back.

Sabato torneranno in campo anche le 3 università  della conference, Syracuse, Rutgers e Temple che hanno osservato un turno di riposo. La partita più importante è senza dubbio la trasferta di Virginia Tech a Pittsburgh mentre Miami riceverà  la visita di Tennessee. West Virginia invece andrà  nel Massachusetts per sfidare Boston College.

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