La difesa di Auburn ferma Arkansas
La scorsa settimana, il College Football ha presentato una serie di partite molto importanti che hanno determinato dei risultati piuttosto inattesi; in questo articolo, saranno analizzate le situazioni di Big 12, SEC e Pac 10 al termine degli incontri dello scorso weekend.
BIG 12
In prima fila nella lotta per il titolo di conference c'è Oklahoma, che anche sabato scorso ha dato un'ulteriore dimostrazione di forza, schiacciando i rivali di Texas per 65-13; non ci sono proprio più parole per descrivere la potenza dei Sooners, che sembrano ormai lanciati verso il Sugar Bowl.
La difesa è senza dubbio la migliore dell'intera nazione, ma anche l'attacco sa marciare per il campo e segnare punti; la partita contro Texas è stata l'ennesima dimostrazione della potenza dei Sooners, che per il quarto incontro consecutivo hanno toccato quota 50 punti (o come diceva Barry Switzer, vincitore di tre titoli nazionali sulla panchina di Oklahoma, "hang half-a-hundred").
Ormai, il cammino verso la finale della Big 12 è lanciato, anche se in verità i Sooners hanno giocato solo due partite all'interno della conference; tuttavia, pare altamente improbabile una sconfitta nelle rimanenti sei partite, sebbene il primo novembre ci sia uno scontro contro Oklahoma State, compagine che è riuscita a sconfiggere i Sooners ben cinque volte negli ultimi otto anni.
Visto lo strapotere di Oklahoma, le altre squadre della South Division dovranno accontentarsi del secondo posto; ciononostante, ci sono alcune buone formazioni che potrebbero qualificarsi per alcuni bowl importanti: Texas Tech si sta comportando molto bene, infatti, ha raggiunto il #23 nel ranking di ESPN / USA Today, dopo la sonora vittoria per 52-21 su Iowa State.
Sicuramente anche Texas può rientrare nella lotta per le prime posizioni, tuttavia deve dimenticare al più presto la batosta contro Oklahoma.
Se la situazione nella South Division appare delineata, la North Division pare molto più incerta, soprattutto dopo lo scivolone di Nebraska contro Missouri; la partita sembrava segnata al termine del terzo periodo quando i Cornhuskers si erano portati sul 24-14, ma incredibilmente Missouri ha segnato 27 punti consecutivi, conquistando un importantissimo successo.
Con questa vittoria, Missouri è entrata nel ranking della AP al #24 e potrebbe sognare un approdo alla finale della Big 12; ora però i Tigers avranno una serie di partite difficilissime in cui dovranno dimostrare con i fatti il loro valore: il weekend prossimo ci sarà la proibitiva trasferta contro i Sooners, seguita da un importantissimo confronto contro Texas Tech. Missouri fin qui ha completato un bilancio di 5-1, ma deve essere ancora testata contro avversai forti; non è un caso che gli allenatori, che preparano il ranking di ESPN / USA Today, non l'abbiano inserita nelle prime 25 squadre della nazione.
Tuttavia, la vera candidata al titolo della North Division è ancora Nebraska che però deve dimostrare che la sconfitta di sabato scorso è stata solo un incidente; pare improbabile un ritorno di Kansas State che, dopo 4 successi nelle prime quattro partite, è incappata in 3 sconfitte consecutive (di cui due all'interno della Big 12) che l'hanno estromessa dalle prime 25 squadre della nazione.
Classifiche (tra parentesi il bilancio complessivo)
North Division
Missouri 1-1 (5-1)
Nebraska 1-1 (5-1)
Kansas 1-1 (4-2)
Colorado 1-1 (3-3)
Kansas State 0-2 (4-3)
Iowa State 0-2 (2-4)
South Division
Oklahoma 2-0 (6-0)
Texas Tech 2-0 (5-1)
Oklahoma State 1-1 (5-1)
Texas 1-1 (4-2)
Texas A & M 1-1 (3-3)
Baylor 1-1(3-3)
SEC
Anche la SEC non è rimasta "illesa" dopo lo scorso weekend, infatti, le varie partite hanno presentato diversi risultati inattesi: in primis, spicca la sconfitta interna di LSU che, nonostante i pronostici favorevoli, è stata battuta da Florida, una compagine che sembrava ormai in crisi. Invece, i Gators hanno sorpreso tutti gli osservatori, conquistando un successo inatteso, ma meritato; LSU ha subito la prima sconfitta stagionale e, oltre a perdere alcune posizioni nei ranking nazionali, mette in pericolo il titolo della Western Division della SEC.
In vetta alla classifica, si trova, infatti, Auburn che, considerando solo gli incontro all'interno della conference, ha totalizzato 3 successi in altrettanti incontri: i Tigers hanno confermato che la vittoria su Tennessee del 4 ottobre non era frutto del caso, sconfiggendo i quotati Arkansas Razorbacks per 10-3; grazie al RB Carnell Williams, che ha totalizzato 150 yards in 35 portate, ed una difesa che ha limitato al meglio il gioco sulle corse avversario, i Tigers hanno inferto ad Arkansas la prima sconfitta stagionale.
Nella lotta per il titolo divisionale potrebbe inserirsi anche Mississippi, che ha un bilancio all'interno della SEC di 2-0, ma forse è un gradino sotto le altre tre squadre; ai fini della classifica si rivelerà decisiva il weekend del 25 ottobre che presenterà gli scontri diretti LSU - Auburn e Mississippi - Arkansas.
Ugualmente interessante è anche la Eastern Division, dove però pare che una squadra abbia già preso in mano il controllo: con una netta affermazione su Tennessee, Georgia ha conquistato la vetta solitaria con 3-1 e, approfittando di una serie di risultati sorprendenti, si è issata al #4 nel ranking della AP e al #'5 in quello di ESPN / USA Today. Nonostante abbiano già una sconfitta nel loro carniere (contro LSU il 20 settembre), i Bulldogs potrebbero teoricamente ancora sognare il Sugar Bowl, ma dovrebbero sperare in scivoloni (alquanto improbabili) di Oklahoma, di Miami e di Virginia Tech.
Tuttavia, il calendario per i Bulldogs non appare impegnativo, infatti, gli unici pericoli potrebbero arrivare da Florida il 1° novembre e da Auburn il 15.
Dietro Georgia, nessuna squadra pare veramente attrezzata per raggiungere la finale della SEC: dopo la netta sconfitta interna (la peggiore dal 1994) contro i Bulldogs, Tennessee ha perso altre posizioni nei due ranking nazionali (#21 AP, #22 ESPN / USA Today); inoltre, in virtù di questo risultato, Georgia ha guadagnato il vantaggio nei confronti di Tennessee, quindi se le due compagini dovessero terminare la stagione appaiate, sarebbero i Bulldogs ad essere premiati.
I Volunteers, ora, dovranno osservare un turno di riposo, prima di sfidare Alabama il 25 ottobre; neanche il calendario di Tennessee pare estremamente complicato, infatti, l'unico vero impegno proibitivo è la partita contro Miami, che comunque non ha implicazioni nella classifica della SEC.
Una citazione è necessaria anche per i Florida Gators che sabato scorso hanno avuto un'impennata d'orgoglio battendo LSU, la favorita per il titolo della conference; purtroppo, Florida ha, probabilmente, il peggior calendario, dovendo affrontare Arkansas e Georgia. Tuttavia possiamo stare certi che i Gators, in particolare contro i Bulldogs, daranno il meglio di se stessi: tra Florida e Georgia esiste una dura rivalità che ogni anno si accende nel "World's Largest Outdoor Cocktail Party"; nel 2002, i Bulldogs rovinarono i loro sogni di titolo nazionale, perdendo un'unica partita, vale a dire contro i Gators.
Classifiche
Eastern Division
Georgia 3-1 (5-1)
Tennessee 2-2 (4-2)
Florida 2-2 (4-3)
South Carolina 1-2 (4-2)
Kentucky 0-3 (2-4)
Vanderbilt 0-3 (1-6)
Western Division
Auburn 3-0 (4-2)
Mississippi 2-0 (4-2)
LSU 2-1 (5-1)
Arkansas 1-1 (3-4)
Alabama 1-2 (3-4)
Mississippi St. 1-1 (2-4)
PAC 10
Chiudiamo l'articolo, analizzando la situazione della Pac 10, un'altra conference in cui niente è stato deciso e tutto può ancora succedere; come ha scritto Ted Miller, opinionista di ESPN, il raggruppamento del Pacifico "is always hard to predict"
La favorita d'obbligo sarebbe USC che settimana scorsa ha inflitto un severo 44-21 a Stanford e che, approfittando dei risultati sorprendenti, è salita al quarto posto nel ranking della AP e al quinto in quello di ESPN / Today.
I Trojans, purtroppo, hanno macchiato il loro cammino con una sconfitta contro California il 27 settembre, che ha praticamente rovinato i sogni di Sugar Bowl; fortunatamente, pare molto difficile un intervento dei Golden Bears nella lotta per il titolo di conference, quindi quello scontro diretto non dovrebbe rivelarsi decisivo.
Sabato prossimo, USC renderà visita ad una delle sue più fiere rivali, quella Notre Dame che lo scorso anno fu letteralmente massacrata da Carson Palmer, futuro vincitore dell'Heisman Trophy: i Fighting Irish vorranno sicuramente vendicarsi di quella sconfitta che costò loro l'approdo in un bowl della BCS proprio in favore dei Trojans; il bilancio della serie vede 42 vittorie di Notre Dame, 27 di USC e 5 pareggi.
Un'altra squadra che sta attraversando un particolare momento di forma è Washington State, che contro Arizona ha collezionato la quinta vittoria stagionale, la seconda nella conference; dopo un avvio di stagione problematico, ora i Cougars hanno addirittura raggiunto la sesta posizione nei due ranking e, ovviamente, sognano il Rose Bowl. Protagonista dei successi di Washington State è il QB Matt Kegel che, con 1595 lanciate, è terzo nella speciale classifica della conference; tuttavia una menzione è necessaria per il coach Bill Toba, che è riuscito a creare un team vincente nonostante le numerose perdite avvenute al termine della stagione passata.
Dopo il turno di riposo, Washington State affronterà Arizona e poi Oregon State, una delle squadre più calde della nazione; i Beavers hanno la loro punta di diamante nel RB Steven Jackson che, secondo gli esperti, potrebbe addirittura puntare all'Heisman Trophy: con 877 yards su corsa (239 in più rispetto al primo inseguitore), Jackson è il migliore nella Pac 10.
Anche Oregon State ha un bilancio complessivo di 5-1, che le ha permesso di raggiungere il #22 nel ranking della AP e il #21 in quello di ESPN / USA Today.
La corsa al Rose Bowl dovrebbe essere ridotta a USC, Washington State e Oregon State, tuttavia è bene non dimenticare UCLA che, pur non essendo una compagine dominante, può creare numerosi problemi alle avversarie.
Poche possibilità , invece, gli esperti sembrano dare a Washington ed ad Arizona State che, nonostante le premesse, stanno attraversando un momento difficile; gli Huskies, sabato scorso, sono stati sconfitti dalla mediocre Nevada, mentre i Sun Devils hanno solo parzialmente migliorato la loro situazione dopo il netto successo su Oregon (59-14): le tre battute d'arresto consecutive contro Iowa, Oregon State e USC hanno pregiudicato il cammino di Arizona State.
In netto calo, infine, c'è Oregon, che dopo la brillante vittoria su Michigan, è incappata in tre sconfitte di fila che l'hanno messa fuori dalle posizioni importanti.
Classifica
Oregon State 2-0 (5-1)
Washington State 2-0 (5-1)
UCLA 2-0 (4-2)
USC 2-1 (5-1)
Washington 1-1 (3-3)
California 1-1 (3-4)
Oregon 1-2 (4-3)
Arizona State 1-2 (3-3)
Stanford 0-2 (2-2)
Arizona 0-3 (1-6)