La disperazione di Matt Munyon dopo l'errore del 2000
Sabato prossimo al Doak Campbell Stadium di Tallahassee (capitale della Florida), si disputerà il primo grande appuntamento della stagione 2003 di College Football: il tradizionale scontro tra Florida State Seminoles e Miami Hurricanes, due delle massime squadre della nazione; vista l'importanza dell'evento, Play.it presenterà due articoli speciali, la preview e il recap.
La rivalità tra le due università non è di lunghissima data, soprattutto se paragonata a quelle tra Auburn e Alabama, tra Ohio State e Michigan, tra Oklahoma e Texas, tra Stanford e California oppure tra USC e UCLA: il primo scontro, infatti, risale al 1951, e solo dal 1969 Hurricanes e Seminoles si sfidano regolarmente ogni stagione; a partire dagli anni '80, le due squadre iniziarono il loro dominio a livello nazionale, tanto che questa partita catturò ben presto l'interesse degli appassionati.
L'importanza di FSU-Miami va oltre la rivalità : vincere non vuol dire solamente poter sbeffeggiare i rivali per 365 giorni, ma significa soprattutto restare in corsa per il titolo nazionale; generalmente, chi perde viene “eliminato” dalla lotta per il #1, mentre chi vince (forte anche di un successo contro una formazione importante) può continuare a sperare.
Verso la fine degli anni '90, la rivalità perse leggermente interesse, poiché gli Hurricanes entrarono in un periodo di crisi, mentre i Seminoles espressero football di altissimo livello, vincendo tra l'altro 5 sfide consecutive; tuttavia nel 2000 Miami ritornò al vertice, facendo riemergere la rivalità .
Nella storia di FSU-Miami, ci sono moltissimi episodi memorabili, quasi tutti favorevoli a Miami, che spesso ha avuto la buona sorte dalla propria parte: generalmente le vittorie dei Seminoles sono sempre state dei massacri (47-0 del 1997), mentre ogni volta che l'incontro si è deciso in volata, gli Hurricanes hanno quasi sempre prevalso.
Andiamo a rivedere qualche partita del passato:
3 ottobre 1987: a Tallahassee, i Seminoles di Deion Sanders e Leroy Butler, #4 della nazione, sfidano gli Hurricanes di coach Jimmy Johnson e del WR Michael Irvin in uno degli incontri più spettacolari di tutti i tempi.
Dopo un FG iniziale di Miami, i Seminoles prendono il netto comando della partita portandosi sul 19-3, anche se rimpiangono di aver fallito un extra point; quando tutto sembra ormai deciso, il QB Steve Walsh e il WR Michael Irvin architettano una spettacolare rimonta che culmina con un TD della futura stella dei Dallas Cowboys dopo una ricezione da 73 yards: Miami 26 - FSU 19 con poco più di due minuti da giocare.
I Seminoles rispondono con un emozionante drive (con una chiusura di un 4th and 8) che termina in endzone: inizialmente, Bobby Bowden pensa di pareggiare la partita, ma su invito dei propri giocatori cambia idea e decide per una conversione da due punti; il kicker di FSU, infatti, aveva avuto una giornata mediocre.
Purtroppo, la decisione si rivela errata, così gli Hurricanes possono festeggiare il successo; qualche mese più tardi, Miami si sarebbe aggiudicata il titolo nazionale.
16 novembre 1991: di fronte a 63.442 spettatori, i Seminoles, #1 della nazione, ospitano gli Hurricanes di Dennis Erickson, dando vita ad una partita memorabile. FSU prende un vantaggio di 16-7 all'inizio del quarto periodo, ma Miami risponde con 10 punti che le permettono di passare in testa a 3 minuti dal termine.
Florida State non si dispera e, dopo aver raggiunto le 17 yards avversarie, si conquista il FG della possibile vittoria; purtroppo, Gerry Thomas sbaglierà clamorosamente, regalando il successo ai rivali. Quell'incontro sarà per sempre ricordato come “Wide Right”, preludio al titolo nazionale, vinto da Miami qualche settimana più tardi.
3 ottobre 1992: all'Orange Bowl, Miami, campione in carica, e FSU offrono agli appassionati di College Football uno degli incontri più intensi degli ultimi 20 anni.
Tamarick Vanover apre la partita con un incredibile kick-off return, che dà il primo vantaggio ai Seminoles; gli Hurricanes rispondono con 10 punti, ma Florida State riprende il comando con tre FG consecutivi.
Con un TD pass di Gino Torretta, Miami si riporta in testa, prima di ricevere un incredibile regalo dallo special team di FSU che, effettuando un illegal forward pass nella propria endzone, commette una safety.
Sotto 16-19, i Seminoles riprendono il possesso del pallone e si guadagnano un FG da 39 che potrebbe valere il pareggio: purtroppo il calcio del kicker Dan Mowrey è impreciso, così Miami può festeggiare la vittoria. Dopo il Wide Right del 1991, a Miami si parla anche di Wide Right II.
7 ottobre 2000: Miami, guidata dal nuovo tecnico Larry Coker, ritorna nelle posizioni di vertici del College Football, dopo alcune annate complesse; FSU, tuttavia, è detentrice del titolo nazionale e occupa la #1 posizione nel ranking.
Gli Hurricanes prendono un vantaggio iniziale di 17-0 al termine del primo tempo che sembra mettere fine alla contesa; ciononostante, FSU risponde con un parziale di 24-3 che, a 1:30 dal termine, pare decisivo.
Ken Dorsey, invece, orchestra un drive memorabile che si conclude con il TD di Jeremy Shockey a 46 secondi dalla fine: 27-24. Partita conclusa? Nemmeno per sogno.
I Seminoles non demordono e riescono a guadagnarsi un FG da 49 yards: purtroppo la storia si ripete, poiché il calcio di Matt Munyon è sbagliato; sebbene meno famoso rispetto agli altri due, anche Wide Right III si guadagna il proprio posto tra le grandi vittorie di Miami.
12 ottobre 2002: FSU si porta sul 27-14, mantenendo il controllo sulla partita per oltre tre quarti di gioco; incredibilmente, Miami riesce a ribaltare la situazione con due mete consecutive, ma i Seminoles hanno a disposizione il FG per vincere l'incontro nei minuti conclusivi.
Purtroppo, per la quarta volta in 12 anni, FSU sbaglia il calcio decisivo (Xavier Beitia è il “colpevole”), lasciando a Miami la gloria; a differenza delle tre precedenti occasioni, il FG non è Wide Right, bensì Wide Left. Con questo successo Miami vince il terzo incontro consecutivo nella serie, portando il bilancio complessivo a 26-20 in proprio favore.
Finita la lunga ma doverosa presentazione storica della partita, passiamo all'incontro di sabato prossimo che per la prima volta dal 1992 vedrà di fronte due formazioni comprese tra le Top 5 della nazione: Miami, infatti, è al #2, mentre Florida State al #5.
Miami, settimana scorsa, sarebbe potuta incappare in un'inaspettata sconfitta contro West Virginia, una squadra ancora senza vittorie, che ha impegnato i quotatissimi Hurricanes fino al termine: soltanto un FG del rookie Jon Peattie a 11 secondi dalla fine ha permesso a Miami di portare a casa un sudatissimo successo.
Probabilmente, Miami sta attraversando il momento più difficile della gestione Coker: il RB Frank Gore, senza dubbio il miglior giocatore dell'attacco, si è infortunato al ginocchio durante l'incontro contro West Virginia e dovrà stare fermo per tutta la stagione; al suo posto ci sarà Jarrett Payton, figlio del compianto Walter Payton, che nelle ultime due stagioni ha totalizzato appena 249 yards. La scorsa settimana, Miami ha racimolato solamente 88 yards sulle corse, il minimo stagionale.
Di conseguenza, il peso del reparto offensivo sarà sulle spalle del QB Brock Berlin che dovrà contenere una delle migliori difese della nazione: nelle cinque partite fin qui disputate, il reparto difensivo di FSU ha subito appena 37 punti, segnandone addirittura 7.3 di media; tuttavia, va ricordato che i Seminoles non hanno ancora incontrato avversarie pericolose.
In attacco, Florida State potrà contare sul QB Chris Rix che, pur non essendo un fuoriclasse, sta disputando un'eccellente stagione, come dimostrato dalle statistiche (63% di completi, 1288 yards); nel ruolo di RB, Bobby Bowden avrà a disposizione anche Greg Jones, finalmente ripresosi dopo l'infortunio dello scorso anno.
Anche se altamente difficile, è necessario preparare un pronostico. A mio modesto parere, FSU parte con i favori (anche se minimi) del pronostico dalla propria parte: oltre al vantaggio del campo, i Seminoles hanno avuto una settimana di riposo che ha permesso il recupero di numerosi acciacchi; Miami, invece, sta vivendo un momento di leggera difficoltà , tanto che si dovrà valutare se la partita contro West Virginia è stata solamente un incidente di percorso, causato dalla poca concentrazione.
Per il report su questa affascinante sfida, l'appuntamento è per la prossima settimana, naturalmente su Play.it!