Casey Clausen di Tennesse: decisivo contro South Carolina…
Dopo aver analizzato la scorsa settimana la Big 12, Big Ten e Pac 10, ritorniamo sulle altre tre conference principali.
ACC
Rispetto a quindici giorni fa, le cose nella ACC non sono cambiate molto con Florida State a dominare e le altre squadre che cercano di limitare lo svantaggio dai Seminoles.
FSU proviene da due vittorie davvero notevoli contro Colorado e Duke (avversaria di conference) che le hanno permesso di raggiungere il #5 in entrambi i ranking: entrambe le partite sono state vinte con punteggi piuttosto alti (47-7 e 56-7), in cui la difesa ha letteralmente schiacciato gli avversari; Chris Douglas, il miglior RB della ACC con 395 yards e 4.5 yards per portata, è stato limitato ad appena 48 yards in 19 corse. Chris Rix, inoltre, sta attraversando un ottimo periodo di forma, tanto che, con 1288 yards lanciate, è il secondo miglior QB della ACC.
Il cammino dei Seminoles è ancora perfetto (5-0, 4-0 nella conference), ma adesso ci sarà una settimana di pausa in cui i ragazzi di Bobby Bowden dovranno prepararsi alla partita dell'anno contro Miami; l'incontro contro gli Hurricanes è importante non solo per la rivalità tra le due squadre, ma anche perché la formazione perdente vede ridursi notevolmente le speranze di titolo nazionale.
Sette giorni dopo il big match contro Miami, FSU affronterà Virginia che, seppure non sia inserita nei due ranking, è considerata a ragion veduta la seconda forza della ACC, l'unica che possa impensierire i Seminoles nella lotta al titolo di conference.
Sabato scorso, i Cavaliers sono rientrati in campo dopo la settimana di pausa per affrontare Wake Forest, una delle piacevoli sorprese dell'inizio stagione: l'incontro, combattuto fino al termine, è stato vinto da Virginia per 27-24 grazie un calcio a 10 secondi dalla chiusura.
La partita è stata importante anche perché ha visto il ritorno di Matt Schaub nel line-up dei Cavaliers, dopo l'infortunio alla spalla subito nella partita d'apertura contro Duke: la prestazione è stata abbastanza soddisfacente, anche se dopo un eccellente primo tempo (18-22 con 2 TD), è seguita una seconda metà con tre intercetti.
Di grande interesse è stato, come al solito, lo scontro tra NC State e North Carolina, chiusosi con la vittoria dei Wolfpacks per 47-34: grande protagonista è stato il QB di NC State Philip Rivers che, con 423 yards, ha superato per la seconda volta in questa stagione il muro delle 400 yards; non è un mistero vedere Rivers in prima posizione tra i QB della ACC con 10741 yards).
Al termine del primo tempo, il punteggio vedeva i Wolfpacks in vantaggio per sole tre lunghezze (24-21), ma uno spettacolare terzo quarto ha praticamente chiuso i conti; i 13 punti segnati dai Tar Heels nella frazione conclusive hanno solamente ridotto lo svantaggio.
In leggera ripresa, ci sarebbe anche Maryland che dopo le prime due sconfitte iniziali, ha infilato un filotto di tre successi consecutivi, l'ultimo contro Eastern Michigan; ora i Terrapins dovranno affrontare Clemson (che ha riposato) in un incontro molto importante ai fini della ACC.
Nota: nessuna squadra a parte Florida State, è inserita nei due ranking.
Classifica
Florida State 4-0 (5-0)
Virginia 2-0 (3-1)
Clemson 1-0 (3-1)
NC State 1-1 (3-2)
Wake Forest 1-1 (3-2)
Maryland 0-1 (3-2)
Duke 0-2 (2-2)
Georgia Tech 0-2 (2-3)
North Carolina 0-2 (0-4)
Big East
Nella Big East poche sono le novità emerse in questi quindici giorni, anche perché a parte la partita tra Miami e Boston College, gli incontri all'interno della conference devono ancora iniziare.
Dopo il successo su Boston College, gli Hurricanes hanno osservato un turno di riposo che però non ha provocato cambiamenti alla posizione nei due ranking; Miami è sempre la seconda squadra della nazione, dietro ai possenti Oklahoma Sooners, i quali sono stati fermi. Miami rientrerà in campo giovedì prossimo contro West Virginia che non pare abbia le armi per superare la formazione di Larry Coker; come detto in precedenza nel report sulla ACC, l'11 ottobre, gli Hurricanes affronteranno i rivali di FSU in una partita molto importante ai fini del titolo nazionale.
Tra le squadre che hanno giocato, la precedenza assoluta va a Virginia Tech che sabato scorso ha letteralmente sepolto Connecticut (il punteggio 47-13 sarebbe potuto essere ben più vistoso); gli Hokies hanno segnato in tutte le maniere possibili, tra cui anche su ritorno di intercetto, ritorno di kick off, ritorno di punt bloccato. Nelle ultime 116 partite, Virginia ha segnato 64 TD grazie a difesa o special teams.
Le ottime prestazioni hanno convinto gli addetti ai lavori a premiare la squadra di coach Beamer che è inserita al #4 sia nel ranking di ESPN / USA Today sia in quello della AP; sabato prossimo Virginia Tech affronterà Rutgers nel primo incontro stagionale all'interno della Big East.
A parte le deboli West Virginia e Temple, tutte le altre squadre della conference hanno un bilancio sopra il 50%: dopo gli Hurricanes e gli Hokies, la formazione più forte è sicuramente Pittsburgh, inserita al #19 da ESPN / USA Today e al #17 dalla AP: purtroppo quindici giorni fa, i Panthers hanno dovuto subire un'inaspettata sconfitta contro Toledo che ha sicuramente ridimensionato i sogni dei ragazzi di coach Harris. La vittoria contro Texas A & M ha leggermente rimediato alla situazione; Rod Rutheford ha lanciato per 5 TD il WR Larry Fitzgerald ha ricevuto 7 passaggi per 135 yards contribuendo al successo per 37-26.
Rutheford, inoltre, è il miglior passatore della Big East con 1171 yards, mentre con 16 TD e un rating di 182.6 è il miglior QB della nazione.
(Nota: il sistema di rating utilizzato nella NCAA è diverso da quello utilizzato nella NFL).
Una nota di merito è doverosa anche per Syracuse che sabato scorso hanno superato 34-7 proprio Toledo; il prossimo turno vedrà in campo soltanto 5 squadre appartenenti alla Big East:
Miami contro West Virginia
Virginia Tech contro Rutgers
Temple contro Middle Tennessee State (Sun Belt Conference)
Classifica
Miami 1-0 (4-0)
Virginia Tech 0-0 (4-0)
Rutgers 0-0 (3-1)
Syracuse 0-0 (3-1)
Pittsburgh 0-0 (3-1)
Boston College 0-1 (3-2)
West Virginia 0-0 (1-3)
Temple 0-0 (0-4)
SEC
Chiudiamo l'articolo con il commento sulla SEC che ormai ha iniziato a tempo pieno la propria stagione ufficiale.
Nella Eastern Division spicca Tennessee che nelle ultime due settimane ha raccolto altrettanti successi contro Florida e South Carolina; tuttavia, mentre la vittoria sui Gators è stata convincente (24-10), quella sui Gamecocks si è materializzata dopo un tempo supplementare: all'inizio del terzo periodo South Carolina aveva realizzato un FG che aveva impattato l'incontro sul 17-17, risultato rimasto invariato fino al termine della partita.
Nel prolungamento, i Gamecocks si sono dovuti accontentare di un FG, mentre i Volunteers sono riusciti a segnare la meta della vittoria grazie ad un passaggio vincente di Casey Clausen per James Banks.
Sicuramente South Carolina sotto la guida di Lou Holtz (uno dei grandi coach del College Football) è una squadra molto pericolosa, tuttavia Tennessee non si è espressa al meglio, soprattutto dal punto di vista difensivo; il RB dei Gamecocks Demetris Summers ha collezionato ben 157 yards sulle corse contro una difesa che di media ne aveva concesse appena 53. Ma neanche l'attacco ha convinto gli osservatori, poiché in tutta la partita ha raccolto appena 117 yards su corsa contro le 212 di media stagionale.
Il coach Phillip Fullmer ha espresso le sue perplessità al termine dell'incontro, affermando "We didn't play our best. Nothing was really consistent for us except punting"; non sorprende che la palla della partita sia stata consegnata al punter Dustin Colquitt, autore di alcuni calci veramente efficaci.
Tuttavia, al termine della settimana Tennessee ha guadagnato un posto nei due ranking, passando dal #7 al #8; chiaramente, la sconfitta di USC, terza squadra della nazione, ha contribuito in questo cambiamento.
Dietro i Volunteers, compare Georgia che ha osservato un turno di riposo dopo la sconfitta contro LSU, la grande favorita della Western Division; ora i Bulldogs (#11 per la AP / #12 per ESPN / USA Today) sono attesi da due incontri molto importanti contro Alabama e, soprattutto, Tennessee: la partita dell'11 ottobre, probabilmente, deciderà la vincitrice del titolo divisionale.
In terza posizione ci sono i Florida Gators che però difficilmente potranno mantenere il passo di Tennessee e Georgia; la squadra di Gainesville, infatti, è andata vicinissima a perdere contro Kentucky, riuscendo a rimontare solo grazie a tre TD nel quarto periodo che le hanno permesso di vincere 24-21. Sembrano molto lontani gli anni '90, in cui i Gators guidati da Steve Spurrier spazzarono via i Wildcats per 73-17 e 65-0.
Attualmente Florida mantiene il 24esimo posto nei due ranking, ma ora è attesa da un calendario terribile: dopo l'incontro interno contro Mississippi, i Gators dovranno affrontare in successione LSU, Arkansas e Georgia.
E proprio LSU e Arkansas sono le dominatrici della Western Division; i Tigers stanno vivendo un eccellente periodo di forma, infatti, per la prima volta dal 1973 hanno iniziato la stagione con un bilancio di 5-0.
Dopo il bel successo contro Georgia, LSU si è liberata agevolmente di Mississippi State, vincendo 41-6 e dominando sia in attacco, sia in difesa: approfittando della caduta di USC, i Tigers hanno guadagnato un posto in entrambi i ranking, raggiungendo la sesta posizione. Ora LSU osserverà un turno di riposo, prima di rientrare l'11 ottobre contro Florida.
Tuttavia, il titolo divisionale non sarà assolutamente una passeggiata, anche perché anche gli Arkansas Razorbacks stanno dimostrando il loro livello: sabato scorso, Arkansas ha affrontato Alabama in un incontro davvero emozionante: grazie a tre TD nel terzo periodo, i Crimson Tide erano riusciti a costruire un vantaggio di 31-10, ma con una splendida rimonta (culminata con il FG a 27 secondi dal termine), i Razorbacks hanno pareggiato.
Nel primo prolungamento, Alabama avrebbe avuto la chance di conquistare la vittoria, ma il kicker ha sbagliato il FG decisivo; rinfrancanti dopo lo scampato pericolo, i Razorbacks hanno chiuso la contesa nel secondo overtime, vincendo per 34-31.
Grazie al bilancio perfetto, Arkansas ha guadagnato alcune posizioni nei ranking, entrando nelle Top Ten, più precisamente al nono posto per ESPN / USA Today e all'ottavo per la AP; sicuramente i Razorbacks hanno approfittato degli scivoloni di alcune squadre prestigiose come USC e Michigan.
La sfida tra LSU e Arkansas si preannuncia davvero interessante e si chiuderà soltanto il 28 novembre (ultima settimana di regular season) quando le due squadre si affronteranno nello scontro diretto.
Classifiche
Eastern Division
Tennessee 2-0 (4-0)
Georgia 1-1 (3-1)
Florida 1-1 (3-2)
South Carolina 0-2 (3-2)
Kentucky 0-2 (2-3)
Vanderbilt 0-2 (1-4)
Western Division
LSU 2-0 (5-0)
Arkansas 1-0 (4-0)
Auburn 1-0 (2-2)
Mississippi 1-0 (2-2)
Alabama 1-1 (2-3)
Mississippi State 0-1 (0-4)