Il quarterback che ha preso il posto di Carson Palmer a USC, Matt Leinart
Oklahoma si conferma al primo posto nel nostro ranking mentre Miami, sull'onda della vittoria contro Florida, scavalca Ohio State. USC approfitta del turno di riposo di Texas per avvicinarsi alle 3 favorite per il titolo nazionale. L'unica novità di questa settimana è l'ingresso di LSU mentre programmi degni di nota rimasti fuori dalle migliori 10 sono Pittsburgh, Tennessee e Nebraska.
1. Oklahoma
La squadra allenata da Bob Stoops ha avuto la meglio, non senza soffrire, su una delle rivelazioni della stagione, gli Alabama Crimson Tide. La vittoria è arrivata grazie ad un'ottima prestazione del quarterback Jason White e soprattutto grazie ad una giocata che ha permesso loro di segnare un touchdown proprio nel momento in cui Alabama sembrava in grado di prendere in mano le redini dell'incontro.
Verso la fine del terzo quarto con la squadra costretta ad un punt, Stoops ha ordinato un fake punt che ha permesso al punter Blake Ferguson di ottenere un primo down. Una volta usciti dal campo gli special team White ha completato un lancio di 47 yard per Brandon Jones che ha fissato il punteggio sul 20 a 10 e ha smorzato gli animi dei giocatori di Alabama.
Intervistato riguardo alla chiamata del fake punt, Stoops ha dichiarato che "era la seconda volta che Alabama ignorava 2 nostri giocatori eleggibili per la ricezione. Quando i miei coordinatori me lo hanno fatto notare non ci ho pensato due volte. In gare come questa, in trasferta, bisogna avere il coraggio di tentare giochi come questi".
Anche l'altro touchdown della partita di Oklahoma è arrivato su un lancio lungo (46 yard) di White e a fine gara Stoops ha dichiarato che ci saranno molti lanci in profondità quest'anno: "Jason è molto accurato nei lanci ed il fatto di avere a disposizione wide receiver molto abili nello smarcarsi ci permetterà di variare il gioco. Questo dovrebbe aiutare anche i tailback che non stanno rendendo come dovrebbero".
Questa settimana i Sooners riceveranno la visita di Fresno State, reduce da una risicata vittoria contro Oregon State. L'allenatore dei Bulldogs, Pat Hill, ha detto di non essere particolarmente ottimista per sabato ma almeno con questa partita si chiuderà il trittico di gare contro avversari molto più forti di Fresno State (la prima era stata con Tennessee): "È un ottimo modo per guadagnare passaggi televisivi ma è anche un'occasione per essere seppelliti sotto una montagna di punti e questo non mi fa certo piacere".
2. Miami
La grande prestazione del quarterback Brock Berlin, soprattutto nella seconda parte di gara, ha mascherato i problemi di una difesa che non è parsa all'altezza. Florida è riuscita, senza problemi, a guadagnare yard con giochi di corse proprio nei momenti più delicati della partita e già contro Ohio State la linea di Miami aveva mostrato questi problemi.
Il defensive tackle Vince Wilfork comunque ha dichiarato che "non c'è nulla di cui preoccuparsi. Eravamo solo un po' tesi per l'importanza della partita". L'allenatore Larry Coker farà bene a rimettere le cose a posto per le prossime partite perché se dovessero ricapitare di queste amnesie contro squadre più esperte di Florida allora Miami non solo perderebbe la partita ma dovrebbe anche dire addio alle sua speranze di arrivare alla finale per il titolo.
Sabato gli Hurricanes affronteranno East Carolina in una partita dall'esito scontato. I Pirates, infatti, hanno perso entrambe le partite disputate con passivi molto pesanti (37 punti contro Cincinnati e 41 contro West Virginia, non proprio due squadroni) ed è impensabile che riescano ad impensierire la corazzata Miami.
3. Ohio State
Parliamo prima delle cose positive: l'università , battendo San Diego State, ha esteso a 16 la serie di vittorie consecutive e si è, almeno così sembra, liberata del problema Clarett. Il tailback è stato allontanato dai campi d'allenamento e le ultime voci sostengono che il giocatore sia pronto, su consiglio del mitico Jim Brown, a trasferirsi in un college di Division I-AA pur di non perdere un anno di gioco. Sembra escluso un'iscrizione ad un università di Division I-A perché Clarett, al momento del ritorno ad Ohio State, dovrebbe star fermo un anno.
D'altro canto però i Buckeyes hanno, per l'ennesima volta, rischiato di perdere la partita (contando lo scorso anno sono 8 gli incontri vinti per un touchdown o meno). Ohio State ha sofferto soprattutto a causa della giornata incolore del quarterback Craig Krenzel (5 su 20 con un intercetto) e l'ha spuntata solo grazie ad un intercetto ritornato per 100 yard da Will Allen. "Per fortuna abbiamo trovato un modo per vincere", ha dichiarato Krenzel, "Ho giocato la peggiore partita nella mia carriera e me ne scuso con i compagni".
Il quarterback non è l'unico colpevole perché la squadra nel suo complesso ha giocato malissimo e molto nervosa, come dimostrano le 12 penalità per 124 yard comminate dagli arbitri. San Diego State non ha approfittato dell'occasione solo perché ha perso ad inizio gara il quarterback titolare e la sua riserva ha fatto più male che bene.
Ora i campioni in carica se la vedranno con North Carolina State che dopo una partenza orrenda (sconfitta per 37 a 0 contro Florida State) ha mostrato segni di progresso nella sconfitta di 2 punti contro Syracuse. "La loro difesa è molto buona", ha detto Jim Tressell, allenatore di Ohio State, "È veloce e riesce ad adattarsi molto bene agli attacchi avversari. L'attacco invece ha sofferto parecchio nelle 2 uscite quindi in allenamento ci concentreremo più che altro sul nostro attacco".
4. USC
L'università della California conferma il suo ruolo di outsider nella corsa verso il titolo. Coach Pete Carroll sembra aver trovato il quarterback in grado di prendere il posto di Palmer in Matt Leinart. Dopo la buona prestazione della scorsa settimana, Leinart si è ripetuto contro BYU non tanto nei numeri (3 touchdown lanciati e 3 intercetti) quanto nella leadership dimostrata nel momento del bisogno.
Quando BYU era arrivata a ridosso di USC dopo aver segnato 18 punti consecutivi, il quarterback ha chiuso la partita con un lancio di 18 yard che ha permesso al sophomore Mike Williams di segnare il touchdown che ha spento le speranze degli avversari. "BYU ha giocato un'ottima partita in difesa e io li ho aiutati con dei bruttissimi lanci", ha commentato Leinart, "Comunque non abbiamo portato a casa la vittoria e pensiamo già alla prossima partita. Questa volta, per fortuna, è andata bene".
La prossima sarà in casa contro l'università delle Hawaii, famosa per non conoscere il significato della parola tailback. "La gara contro BYU, molto simile per stile di gioco ai nostri prossimi avversari, ci ha aiutato anche se gli schemi di June Jones sono unici", ha dichiarato Carroll, "La difesa dovrà aspettarsi molti giochi con 4 ricevitori e dovremo essere bravi a ruotare i difensori perché questo tipo di gioco molto aperto non perdona dal punto di vista atletico".
5. Michigan
Nella vittoria contro Houston, così come in quella contro Central Michigan, i Wolverines hanno sfoggiato uno dei migliori attacchi della nazione, soprattutto grazie al tailback Chris Perry (415 yard guadagnate) per cui si parla già di candidatura all'Heisman Trophy. La gara è stata interessante per 3 quarti, prima che Michigan segnasse 3 touchdown e chiudesse la pratica Houston.
In quella prima parte di gara il quarterback dei Wolverines, John Navarre, da tutti considerato il miglior giocatore offensivo della squadra, è stato tutt'altro che brillante e la percentuale di passaggi completati ben al di sotto del 50 percento è solo una delle tante statistiche "grigie" della giornata.
L'unico momento di gioia nella sua giornata è stato quando ha completato il passaggio numero 527 in carriera che gli ha permesso di scavalcare Elvis Grbac nella classifica all-time di Michigan. Il senior non ha fatto sfoggio di modestia ma è semplicemente stato realista quando ha dichiarato che "il merito va più che altro a quelli che i passaggi li hanno dovuti ricevere".
Questa settimana per Michigan c'è il primo vero test della stagione: la sfida con Notre Dame. Dalla partita contro i Fighting Irish potremo capire se questo sarà finalmente l'anno buono per un ritorno al vertice dei Wolverines. Michigan avrà in ogni caso il vantaggio di giocare in casa, davanti a 108 mila spettatori che faranno di tutto per dar fastidio a Notre Dame. "Per vincere dovremo non solo battere i giocatori di Michigan", ha dichiarato Willingham, coach di Notre Dame, "Dovremo anche battere i loro tifosi e vi assicuro che non sarà una cosa facile".
6. Kansas State
I Wildcats continuano ad approfittare del calendario facile ed hanno già immagazzinato la loro terza vittoria consecutiva. Le cose però non vanno così bene come i numeri sembrano indicare. La difesa nell'ultima gara contro McNeese State è stata a tratti inguardabile concedendo quasi 270 yard e 14 punti ad un team di Division I-AA.
In attacco le cose non vanno meglio a causa dell'infortunio alla stella Ell Roberson. Il quarterback, candidato all'Heisman Trophy ad inizio stagione, non giocherà la prossima partita a causa di un problema alla mano sinistra. Anche se non è il braccio che usa per lanciare, i medici dell'università hanno comunque consigliato a coach Bill Snyder di far riposare Roberson. L'allenatore ha detto che il giocatore è fuori a tempo indeterminato e non ha chiarito la reale entità dell'infortunio.
Kansas State non avrà bisogno del suo miglior giocatore contro l'avversario di sabato, Massachusetts (altro team di Division I-AA). I tifosi dei Wildcats però si augurano che Roberson riesca ad essere in campo il prossimo weekend perché la partita contro Marshall costituisce un impegno ben più probante. "Non so proprio quando tornerà in campo", ha dichiarato Snyder, "e non so neanche quando avremo notizie più chiare".
7. Georgia
I Bulldogs hanno sconfitto nonostante abbiano stabilito il record scolastico di penalità fischiate contro (ben 18). "Quando si commettono così tanti falli, nella maggior parte stupidi, vuol dire che i giocatori mancano di disciplina e concentrazione. Siamo stati fortunati ad uscire vincitori lo stesso. In allenamento ho insistito parecchio su questo punto e mi auguro che non si ripetano più partite imbarazzanti come questa", ha detto l'allenatore di Georgia, Mark Richt.
Obiettivamente era difficile perdere contro Middle Tennessee, nonostante tutte le defezioni dei Bulldogs. Il quarterback David Greene ha giocato, sulla carta, una buona partita (21 su 28 per 267 yard) ma specialmente nel primo tempo non è riuscito ad essere incisivo, permettendo agli avversari di restare in gara nonostante la loro pochezza offensiva. "Ci siamo menati la zappa sui piedi da soli", ha dichiarato Andrico Hines, quarterback avversario, "Oggi potevamo vincere ma non siamo ancora abbastanza bravi".
Questa settimana Georgia dovrà vedersela con South Carolina. I Gamecocks vorranno sicuramente ripetere l'impresa di 2 anni fa quando vinsero, in Georgia, 14 a 9 grazie ad un touchdown segnato ad 80 secondi dalla fine della partita. La scorsa stagione i Bulldogs si presero la rivincita ma le squadre di Lou Holtz, allenatore di South Carolina, sono sempre molto pericolose quindi l'esito non è poi così scontato.
8. Virginia Tech
Senza la controversia fra quarterback a causa della sospensione di Marcus Vick il weekend di Virginia Tech è stato molto tranquillo. Poteva rappresentare un problema il leggero infortunio del tailback Kevin Jones ma Cedric Humes ha preso il suo posto ed ha sfoderato una grande prestazione (3 touchdown segnati), aiutato anche dalla buona gara del quarterback Bryan Randall (153 yard lanciate e 55 corse).
Nella vittoria contro James Madison la difesa ha dovuto fare poco per bloccare l'attacco avversario che ha raccolto solo 143 yard contro le 487 di Virginia Tech. La notizia più importante è arrivata da bordo campo quando l'allenatore ha comunicato che l'infortunio di Jones non è niente di serio e che tornerà in campo già nella prossima partita.
Questa settimana gli Hokies osserveranno un turno di riposo prima di tornare in campo il 18 settembre contro Texas A&M.
9. Florida State
I Seminoles hanno avuto la meglio per 35 a 10 su Maryland grazie a 2 passaggi da touchdown di Chris Rix e a 2 corse nella end-zone di Greg Jones. Maryland è stata in vantaggio fino all'inizio del secondo quarto quando Jones, con una corsa di 44 yard, non segnava i punti del definitivo sorpasso di Florida State. Con questa vittoria l'allenatore di Florida State, Bobby Bowden, continua la sua rincorsa al record di vittorie in carriera detenuto da Joe Paterno (337 contro le 334 di Bowden).
Sabato i Seminoles se la vedranno contro Georgia Tech in una partita vedrà contrapposte 2 delle migliori difese della nazione. Bowden dovrà fare affidamento ancora di più su Jones dopo l'infortunio che ha fermato l'altro giocatore di talento del backfield di Florida State, Lorenzo Booker.
10. LSU
I Tigers battendo di 46 punti Arizona hanno ottenuto la vittoria con margine più ampio negli ultimi 45 anni dell'università . L'esito della partita, peraltro scontato, non avrà probabilmente nessun effetto su LSU che continua a giocare molto bene, specialmente in attacco (quasi 500 yard guadagnate) ma non fa altro che peggiorare la situazione in Arizona. Coach John Mackovic non è mai stato così vicino al licenziamento e la squadra, dopo il fallito ammutinamento dello scorso anno, non proverà certo ad aiutarlo.
L'avversario di questa settimana, Western Illinois, è stato votato per la prima volta nella sua storia come programma numero 1 della Division I-AA nei poll degli allenatori. I Leathernecks sono guidati dal miglior giocatore della Gateway Conference, il quarterback Russ Michna. Western Illinois in settimana si è allenata contro il frastuono prodotto dai 92 mila tifosi di LSU usando alcuni"stereo portati al massimo del volume. "Non è la prima volta che lo facciamo", ha dichiarato Michna, "Speriamo funzioni".