John Reaves, storico quarterback dei Florida Gators e protagonista del Florida Flop
Una delle cose che rendono il college football uno degli sport più seguiti al mondo sono le rivalità fra università . Anche chi non conosce nel dettaglio giocatori o università non può non sentire l'elettricità presente nell'aria durante il weekend dell'incontro di football. La partita, infatti, non è vissuta soltanto durante le 2 o 3 ore di gioco ma inizia qualche settimana prima e si può dire che dura un'intera stagione.
Questo genere di partite perciò raramente sono noiose anche se la posta in palio è molto alta: gli sconfitti dovranno subire un anno intero di scherzi, a volte anche pesanti, cori e sberleffi. Nessun giocatore vuole entrare nella storia dell'università per aver perso l'incontro con l'arcirivale e se proprio si dovrà perdere almeno si cercherà in tutti i modi di tenere alto il nome dell'università giocando al massimo delle proprie possibilità .
Una delle rivalità più famose del football NCAA fino a qualche anno fa e che purtroppo soltanto ora sta tornando in auge è quella esistente fra l'università di Miami e l'università della Florida.
Il primo incontro è del 1938 e nel 1955 la città di Hollywood (Florida) per simboleggiare la determinazione e lo spirito dei giocatori in campo regalò una canoa di legno degli indiani Seminole, ricavata da un cipresso centennale abbattuto da un fulmine, da consegnare annualmente al vincitore della partita. La canoa si trova dal 1987, anno dell'ultima sfida, nella Hall of Fame dei Miami Hurricanes.
La partita divenne una vera e propria rivalità dopo quello che è passato alla storia come il "Florida Flop" nel 1971. John Reaves, quarterback dei Florida Gators, nell'ultima partita contro Miami doveva passare per almeno 345 yard per stabilire il record NCAA di yard lanciate.
Ad 80 secondi dalla fine il pallone era nelle mani degli Hurricanes (in svantaggio 8 a 45) e a Reaves mancavano ancora 14 yard. L'allenatore di Florida decise di far segnare Miami subito per dare un'altra chance al suo quarterback.
L'head coach si raccomandò di non dare troppo nell'occhio ma i suoi giocatori non lo ascoltarono e decisero, dopo lo snap, di buttarsi faccia a terra. L'unico rimasto in piedi, il safety John Clifford, ebbe la possibilità di impedire al quarterback avversario di entrare nella end-zone ma si spostò all'ultimo momento per lasciare spazio al giocatore di Miami.
Nel possesso successivo Reaves riuscì, con un lancio di 15 yard, a stabilire il record. A fine partita il giocatore ringraziò i compagni per il loro gesto e aggiunse che "non era stato fatto per umiliare gli Hurricanes" ma che si trattava solo di "cose che capitano". I sostenitori di Miami però si sentirono presi in giro e da allora i rapporti fra le due università non sono mai stati come prima.
Un'altro episodio fondamentale per la nascita della rivalità è il lancio di pesche avvenuto nel 1980. Miami era in vantaggio 28 a 7 e i tifosi di Florida cercavano ogni piccolo pretesto sfogare la loro frustrazione.
A qualcuno venne in mente di lanciare, nel finale di gara, delle pesche verso i giocatori avversari perché Miami avrebbe in seguito dovuto giocare il Peach Bowl. L'allenatore di Miami, Howard Schnellenberger, decise allora di calciare un field goal invece di far semplicemente scadere il tempo per "punire" i tifosi dei Gators.
Don Bailey, centro di Miami dal '79 all'82, sostiene che "è tutta una questione di rispetto. Loro non hanno mai rispettato nessuno. Fino a 2 anni fa il loro allenatore, Steve Spurrier, era il simbolo di questo loro comportamento perché si sentiva superiore agli altri e non rispettava nessuno. Finché si comporteranno così noi daremo loro pane per focaccia".
La rivalità è però andata calando per importanza fino addirittura ad estinguersi nel 1987. "Da parte dei Gators non c'è più stato grande interesse", ha dichiarato un ex lineman di Florida, "Loro hanno ogni anno così tante partite importanti in calendario da non avere più posto per quella con Miami". Da parte di Miami c'è sempre stato invece un interesse: "Per gli Hurricanes non c'è niente di più importante", ha detto Bailey.
Le 2 università si sono rincontrate soltanto al Sugar Bowl del 2001. La partita è ricordata più per la rissa per le strade di New Orleans, sede del Bowl, che per la vittoria di Miami. Alcuni giocatori di Florida e Miami si sono affrontati per strada il giorno del loro arrivo dando vita a quello che venne definito il "Bourbon Street Brawl".
Per placare gli animi è dovuta intervenire la polizia che ha ammanettato due giocatori senza però arrestare nessuno. Come tutte le risse non si è mai saputo chi ha iniziato e nemmeno quante persone sono state coinvolte (la polizia dice 15 mentre alcuni testimoni affermano almeno 40).
Le università hanno ridimensionato l'accaduto e hanno preferito non emettere sanzioni contro i giocatori coinvolti anche perché, eccetto il defensive end Alex Brown che si è procurato un taglio sotto l'occhio sinistro, nessuno si è fatto male. "Era solo un mucchio di trash-talking senza le protezioni addosso", ha dichiarato Kenyatta Walker, offensive lineman di Florida.
Quello di New Orleans è stato il primo di 3 partite che hanno visto affrontarsi Gators e Hurricanes e che si concluderà oggi all'Orange Bowl, mitico stadio di Miami. I motivi di interesse non mancano di certo ma l'argomento più discusso è sicuramente la rivincita di Brock Berlin, attuale quarterback di Miami che nel 2001 era con i Florida Gators prima di trasferirsi a Miami.
I giocatori di Florida hanno promesso un "affettuoso" saluto a Berlin. “Cercheremo di bloccare il gioco di corse di Miami e li costringeremo a passare per fargli la festa”, hanno dichiarato alcuni linemen dei Gators.
La partita è stata rinominata “Brock Berlin Bowl” proprio per l'attenzione che i media hanno rivolto al quarterback.
"In ogni caso questa è una gara di football, non bisogna preoccuparsi di quello che dicono", ha dichiarato il defensive tackle di Miami Vince Wilfork, "La partita sarà decisa solo sul campo".
Proprio Berlin è uno delle poche fonti di preoccupazione per i tifosi degli Hurricanes. Nella prima partita dell'anno non è sembrato molto a suo agio nonostante i buoni numeri ottenuti. Per questo motivo l'intenzione di Larry Coker, allenatore di Miami, sembra quella di sfruttare maggiormente le corse del tailback Frank Gore e usare molti lanci corti per il tight end Kellen Winslow.
Miami comunque ha vinto gli ultimi 2 incontri con Florida ed anche quest'anno è la favorita soprattutto per i problemi nel ruolo di quarterback dei Gators. La situazione non è molto chiara perché il titolare sembra il sophomore Ingle Martin ma Chris Leak (10 su 14 e 111 yard lanciate nell'esordio stagionale) potrebbe, a sorpresa, scendere in campo al posto di Martin.
L'allenatore di Florida, Ron Zook, non si fa illusioni e dopo le delusioni dello scorso anno è curioso di vedere come se la caveranno i suoi contro una delle migliori università della nazione. "Tutti sanno quanto è forte Miami, il loro record parla da solo", ha detto Zook, "Questa per noi è più che altro un'occasione per fare vedere chi siamo e per capire dove possiamo arrivare".
Questo sarà l'ultimo incontro fra le università , Bowl esclusi, fino al 2008 quando è prevista una partita in campo neutrale. I rettori pensano di riprendere la serie annuale di incontri soltanto a partire dal 2012 a causa degli impegni contrattuali già presi. Art Kehoe, membro della comunità di Miami per 18 anni, si augura però che sia trovato un accordo per giocare prima perché "è una grande rivalità e dovrebbe affrontarsi ogni anno".