L.A. non brucia ancora

Torii Hunter non arriva in base per 5 centimetri: le giocate decideranno chi va all'ALCS!

A parte le facili citazioni musicali, c'è ancora vita, dopo tre gare, per i ragazzi di Mike Scioscia. Battuti al fulmicotone anche in gara 3 nella amichevole California, gli Angels rientrano in corsa a Boston, dove espugnano Fenway Park in una lunghissima maratona conclusasi solo al dodicesimo inning, a notte inoltrata. Ma veniamo con ordine alle due gare citate.

Gara 2

In gara 2 i partenti erano Daisuke Mstsuzaka e Ervin Santana, in stagione forse i migliori delle due compagini. Al contrario di gara 1, non saranno i pitcher a fare la differenza. Lo si capisce quando, nella parte alta del primo, la fastball di Santana non passa mai il piatto di casa base, propiziando l'1 a 0 dapprima ed il 4 a 0 poi, con il fuori campo di Jason Bay. Serve invece un mezzo errore, nella parte bassa, per permettere a Los Angeles di andare a segno. Sono in molti a credere che la serie sia finita, con Boston avanti 4 a 1 dopo un solo inning e Dice-K sul monte.
Si sbagliano, perchè gli Angels sono tutt'altro che finiti. Il doppio di Jacoby Ellsbury nel quarto è l'ultimo colpo di Boston, prima di subire il ritorno degli angelini, che come al solito si impongono con la loro classica smallball, costringendo Matsuzaka alla panchina dopo 5 inning, recuperando prima sul 3 a 5 ed infine raggiungendo gli avversari con il sacrifice fly di Mark Teixeira.
Lavorano molto bene, risolvendo situazioni spinose, Justin Masterson e Josè Arredondo, mentre lo schieramento di Johnathan Papelbon all'inizio dell'ottavo inning porta alla BS del closer dei bostoniani. Ma non sarà  la più grossa delusione della serata.
Gli spettatori dell' Angels Stadium in Anaheim devono assistere, loro malgrado, a qualcosa di raro. Sul 5 a 5 alla fine dell'ottavo Scioscia fa entrare in campo il closer Francisco Rodriguez, evidentemente sperando di segnare almeno un punto nell'arco dei successivi due inning. K-Rod delude. Con un uomo in base il fantastico [B]J.D.Drew, 3-5 come Bay in partita, spedisce la palla oltre le recinzioni, nella parte centrale dell'arena californiana. Il recordman degli Angels esce a testa bassa dal campo, portandosi dietro l'onta di aver compromesso il cammino della sua squadra nei Playoff.
Kevin Youkilis fa un fantastico out al volo quasi sulle tribune dello stadio, e Papelbon chiude con uno strikeout e la vittoria nella partita.
Sono state molte le chiamate al limite in una partita alla pari che ha visto prevalere la potenza di Boston a discapito del ben organizzato e poco spregiudicato gioco offensivo di Los Angeles, a testimonianze di un matchup di livello altissimo e di equilibrio come da preview.

Gara 3

Rientra Josh Beckett, ed i Red Sox si preparano per lo sweep, l'ennesimo ai danni dei malcapitati Angels. Per Los Angeles inizia Joe Saunders, che nel secondo inning concede tre punti agli avversari. Li concede per la verità  un grosso errore difensivo: una fly ball nella zona di nessuno pulisce le basi piene, con due out, per il 3 a 1 con cui si entra nel terzo.
Inning in cui entra veramente in gioco l'eroe di serata, il catcher Mike Napoli che scavalca per la prima volta il green monster per impattare la gara, confermando la scarsa vena di Beckett che nel primo aveva già  concesso un punto con una walk a basi piene.
Non sono stati quindi i partenti a definire gli equilibri di questa sfida, di questa ultima spiaggia angelina. Il secondo HR, sempre sullo stesso lato, di Napoli ed il doppio di Youkilis aprono la danza dei rilievi sul 4 a 4.
Entreranno Manny DelCarmen, Hideki Okajima, Masterson e Papelbon per i Sox e Arredondo, Oliver, Scot Shields e K-Rod, positivissimo dopo il flop di gara 2, per gli Angels.
L'onore della vittoria spetta a Jered Weaver, partente tolto alla rotazione per cause di forza maggiore, mentre l'onere di una sconfitta non leggera a Javier Lopez, che nella parte del dodicesimo inning concede la valida decisiva che porta a casa sempre il catcher di LA, che vive la più fenomenale serata della carriera ricacciando indietro dall'ALCS i campioni del Mondo.

Il grido di liberazione del doug out ospite all'ultimo out è quantomeno indicativo della situazione che si sta evolvendo in questa serie che prometteva fuochi d'artificio e che non ha deluso. Forse ora gli Angels non avranno più problemi di nervosismo, dati dall'umiliazione dello sweep, e giocheranno meglio, mentre è possibile che Boston perda qualcosine in fatto di sicurezza, la stessa sicurezza che li ha fatti segnare 12 dei 15 punti fatti finora in situazione di due out.
Il match di questa notte si annuncia ancora più equilibrato, forse sarà  il pubblico di casa (record di spettatori per gara 2) ad essere la chiave vincente, o forse saranno gli ospiti a forzare una straordinaria gara 5.
Per Terry Francona il problema è Dustin Pedroia, 0 su 13 in questa Post Season, mentre per Scioscia è la mancanza di potenza nel lineup, che vede nei due HR di Napoli i primi dei Playoff dopo 68 inning senza fuori campo. I partenti per gara 4 sono Jon Lester, fantastico ad ottobre ed a Fenway Park, e John Lackey, battuto dal giovane avversario già  nella prima partita.

Appuntamento da non perdere dunque. La bilancia della serie ha bisogno di pochissimo per pendere da una parte piuttosto che dall'altra. Si gioca sulla prestazione, ormai, ed in questo Boston ci sembra più attrezzata. Buon divertimento!

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