Katie Hnida, prima donna a segnare un punto nella storia della NCAA
Katie Hnida è stata la prima donna nella storia della NCAA a segnare un punto quando ha trasformato due extra point nella vittoria per 72 a 8 di New Mexico su Texas State-San Marcos. "Sono anni che mi alleno, fin dal mio secondo anno del liceo perché ho sempre sperato di giocare in un'università di Division I".
La Hnida era già entrata nella storia della NCAA lo scorso dicembre quando è stata la prima donna a scendere in campo in una partita di Division I. "Non ho mai pensato ad entrare nella storia o stabilire dei record", ha dichiarato la giocatrice, "A me interessa soltanto il football e diventare una buona kicker".
Il primato viene solo pochi giorni dopo le rivelazioni della giocatrice che ha ammesso di essere stata vittima di molestie sessuali nel 1999 quando faceva parte della squadra dell'università del Colorado. "Lì mi hanno trattata come un pezzo di carne", ha dichiarato la Hnida, "Non hanno mai accettato l'idea che una ragazza carina possa essere un giocatore di football. Mi hanno detto cose irripetibili".
L'allenatore della squadra, Gary Barnett, ha detto di essere a conoscenza di un solo episodio in cui la giocatrice è stata offesa verbalmente da un compagno. "Katie ha avuto parecchie difficoltà sul campo e non si è guadagnata il rispetto dei compagni", ha dichiarato Barnett, "Non so se questo ha portato a certi tipi di comportamenti da parte degli altri giocatori della squadra".
L'allenatore ha continuato dicendo che "Katie non è un buon kicker ed era solo una distrazione per il team. Abbiamo comunque sempre cercato di proteggerla perché lei temeva di diventare una specie di fenomeno da baraccone". La Hnida decise di lasciare l'università dopo un solo anno a causa di un evento accaduto durante l'estate e sul quale la giocatrice non ha voluto fornire dettagli.
Un giocatore che invece vuole entrare nella storia della NCAA è Marcus Vick, quarterback di riserva di Virginia Tech. Per il momento è riuscito solo a farsi sospendere dall'allenatore dopo una sola partita di campionato.
Il fratello di Michael sarà costretto, insieme al linebacker Brandon Manning, a saltare la partita casalinga di sabato contro James Madison per aver violato delle non meglio precisate regole interne al team. Con la stessa motivazione era stato sospeso domenica anche il right tackle Jon Dunn.
L'allenatore Frank Beamer e Bryan Johnston, responsabile delle relazioni con la stampa, non hanno voluto dire la ragione precisa delle sospensioni né se sono correlate. Al posto del quarterback ci sarà il sophomore Chris Clifton mentre la matricola Aaron Rouse sostituirà Manning.
Questi problemi disciplinari hanno fatto passare in secondo piano l'ottima partita giocata da Vick domenica scorsa contro Central Florida, conclusasi con una vittoria degli Hokies per 49 a 28. Entrando in campo per dare il cambio al quarterback titolare il giocatore ha completato 7 lanci su 10 per un totale di 102 yard ed un touchdown.
Un altro quarterback che potrebbe essere sospeso dalla sua università è Rod Rutherford. Una ragazza di 19 anni ha denunciato alla polizia il 22enne giocatore per averle procurato ferite alla testa e al braccio in una colluttazione avvenuta nel parcheggio di un club. La ragazza ha dichiarato che mentre si trovava con alcune amiche in un'auto nel parcheggio Richardson è salito sul veicolo ed ha iniziato a farle delle avance.
Quando ha visto che la ragazza non era d'accordo è sceso dall'auto, ha rotto il finestrino ed ha cercato di tirare fuori dall'auto la 19enne tirandola per il braccio. Proprio in quella circostanza la ragazza si è ferita ma è riuscita a mettersi al volante e scappare via. Per curare la ferita non sono state necessarie le cure ospedaliere.
La ragazza in ogni caso ha presentato la denuncia per i danni subiti. Il procuratore generale sta esaminando il caso ma non è stata emesso ancora nessun capo d'accusa. La polizia non ha voluto rilasciare dichiarazioni anche se un tenente ha ammesso che i tagli sul braccio della ragazza, di cui non si conosce l'identità , sono evidenti.
L'allenatore dei Pirates, Walt Harris, ha dichiarato di non aver preso ancora nessuna decisione sull'impiego del giocatore nella partita d'esordio di sabato. "Io continuo a raccogliere tutte le informazioni su quello che è successo. Le indagini vanno avanti e finché non saranno finite non prenderò nessuna decisione", ha detto Harris.
Il terzo quarterback di cui parliamo è Matt Schaub, sicuramente il più sfortunato fra i 3. Il giocatore dei Virginia Cavaliers ha subito un sack nel primo drive giocato ed ha subito un infortunio alla spalla destra dall'entità ancora imprecisata. Schaub è rimasto in campo ancora per due giochi (una corsa nella end-zone del running back e il calcio per il punto aggiuntivo) ma ha dovuto saltare il resto della partita.
Le condizioni del giocatore però non sono sembrate molto buone perché l'allenatore di Virginia, Al Groh, ha dichiarato che "un giocatore ha sbagliato marcatura e ora paghiamo quell'errore a caro prezzo". Secondo il Washington Post Schaub salterà sicuramente la partita di sabato contro South Carolina ma tornerà sicuramente entro un mese. Per quanto riguarda una diagnosi più precisa "dovremo trattenere il fiato ancora un'altro pò", come ha detto Groh.
La passata stagione Schaub è stato nominato Giocatore dell'Anno della ACC e quest'anno per lui si parlava anche di una possibile vittoria del trofeo Heisman, nonostante la partenza dei 2 migliori ricevitori dei Cavaliers. Inoltre Virginia aspirava per la prima volta da dieci anni a questa parte Virginia aveva qualche speranza di successo nella conference.
Il suo sostituto, il freshman Anthony Martinez, ha giocato una partita al di sotto delle attese (6 su 15 per 76 yard). Il giocatore, soprattutto a causa dell'inesperienza, ha avuto diversi problemi con i compagni di squadra, arrivando anche a lanciare il pallone contro l'elmetto del wide receiver Art Thomas. Martinez ha detto che la prestazione mediocre è stata causata soltanto all'imprudenza.
Visti i problemi di Martinez, Groh sta seriamente pensando di riportare il wide receiver Marques Hagans nella posizione di quarterback. Lo scorso anno Hagans è stato la riserva di Schaub. Groh ha dichiarato che "non è da escludere l'impiego di Marques, anche perché conosce gli schemi di gioco". La guardia Elton Brown ha dichiarato che eventualmente "se dovremo correre 50 volte a partita lo faremo".
Un'alternativa sarebbe il freshman Kevin McCabe ma Groh ha escluso un suo impiego dicendo che "Kevin è ancora troppo giovane". L'allenatore, scherzando, ha aggiunto che "l'unico modo per prepararlo sarebbe quello di somministrargli una dose immane di ormoni per la crescita".
Infine un aggiornamento sul caso Maurice Clarett. Il running back di Ohio State, sospeso dall'università per un numero imprecisato di partite, si è visto revocata la facoltà di allenarsi con la squadra dopo che soltanto 4 giorni fa il direttore della sezione atletica lo aveva autorizzato a farlo. L'allenatore dei Buckeyes, Jim Tressell, ha dichiarato che Clarett non si allenerà con la squadra finché non sarà noto l'esito dell'indagine di NCAA e Ohio State.
Tressell ha dichiarato di "non aver visto niente di ufficiale o di scritto nero su bianco ma ho la sensazione che la sospensione sarà per un numero significante di partite. Ho quindi deciso, insieme al mio staff, che finché non sarà fatta chiarezza il giocatore non potrà allenarsi con i compagni".
Questo ennesimo colpo di scena da purtroppo ragione a chi sostiene che l'intera storia della sospensione non sia altro che un diversivo per far dimenticare all'opinione pubblica il fattaccio avvenuto lo scorso dicembre quando il giocatore, prima della finale per il titolo, passò un esame dopo aver fallito la prova scritta e dopo avere sostenuto, unico nella classe, una prova orale.
Il problema non va trascurato perché se il tailback non avesse superato l'esame sarebbe stato ineleggibile per la partita contro Miami che assegnava il titolo. Ovviamente Ohio State avrebbe potuto vincere lo stesso il titolo ma non bisogna dimenticare che in quel Bowl Clarett segnò 2 touchdown, incluso quello che nel secondo tempo supplementare consegnò la vittoria ai Buckeyes.
La speranza degli appassionati del college football è che la NCAA non si dimentichi del caso come è successo nel 1997 con il vincitore del premio Heisman, Charles Woodson. L'allora giocatore dei Michigan Wolverines, secondo indagini federali, avrebbe ricevuto circa 18 mila dollari in abbigliamento ed altri beni violando così il regolamento della NCAA. Michigan condusse un'inchiesta interna senza trovare niente e la NCAA si dimenticò della cosa.