Il casco di Courtney Taylor, wide receiver di Auburn.
Grazie all'università di Southern California è arrivato il primo upset della stagione. I Trojans hanno battuto nientemeno che gli Auburn Tigers, uno dei programmi favoriti per il successo del titolo nazionale.
Se a questo aggiungiamo che la vittoria è arrivata in trasferta di fronte a 86000 spettatori e che gli avversari non hanno segnato neanche un punto possiamo capire l'impresa della squadra allenata da Pete Carroll.
USC ha vinto grazie all'ottima prestazione della difesa che ha stravinto la sfida con l'attacco avversario che ha perso 3 palloni da cui sono scaturiti 17 punti per i Trojans. Il gioco fondamentale della partita è stata proprio un lancio intercettato dal freshman Darnell Bing perché nel possesso successivo USC segnava i primi 7 punti. "Quella giocata ci ha caricato tutti, anche se devo ammettere che ho avuto molta fortuna. Poi abbiamo segnato e per Auburn non c'è stato nulla da fare".
Le maggiori preoccupazioni per coach Carroll venivano dall'attacco che doveva fare a meno, rispetto alla scorsa stagione, del quarterback Carson Palmer, scelta numero 1 al draft 2003.
Il quarterback è stato invece una delle sorprese della partita. Matt Leinart non solo ha lanciato per 192 yard ed un touchdown ma è anche riuscito a non farsi intercettare neanche un lancio da una difesa che lo scorso anno ne aveva presi ben 21.
Leinart ha dimostrato anche di avere una buona intesa con il wide receiver Mike Williams cui ha lanciato 8 volte per 104 yard ed un touchdown. A fine partita Leinart ha detto di essersi trovato molto bene in campo nonostante lo scorso anno non avesse lanciato neanche un pallone: "Dopo il touchdown segnato all'inizio mi sono tranquillizzato molto e mi sembrava di essere ad un allenamento per la facilità con cui completavo i passaggi".
"Per questo devo ringraziare la linea offensiva", ha continuato il quarterback, "e soprattutto la difesa, la migliore della nazione, che non mi ha costretto a rincorrere giocate impossibili per segnare a tutti i costi". "Ha disputato un'ottima partita, non ha mai perso il controllo", ha dichiarato a fine partita Norm Chow, offensive coordinator di USC e artefice del successo dello scorso anno di Palmer.
I Trojans hanno sicuramente giocato un'ottima partita ma non si può dire che Auburn abbia fatto molto per contrastarli. "Non abbiamo avuto neanche un possesso decente", ha detto l'allenatore Tommy Tuberville, "Se perdiamo 3 volte la palla contro un team come questo non abbiamo poi molte chance di vincere la partita. Non ci sono scuse per questa prestazione".
Sono tanti i giocatori da cui ci si aspettava una buona partita ed invece hanno deluso. Il quarterback Jason Campbell ha lanciato un intercetto, ha perso un pallone e a causa della scarsa protezione della linea ha subito 6 sack.
"Sono molto forti", ha detto Campbell, "Continuavano a fare delle sostituzioni ed ogni giocatore che entrava era migliore dei nostri". Tuberville a fine gara non ha potuto fare altro che constatare che "la nostra linea era in evidente difficoltà contro i giocatori avversari".
A causa della linea dominata da quella di USC non sono stati incisivi neppure i tailback Carnell Williams e Ronnie Brown (1700 yard e 23 touchdown in 2 lo scorso anno) che hanno guadagnato soltanto 68 yard in 20 tentativi. L'attacco dei Tigers non ha segnato neanche un punto per la prima volta dal 1998 e non guadagnava così poche yard (164) dal settembre 2000.
Ora per Auburn il cammino verso il titolo è, se possibile, ancora più difficile. Solo una settimana fa era considerata la favorita per il titolo della SEC ma con il successo di sabato i Trojans hanno voluto far capire di non voler abdicare così facilmente, candidandosi lei stessa per il titolo di quest'anno.
Lo scorso anno le due squadre arrivate alla finale per il titolo, Miami e Ohio State, non hanno perso neanche una partita e anche quest'anno sono abbastanza forti da ripetersi, pregiudicando così le chance di Auburn. Nonostante questo il defensive end Reggie Torbor ha detto che "il nostro obiettivo rimane quello di vincere la SEC. Se vinciamo tutte le altre partite nessuno si ricorderà di questa".
Pensando però all'avversario di questa settimana, Georgia Tech, e soprattutto alla forza della loro linea difensiva, è difficile non prevedere un'altra partita in salita per Auburn e il quarterback Campbell.