Karl Dorrell, discusso nuovo allenatore degli UCLA Bruins
Poche conference si presentano ai nastri di partenza della stagione 2003 così rinnovate come la Pac-10 che in pochi mesi ha perso molti protagonisti, sia fra gli allenatori che fra i giocatori. La speranza degli addetti ai lavori è che tutti i cambiamenti non abbiano abbassato la qualità del gioco espresso dalla conference, capace di piazzare, per la seconda volta in 3 anni, ben 2 team nei Bowl della BCS.
Rispetto alla scorsa stagione mancheranno a bordo campo Dennis Erickson, andato ad allenare i San Francisco 49ers , Rick Neuheisel, coinvolto in un giro di scommesse sul basket collegiale che gli è costato il posto all'università di Washington e gli ha permesso di trovare solo un posto di assistente in un liceo di Seattle, Mike Price, passato ad Alabama e licenziato prima ancora di aver firmato il nuovo contratto, e Bob Toledo, licenziato da UCLA dopo 7 anni a Los Angeles.
Fra i nuovi allenatori bisogna segnalare l'esordiente Karl Dorrell, ex allenatore dei wide receiver e soprattutto ex stella degli UCLA Bruins, chiamato proprio a prendere il posto di Toledo. Dorrell con i suoi 39 anni è il più giovane allenatore della conference e sarà interessante vedere se riuscirà a smentire sul campo tutti quelli che hanno criticato l'università per averlo assunto esclusivamente per motivi razziali (Dorrell è uno dei 4 allenatori neri della NCAA Division I).
Altro motivo di curiosità quest'anno saranno i nuovi quarterback (potrebbero essere ben 7 su 10 squadre) chiamati a prendere il posto di Carson Palmer, vincitore dell'Heisman Trophy, Kyle Boller, autentica rivelazione della scorsa stagione, e Jason Gesser, ex stella di Washington State capace di lanciare 8830 yard e 70 touchdown nei 4 anni giocati con la maglia dei Cougars.
Fra i nuovi quarterback più attesi possiamo annoverare John Booty di USC, appena uscito dal liceo ma chiamato subito a raccogliere l'eredità della prima scelta assoluta del draft di quest'anno, e Reggie Robertson, nuova stella dell'università della California che nella prima uscita stagionale contro Kansas State (vinta da quest'ultima 42 a 28) ha fatto vedere buoni numeri.
La lotta per il titolo di campioni della Pac-10 dovrebbe vedere coinvolte fino all'ultimo USC, Washington e Arizona State con Oregon State come possibile outsider pronta ad approfittare degli errori di una delle 3. Tutte le altre università , ad eccezione della derelitta Arizona, punteranno a togliersi qualche soddisfazione durante la stagione nella speranza di essere invitati a qualche Bowl prestigioso.
Vediamo ora, squadra per squadra, cosa aspettarsi nei prossimi mesi.
University of Southern California
L'unico ruolo in cui i Trojans avranno problemi durante la stagione è quello di" quarterback. Lo scorso anno l'ottimo campionato di Palmer, culminato con l'Heisman, ha portato in alto USC in una conference che da sempre premia le università che hanno un grande quarterback.
Al camp primaverile si sono fatti avanti in tanti e l'allenatore Pete Carroll ha dichiarato che non è ancora stato deciso nulla. La più grande promessa è Booty ma i dubbi sul giocatore sono molti. Gli schemi dell'offensive coordinator Norm Chow richiedono un giocatore che punta sull'abilità di leggere le difese più che sul fisico (dote in cui eccelle Booty).
Altri problemi in attacco sono la mancanza di continuità del tailback Herschel Dennis, rimpiazzato forse dal freshman Reggie Bush, e l'inevitabile calo del wide receiver Mike Williams, rimasto "orfano" di Palmer.
La difesa dei Trojans è invece da titolo nazionale. La linea difensiva, soprannominata "The Wild Bunch II" in onore di quella che nel 1969 vinse il Rose Bowl. I giocatori più in vista è il linebacker Matt Grootegoed e il defensive tackle (probabile end nella NFL) Shaun Cody.
Washington
Nel campus ormai non si parla quasi più degli Huskies. L'argomento di discussione è invece la telenovela Neuheisel. L'ex allenatore ne ha combinata una dopo l'altra e le scommesse con alcuni amici su avvenimenti collegiali è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Nei mesi seguenti al suo allontanamento non c'è stata settimana in cui Neuheisel non sia finito sui giornali per le minacce di cause milionarie ai danni di Washington.
Al suo posto è stato promosso l'offensive coordinator Keith Gilbertson che dovrà solo cercare di evitare gravi errori nella gestione dell'ottimo team assemblato dal precedente allenatore. La coppia formata dal quarterback Cody Pickett e dal wide receiver Reggie Williams viene considerata la migliore dell'intera nazione.
Lo scorso anno i due hanno letteralmente fatto miracoli per nascondere le lacune dei running back e della difesa degli Huskies. Per quanto riguarda i primi Rich Alexis viene segnalato in ottima forma mentre per la difesa sono in pochi a credere che le cose andranno diversamente dallo scorso anno: la linea e i safety non sono sembrati neanche all'altezza della Division II figuriamoci della Pac-10.
Arizona State
Lo scorso anno Terrell Suggs (record di sack nella NCAA) e il quarterback Andrew Walker hanno portato in alto i Sun Devils che, nonostante un calo nel finale di stagione, hanno dimostrato di poter puntare in alto, almeno nella conference.
Ora che Suggs è andato via, tutti gli sguardi saranno puntati su Walker e su uno dei migliori gruppi di wide receiver della conference. Skyler Fulton, Daryl Lightfoot e Derek Hagan, grande promessa per il futuro dei Sun Devils, sapranno farsi trovare pronti quando verranno chiamati in causa dal quarterback. L'attacco si concentrerà soprattutto sui lanci perché i running back nel roster non sono stati in grado di produrre con consistenza.
In difesa si farà sicuramente sentire l'assenza di Suggs. Il problema più urgente che l'allenatore Dirk Koetter deve risolvere è trovare i due linebacker da schierare nel consueto schema usato in difesa: il 4-2-5. Osservati speciali da parte degli avversari saranno il defensive tackle Brian Montesano e il defensive end Jimmy Verdon.
Oregon State
L'improvvisa partenza di Erickson verso la NFL ha lasciato poche possibilità al rettore che si può comunque ritenere fortunato per aver firmato Mike Riley, protagonista con i Beavers già alla fine degli anni 90. In attacco le cose non potrebbero andare meglio con il recupero del running back Steven Jackson e del quarterback Derek Anderson.
Jackson è il migliore nel suo ruolo nella Pac-10 e se ripeterà le prestazioni delle ultime 4 gare dello scorso anno (178 yard corse a partita) toglierà un po' di pressione ad Anderson che ha dimostrato di trovarsi a suo agio nei nuovi schemi che prevedono soprattutto lanci veloci e brevi.
Nel reparto difensivo spicca il linebacker Richard Siegler, considerato da molti il migliore della conference. Riley ha sempre preferito lavorare con giocatori esperti ma quest'anno dovrà fare affidamento solo sul safety Mitch Meeuwsen per guidare un gruppo di cornerback che ha 1 sola partita di esperienza nella NCAA.
UCLA
Bob Toledo ha perso il posto a causa delle disastrose sconfitte con USC e Washington State ed al suo posto è stato chiamato, a sorpresa, Dorrell. Il primo problema da risolvere sarà la scelta del quarterback titolare perché i Bruins non potranno alternare ancora Drew Olson e Matt Moore. Dorrell non si è ancora pronunciato quindi bisognerà aspettare ancora qualche giorno per conoscere la sua decisione.
Il quarterback potrà in ogni caso contare su Tyler Ebell, running back capace di macinare yard su yard nonostante un fisico non certo massiccio. La linea offensiva, nonostante l'assenza di senior, non desta preoccupazione e se il tackle Ed Blanton dovesse confermare i progressi dello scorso anno, l'attacco potrà togliersi parecchie soddisfazioni.
In difesa il ritorno di Rodney Lesile permetterà al temibile Dave Ball di collezionare ancora più sack. Il reparto su cui gli attacchi avversari concentreranno la loro attenzione sarà la secondaria, dove non basta Matt Ware a coprire le falle di un gruppo inesperto e con pochissimi ricambi.
Washington State
La squadra dello scorso anno è stata la migliore nella storia dell'università e quest'anno i Cougars puntano, nonostante la partenza di coach Mike Price e del formidabile quarterback Jason Gesser, ad ottenere, per la terza volta consecutiva, almeno 10 vittorie.
Il nuovo allenatore è Bill Doba, assistente a Washington State per 14 anni, che per ripetere i successi di Price avrà a disposizione il quarterback Matt Kegel che lo scorso anno ha faticato parecchio quando ha preso il posto di Gesser nella Apple Cup e soprattutto il running back Jermaine Green, uno dei migliori della conference.
Le cose migliori le farà vedere la linea difensiva in cui spicca la potenza fisica dei defensive end Isaac Brown e D.D. Acholonu. La difesa ha perso due stelle come il tackle Rien Long e il cornerback Marcus Trufant, approdati alla NFL, ma Doba ha già individuato i loro sostituti in Tai Tupai e Jason David.
Oregon
Lo scorso anno i Ducks hanno vinto le prime 6 partite per poi perdere 6 delle ultime 7 concedendo 40 punti a partita. Quest'anno rimangono molti dubbi sull'effettiva forza della formazione allenata da Mike Bellotti. In attacco ci sono problemi sia per il ruolo di quarterback che per quello di running back. Nessuno dei giocatori presenti ai camp primaverili si è distinto abbastanza da potersi fregiare delle stellette di titolare.
Un problema ancora maggiore è rappresentato dalla secondaria dei Ducks. Nonostante siano ritornati quasi tutti i titolari dello scorso anno c'è poco da stare allegri ad Eugene. È stato chiamato appositamente un nuovo assistente per sistemare la secondaria ma i primi esperimenti sono falliti miseramente.
L'unico reparto su cui Bellotti può fare affidamento è la linea difensiva. Per Igor Olshansky, Haloti Ngata si parla sempre più insistentemente di NFL ed anche se potrebbe essere un problema la mancanza di ricambi per farli rifiatare non ci sono dubbi sulla consistenza della linea.
California
Se non fosse stato per una squalifica imposta dalla NCAA, i Bears lo scorso anno avrebbero potuto addirittura disputare un Bowl solo 12 mesi dopo aver ottenuto uno dei peggiori record nella storia dell'università (1-10). Gran parte del merito va ovviamente al lavoro svolto dall'allenatore Jeff Tedford, vero guru dei quarterback, con Kyle Boller.
Ora che il quarterback è passato alla NFL, Tedford dovrà ricominciare da capo con Reggie Robertson e senza un gruppo di wide receiver all'altezza di quello della scorsa stagione. Se a questo aggiungiamo l'assenza di un buon running back si capisce come questo sia un anno di ricostruzione per l'università .
La stessa situazione si presenta in difesa dove i nuovi titolari sono addirittura 9 su 11 posti. Bob Gregory, defensive coordinator dei Bears, dovrà lavorare parecchio per riuscire ad applicare il suo gioco molto aggressivo fatto di un'incessante pressione sul quarterback avversario e di blitz a tutto andare.
Stanford
La strategia quest'anno non cambierà : la difesa, una delle migliori della conference, dovrà fare di tutto per tenere in partita Stanford e l'attacco dovrà inventarsi qualcosa per mettere punti sul tabellone. Proprio la fase offensiva è quella che preoccupa di più l'allenatore Buddy Teevens. La linea offensiva manca di un leader dopo la partenza di Kwame Harris mentre per il ruolo di quarterback la situazione non è molto chiara.
I Cardinals non hanno certo semplificato le cose al momento di scegliere quali università affrontare. Già ad inizio stagione dovranno affrontare le insidiose trasferte di BYU, Washington e USC e come se non bastasse è in calendario, proprio all'ultima giornata, spesso decisiva per l'assegnazione dei Bowl, la sfida impossibile con Notre Dame.
Arizona
Peggio della scorsa stagione non può andare. I Wildcats non solo hanno sofferto sul campo (2 vinte e 10 perse) ma hanno avuto anche gravi problemi all'interno dello spogliatoio con un tentativo di ammutinamento fallito ai danni dell'allenatore John Mackovic.
I giocatori si sono presentati dal rettore ma hanno visto la loro richiesta di un cambio di allenatore respinta perché nelle casse non ci sono abbastanza soldi per finire di pagare il triennale di Mackovic e contemporaneamente pagare lo stipendio del nuovo allenatore. Le ultime voci comunque sostengono che il rettore sia pronto ad offrire a fine stagione il posto al suo amico Mike Price.
L'unica nota positiva della stagione è stata la vittoria contro California che ha risollevato un po' il morale dei tifosi. Quest'anno non ci sarà nessun miglioramento se la linea offensiva concederà ancora 52 sack o se la difesa concederà agli avversari 160 yard di corsa a partita. Una buona notizia arriva dal running back Clarence Farmer (leader della Pac-10 nel 2001 con 1229 yard corse) che torna sui campi dopo un infortunio al ginocchio.