Marcus Vick, fratello di Michael e speranza dei Virginia Tech Hokies
Se chiedete a qualsiasi appassionato di football i nomi dei quarterback Manning e Vick la risposta che otterrette sarà quasi sicuramente Peyton e Michael. Se però l'interpellato è un tifoso di Mississippi o Virginia Tech la risposta potrebbe essere diversa: Eli e Marcus.
Eli Manning e Marcus Vick, entrambi quarterback, sono i fratelli di due dei migliori giocatori della NFL. Tutti e due i giocatori si presentano ai nastri di partenza della stagione 2003 con la speranza di essere ricordati più per le imprese sul campo che per il cognome illustre.
"Ogni volta che sentono il mio cognome", ha dichiarato Eli Manning, "tutti mi chiedono di mio fratello, se parliamo prima e dopo le partite, cose di questo tipo. Ormai mi ci sono abituato anche se alla lunga può essere un po' fastidioso quindi mi sono preparato delle risposte standard da dare ogni volta che qualcuno mi chiede di Peyton. Comunque ogni tanto cerco di modificare qualcosa nella risposta".
Eli, senior di Mississippi, avrà l'ultima chance nella sua carriera collegiale di guidare i Rebels al successo nella divisione ovest della SEC, impresa mai riuscita a nessun quarterback finora. Proprio il desiderio di entrare nella storia dell'università è stato uno dei motivi che hanno spinto Eli a non rendersi disponibile per il draft NFL dello scorso aprile.
"Ci ho pensato molto prima di decidere", ha dichiarato il quarterback, "Lo scorso anno non ho giocato così bene come volevo e questo ha limitato le possibilità di successo dell'intera squadra". Nella prima stagione da titolare Eli aveva lanciato 31 touchdown contro soltanto 9 intercetti mentre lo scorso anno il numero di intercetti è salito a 15 e i touchdown sono scesi a 21. "Sono sicuro", conclude Eli, "che un altro anno di college mi renderà un giocatore migliore e questo sarà un bene per tutta l'università ".
Nonostante l'annata "normale" se si fosse presentato sicuramente sarebbe stato chiamato al primo round. Restando invece al college ha seguito l'esempio del fratello maggiore che preferì giocare anche l'anno da senior all'università del Tennessee prima di diventare la scelta numero 1 nel draft del 1998.
Non è la prima volta che Eli segue le orme di un familiare. Anche al momento della scelta dell'università in cui iscriversi accetto il consiglio di altri membri della famiglia Manning, Cooper ed Archie. Il primo, fratello maggiore di Peyton ed Eli, è stato un ottimo wide receiver di Mississippi prima che un problema al midollo spinale lo costringesse al ritiro.
Ben altra carriera ebbe invece il padre dei tre fratelli Manning, Archie. Alla fine degli anni sessanta frequentò proprio Mississippi con ottimi risultati, diventando non solo l'idolo dei Rebels ma sfiorando in due occasioni la vittoria dell'Heisman (arrivò quarto nel 1969 e terzo nel 1970).
Archie è stato così importante per i Rebels che i segni del suo passaggio sono visibili ovunque nel campus di Mississippi. Il limite di velocità è di 18 miglia orarie perché 18 era il numero di maglia che Archie indossava e le foto del quarterback in azione sono seminate dappertutto, in ogni ristorante e ritrovo della zona.
Anche Eli avrebbe la possibilità di vincere il premio destinato al migliore giocatore di college se non avesse la sfortuna di giocare per un'università che ha poche occasioni di mettersi in mostra a livello nazionale. Nei due anni in cui Manning è partito titolare i Rebels hanno collezionato 14 vittorie e 10 sconfitte, arrivando quasi a licenziare l'allenatore David Cutcliffe.
Se non dovesse arrivare l'Heisman Eli non farebbe tragedie: "Non voglio cercare rivincite per quello che è accaduto nel 1997 a Peyton quando a sorpresa Woodson vinse il premio con un ampio margine di voti. Vincere il premio sarebbe una gran cosa ma non è quella più importante. Voglio solo giocare e vincere più partite possibili. Se poi vincerò molte partite la nomination per il trofeo sarà un bonus".
Eli comunque ha sempre detto di non rimpiangere la scelta fatta perché il motivo principale per cui si è iscritto a Mississippi era la possibilità di seguire gli allenamenti di Cutcliffe. L'attuale allenatore dei Rebels era l'offensive coordinator di Peyton ai tempi di Tennessee e l'ottimo rapporto instaurato con il fratello maggiore gli ha fatto preferire Mississippi all'università del Texas.
L'allenatore vede molte similarità fra i due quarterback: "È impossibile non vederle. Entrambi sono consistenti. La loro accuratezza nei lanci è a dir poco incredibile, non si lasciano andare a stupide reazioni emotive in caso di errore e tutta la squadra acquista un senso di sicurezza quando in campo c'è un Manning".
Eli ha sempre ammirato il fratello ed è quindi naturale che il loro stile di gioco sia molto simile. "Essendo più giovane di lui di 5 anni ho avuto la possibilità di seguire tutta la sua carriera e di imparare da lui", ha detto Eli. "In un certo senso posso dire che Peyton è stato il mio modello".
Anche il fratello maggiore conferma il suo rapporto particolare con lui: "Ho sempre cercato di essere presente quando aveva bisogno di lui". Ovviamente anche la presenza di Archie è stata molto utile. "Ho perso il conto delle volte che ci siamo trovati dietro casa per fare due lanci", ricorda Eli.
Quest'anno serviranno ben più di due lanci per soddisfare l'esigentissimo pubblico dei Rebels. "So che tutti vogliono che io ripeta i successi di mio padre. Per strada i tifosi mi fermano e mi incitano. Tutto questo mi fa molto piacere e spero di regalare loro molte soddisfazioni", ha detto Eli, "Comunque non sentirò molto la pressione di dover vincere a tutti i costi. Non è qualcosa per cui perdo il sonno la notte".
Manning fa bene a non preoccuparsi perché quest'anno, se confermerà i miglioramenti delle passate stagioni, saranno sono pochi i quarterback in grado di competere con lui per abilità e carattere. Al di là dei numeri di touchdown e intercetti lo scorso anno Eli ha mostrato una grande fiducia nel suo braccio tentando, con ottimi risultati, anche alcuni lanci molto difficili.
Cutcliffe ha dichiarato che fra un anno Eli sarà sicuramente in grado di dire la sua anche nella NFL. "Manning è un eccezionale non solo come giocatore ma anche come studente del gioco. Non sarà difficile per lui prendere confidenza con la velocità di esecuzione dei professionisti e riuscirà ad imparare in poco tempo anche gli schemi più complessi".
Un altro quarterback che dovrà fare i conti con la pesante eredità lasciata dal fratello è Marcus Vick. A differenza di Eli Manning, Marcus ha scelto di iscriversi alla stessa università che ha frequentato fino a due anni fa il fratello, Virginia Tech. Un'altra differenza con Eli è che, almeno all'inizio, Marcus dovrà guardare le partite da bordo campo.
Il quarterback titolare, infatti, è lo junior Bryan Randall. Vick ha un solo anno di esperienza con gli schemi degli Hokies ed inoltre lo scorso anno non è sceso in campo neanche una volta perché l'allenatore, Frank Beamer, ha preferito dichiararlo inelegibile il primo anno, come aveva fatto con Michael, per dargli più tempo a disposizione per apprendere il sistema senza fargli perdere inutilmente un anno di elegibilità .
La scelta di tenere fermo un anno Michael ha dato i suoi frutti perché Vick ha sempre detto che quell'anno in cui ha potuto pensare solo ad imparare il sistema di Virginia Tech è stato fondamentale per le due stagioni successive in cui gli Hokies hanno avuto un record di 22-2 ed hanno perso il titolo nazionale nella finale contro Florida State.
La strategia dichiarata dall'allenatore per quest'anno è quella di far partire sempre titolare Randall e di far giocare alcuni spezzoni di partita a Vick. La scorsa stagione Randall ha ottenuto numeri eccellenti (2134 yard lanciate, 507 yard corse e decimo posto nella nazione per efficienza nei passaggi) e si è quindi meritato sul campo il posto di titolare.
La strategia scelta da Beamer non rappresenta un problema per Vick che ha dichiarato di "accettare ogni decisione dell'allenatore. Farò tutto quello che è necessario per aiutare la mia squadra. Bryan è un grande giocatore, è una persona intelligente ed ho molto rispetto per lui. Ha sempre cercato di aiutarmi in ogni situazione, sia in campo che fuori".
È comunque innegabile che gran parte dei tifosi degli Hokies voglia vedere il prima possibile in azione il fratello del giocatore capace di rivoluzionare il modo di giocare a football del quarterback. Randall ha dichiarato che tutto questo "è naturale perché sono fratelli e quando hai visto in azione Michael ti chiedi sempre se il fratello è in grado di ripeterne le gesta".
Marcus si è presentato più in forma che mai agli allenamenti di questa primavera, mostrando di aver passato parecchio tempo in palestra per aggiungere qualche chilo ad un corpo che lo scorso anno era sembrato troppo fragile.
Kevin Rogers, allenatore dei quarterback, ha dichiarato che "comunque in questi ultimi mesi è cambiato poco. Il titolare è ancora Randall. Bryan ha dimostrato una grande sicurezza in sé stesso ed ha giocato molto bene. L'unico problema di Bryan erano le troppe palle perse lo scorso anno. Fino ad ora però in allenamento non ha lanciato neanche un intercetto e sta facendo un grande lavoro nel prendersi cura del pallone".
"La mia sensazione", continua Rogers, "è che Marcus dovrà far vedere qualcosa di veramente eccezionale per vincere il posto altrimenti non ci sarà motivo di cambiare. Marcus deve ancora maturare anche se ha mostrato segni di grandezza. Sono sicuro che sarà un grande giocatore perché è un ragazzo intelligente che si interessa al lato più tecnico del gioco per cercare di migliorare sempre".
Nelle partite giocate in primavera Vick ha fatto vedere parecchie ottime giocate. I compagni ricordano una corsa di 35 yard per andare a segnare un touchdown e molti lanci lunghi (alcuni anche 70 yard) recapitati fra le mani del wide receiver Richard Johnson.
"Per questo motivo", ha detto Rogers, "tutti aspettiamo con ansia la prima partita ufficiale per vederlo all'opera almeno in una serie". Chi non è altrettanto ansioso di vedere Vick in azione è invece Paul Pasqualoni, allenatore di Syracuse, università nella stessa conference di Virginia Tech.
"Lo scorso anno Randall ha giocato molto bene", ha dichiarato Pasqualoni, "e se Vick partirà titolare vuol dire che avrà dimostrato di poter giocare ancora meglio di Randall. In quel caso Dio ci salvi".
Poi una volta che Marcus avrà guadagnato il posto di titolare, quest'anno oppure la prossima stagione, inizieranno i paragoni tra i due fratelli Vick. Tommy Reamon, allenatore della squadra di football del liceo dove hanno giocato i fratelli Vick, sostiene che "Marcus ha un tocco migliore sul pallone e sa leggere le difese meglio di quanto sapesse fare Michael al primo anno di college. Se invece parliamo di corse i due sono sullo stesso piano, sono entrambi fortissimi".
Fra le persone che non sono d'accordo con Reamon c'è anche un certo Michael Vick che ha dichiarato, con un sorriso sulle labbra, che "l'unico campo in cui Marcus è più forte di me sono i videogiochi. Ogni volta che giochiamo a Madden NFL io perdo. È l'unica persona che non riesco a battere o almeno arrivarci vicino. Su un campo di football vero invece non ci sarebbe storia, io sono il più forte".
Scherzi a parte il rapporto fra i due è sempre stato buono e Marcus non si fa problemi a chiedere alla stella della NFL qualche consiglio: "Ci sentiamo almeno 3 volte a settimana", ha dichiarato Marcus.
Dopo tanto parlare è però giunto il momento di scendere in campo e giocare. "Non vedo l'ora di poter finalmente giocare a football. Sono stato fermo un anno ed ora non ce la faccio più. Voglio dimostrare a tutti quello che sono in grado di fare. Non so quello che accadrà ma io sarò pronto".