Un'immagine della formazione Juniores della Crabs Rimini, di cui Tommaso Rinaldi è la stellina…
Rimini è sempre stata una fucina di campioni, negli ultimi anni dal suo vivaio sono usciti i vari Massimo Ruggeri, Franco Ferroni, Carlton Myers, Pierfilippo Rossi, Mauro Morri ed Alex Righetti"tutti ottimi giocatori, però si pensava che con il ritiro dall'attività di coach Claudio Papini questa catena si sarebbe presto fermata.
Invece no, sotto la guida di Paolo Carasso è sbocciato Tommaso Rinaldi" Sicuramente non saranno molti quelli tra voi che lo conosceranno, anzi saranno sicuramente pochi, però tra questi figurano molti allenatori di college di Division I (tra i college più importanti possiamo annoverare NC STATE ed OHIO STATE) ed addirittura scouts di alcune franchigie NBA!!
Nato a Rimini nel 1985 è alto 205 cm per 105 Kg di peso e gioca nella posizione di ala forte nella squadra della sua città . La scorsa stagione ha tenuto le medie di 24 punti e 10.9 rimbalzi a partita nel campionato juniores d'eccellenza, fronteggiando spesso avversari di due anni più anziani.
Con la squadra juniores dei Crabs quest' anno ha giocato 10 partite e ha tenuto le medie di 29 punti con il 69% da due punti, il 34% da tre punti e il 79% ai liberi, 13 rimbalzi, 2.6 stoppate, 2.3 recuperi e 1.3 palle perse, cifre che ha confermato (e molto spesso migliorato) alle finali nazionali juniores contro i parietà migliori dello “Stivale”.
Vista la caratura tecnica del ragazzo Murat Didin (capoallenatore della prima squadra), che segue tutte le partite lo ha voluto stabilmente tra i dieci.
Non giocava sempre, ma quando giocava mostrava oltre alle indubbie doti tecniche anche un carattere fuori dal comune che lo portava a non avere timori quando giocava contro avversari più smaliziati.
Alcuni scouts americani lo notarono durante un amichevole che la sua squadra, i Crabs Rimini, disputavano contro un team USA. Dopo l'eccellente prestazione contro i parietà americani fu invitato a giocare all'AAU di Las Vegas dove si è distinto particolarmente, così tanto che gli organizzatori dell'Arby's Classic hanno voluto lui e la squadra juniores dei Crabs al torneo.
Qui ha mostrato ai vari addetti ai lavori presenti (l'Arby's per chi non lo sapesse è uno dei più importanti tornei per high school d'America".) le sue doti: è capacissimo a giocare sotto canestro (dote ormai sconosciuta ai giovani lunghi americani che tendono ad allontanarsi da canestro), bravo a leggere i raddoppi imbeccando sempre il compagno libero, ottimo nel prendere rimbalzi grazie al fisico roccioso e alla capacità di prendere posizione e dotato di una mano soffice che gli ha permesso di non essere "battezzato" dalle difese avversarie.
Nella prima partita contro "East Sullivan" ha condotto i "granchi" alla vittoria, nonostante abbia trascorso gran parte del secondo quarto e del secondo tempo in panchina per problemi di falli. Nei 25 minuti in cui è stato in campo ha mostrato eccellenti doti balistiche (17 punti con 9/10 dal campo) e ottime doti a rimbalzo (12 rimbalzi arpionati per lui).
La seconda partita (vs "Mansfield Senior") purtroppo i Crabs l'hanno persa sul filo del rasoio (62-61) per colpa di sviste arbitrali che sono state fischiate dal pubblico presente. In questa partita il "nostro" Tommy ha segnato 24 punti con 9/21 dal campo con un disastroso 0/4 da tre punti, arpionato ben 17 rimbalzi in 29 minuti d'utilizzo. L'ultima partita è stata invece persa nettamente contro "North Hardin" (65-48 alla fine). Il giovane riminese ha giocato 28 minuti segnando 15 punti con 5/13 dal campo (1/4 da tre punti), arpionando 11 rimbalzi e smazzando 5 assist in seguito ai raddoppi della difesa avversaria (0 palle perse alla fine per lui). Dopo queste ottime "performances" è stato votato nella squadra ideale della manifestazione.
A fine anno dovrà scegliere se accettare una delle tante borse di studio pervenutegli o continuare la sua avventura a Rimini. Nella penultima giornata di campionato Rimini era impegnata in uno scontro decisivo (contro l'"Upea Capo d'Orlando") per la sua permanenza in Legadue, quando Pippo Manduchi (lo speaker dei Crabs) ha letto i roster tutti i presenti si chiedevano il perché della mancata presenza dell'idolo locale tra i dieci"una delle tante regole amministrative del campionato italiano dice che se un giocatore ha più di 18 presenze in prima squadra deve firmare un contratto, pertanto Rinaldi avrebbe perso l'eleggibilità NCAA, quindi potete facilmente intuire quale sia il futuro per il giovane Tommaso!
Se dovesse scegliere di rimanere in Italia le porte del dorato mondo della NBA non rimarrebbero del tutto chiuse (solo quelle della NCAA) perché i tanti europei scelti al draft fanno ben sperare. In ogni caso per poter ambire ad un posto nella più difficile lega del mondo dovrà migliorare tanti piccoli difetti, primo tra tutti la velocità e il tiro da tre punti per poter giocare anche da "3" data l'altezza, ma ha solo 18 anni ed ha ampi margini di miglioramento davanti a se, quindi tenetevi pronti a sentire il suo nome pronunciato da qualche speaker NBA fra qualche anno"""..
P.P.S. Si ringraziano lo staff tecnico dei Crabs e Fabrizio Barbiani per la gentile collaborazione.