Mike Price durante la conferenza di addio all'università dell'Alabama
Si può essere esonerati dall'incarico di capo allenatore senza aver giocato neanche una partita? Questo è capitato a Mike Price, assunto soltanto quattro mesi fa, e licenziato dal rettore Robert Witt per aver leso l'immagine e la reputazione dell'università .
Price, 57 anni, si trovava a metà aprile in Florida per un torneo pro-am di golf il cui inizio era previsto per il 17 aprile. L'ex allenatore di Washington State ed Alabama è stato però visto il giorno prima in uno strip club della zona, l'Arety Angels di Pensacola.
Una ballerina del locale sostiene che Price ha bevuto qualche bicchiere e che in seguito ha assistito a tre spettacoli privati in una stanza sul retro del bar, dandole duecento dollari. Destiny, questo il nome della ragazza, ha detto che "non c'è stato sesso, non mi ha toccata. Non vedo qual è il problema. Price è una persona normale che ha soltanto voluto ammirare una bella donna".
Destiny, questo il nome della ballerina, ha poi aggiunto che Price ha dato qualcosa a tutte le ragazze che si stavano esibendo nel locale, spendendo qualche centinaio di dollari. Inoltre un quotidiano dell'Alabama ha riferito che una giovane donna ha ordinato cibo e bevande per 1000 dollari dalla stanza d'albergo di Price mettendoli sul conto dell'allenatore.
La serata in compagnia gli costerà purtroppo più di qualche centinaio di dollari. Infatti, Witt, appena saputo dell'accaduto, ha convocato tutti i membri del Board of Trustees Athletics Committee ed ha deciso di esonerare Price facendogli così perdere un contratto di sette anni che gli avrebbe garantito 10 milioni di dollari.
Il contratto, peraltro non ancora firmato, prevedeva una clausola che autorizzava Witt ad esonerare il neo assunto se il suo comportamento fosse stato dannoso per la reputazione dell'università . Il rettore ha dichiarato che "Price è un grande allenatore ed un brav'uomo ma la sua condotta di vita personale e professionale non si è uniformata alle regole dell'università ".
Witt ha detto che "una posizione come quella di allenatore all'università dell'Alabama è una posizione di grande onore che comporta anche delle responsabilità . Queste includono anche il bisogno di tenere un comportamento di un certo tipo".
Dal canto suo Price ha ammesso l'errore scusandosi con l'università e tutta la "'Bama Nation" ma ha anche chiesto di essere perdonato. Ha anche chiesto una seconda chance ma se l'è vista negare non solo per quello che è accaduto ma anche per non aver rispettato gli ordini dell'università . Witt ha dichiarato, infatti, che prima della partenza per la Florida all'allenatore era stato detto di controllarsi il più possibile per evitare guai.
Nella sua conferenza stampa l'ormai ex allenatore ha aggiunto che la punizione sembra eccessiva. "Penso che il rettore stia facendo un errore. Non sta infrangendo la legge ma sta facendo un errore di giudizio".
Il licenziamento può sembrare eccessivo ma i problemi dell'università con gli allenatori precedenti hanno costretto Witt a prendere provvedimenti. Price era stato assunto proprio perché in tutti i suoi anni alla Washington State University era sempre stato una persona integerrima che non aveva mai leso l'immagine del programma.
Era stato scelto perché l'università voleva qualcuno che facesse dimenticare quanto accaduto con Mike DuBose. Quest'ultimo aveva mentito su una relazione con la sua segretaria ed aveva costretto l'università a versare 350 mila dollari alla donna per non dare seguito alle accuse di molestie sessuali. In quel caso Alabama non aveva licenziato l'allenatore dandogli una seconda chance.
Lo scorso anno poi la NCAA aveva accusato l'università di aver trasgredito molte regole collegiali (fra cui il pagamento di prospetti per ottenerne l'iscrizione) punendola con una forte riduzione delle borse di studio ed il divieto, per due anni, di partecipare a qualsiasi Bowl. Queste violazioni erano avvenute quando ad allenare i Crimson Tide erano Gene Stallings e Mike DuBose.
Dopo l'assunzione di Dennis Franchione nel 2001 Alabama sembrava destinata a tornare una delle migliori università della nazione (sei titoli nazionali e 29 vittorie in 51 Bowl giocati in 108 anni). Le dieci vittorie dello scorso anno facevano presagire il meglio fino all'improvvisa partenza di Franchione che ha preferito andare ad allenare Texas A&M senza dare molto preavviso ad Alabama.
Visto il recente successo di Washington State (ultime due stagioni chiuse con un record di 10-2 e partecipazione al Rose Bowl) la scelta di Mike Price non sembrava azzardata. Dopo quest'esonero Alabama si trova, suo malgrado, costretta ancora una volta a cambiare allenatore (il prossimo sarà il quarto allenatore in quattro stagioni).
Si parla di Joe Kines, defensive coordinator dei Crimson Tide, come probabile sostituto. I giocatori dopo aver manifestato, senza successo, il proprio appoggio per Price spingono ora per una soluzione interna. Kines, 58 anni, ha già avuto un'esperienza come capo allenatore ad Arkansas e sarebbe ben accetto anche dagli attuali giocatori di Alabama.
Brodie Croyle, quarterback, ha detto che la squadra non sarebbe in grado di imparare un nuovo tipo di attacco in trenta giorni ed essere competitiva ai massimi livelli. Questo sembra anche l'orientamento di Mal Moore, capo della sezione atletica dell'università , che in un lungo colloquio con i giocatori ha detto loro che molto probabilmente sarà promosso un allenatore già presente nello staff tecnico.
In ogni caso se Moore dovesse rivolgersi all'esterno i candidati non mancherebbero. La pole position spetta a Mike Shula (offensive coordinator dei Miami Dolphins ed ex quarterback di Alabama). Sembra che Witt lo abbia contattato poche ore dopo l'annuncio dell'esonero di Price e che abbia ricevuto anche il benestare del management dei Dolphins.
La lista di possibili sostituti comprende anche Jim Donnan (ex allenatore di Georgia), Tom Coughlin (ex allenatore della franchigia NFL di Jacksonville) e Carl Torbush (ex defensive coordinator di Alabama). Shula è però il favorito perché se dovesse essere assunto confermerebbe lo staff tecnico attuale senza fare rivoluzioni nel playbook dei Crimson Tide.
Per quanto riguarda Price dispiace che un allenatore così competente sia rimasto vittima di questa situazione. Probabilmente è capitato nel programma giusto al momento sbagliato. I passati problemi di Alabama, infatti, hanno sicuramente influenzato la decisione di Witt. Non resta che ricominciare da capo a 57 anni, dopo 14 anni a Washington State e 136 giorni ad Alabama.