L'atletismo debordante di Anthony
La favola di Butler, gli altri Hoosier, è finita, la mezzanotte è arrivata e con lei le lacrime che caratterizzano ogni spogliatoio di una squadra che esce dal torneo NCAA. Le lacrime di Archey e gli altri però sono lacrime di gioia, di chi sa di aver vissuto un sogno, è finito ma, come sintetizza il solito Cornette: “Preferisco essere in questa squadra e perdere nelle sweet 16 che essere in una qualsiasi altra squadra e vincere il titolo nazionale”. Frase di circostanza e non del tutto vera, ma in questo caso crederci risulta meno faticoso, in fondo alle favole si perdona sempre il finale scontato…
Scontato quasi quanto la destinazione di Carmelo Anthony per la prossima stagione, NBA senza nemmeno cominciare a discuterne…
Carmelo's one-and-done tour '03
Eppure Auburn ci aveva provato: qual è la difesa che Anthony non ha mai visto, appreso, attaccato e demolito quest'anno? 3-2 e 2-3 ce le abbiamo, box and one l'ha vista dalla prima volta che è andato al campetto (“tu prendi quello là che sembra fortino e noi lo aspettiamo in area”),triangolo e due? Manca…
Ed ecco che Cliff Ellis gliela mette davanti dal primo minuto col risultato che Anthony alla fine del primo tempo non ha segnato dal campo, una delle prime 5 scelte a stare larghi del prossimo draft bloccato da una 3-2 adattata…
Certo poi nel secondo tempo Anthony ne ha messi 18, anche se è curioso il fatto che Auburn ha rimontato quando Carmelo ha cominciato a far canestro:”Non devo per forza segnare per far vincere la mia squadra” dice il freshman meraviglia, vero, ma quando in attacco sei un'arma totale devi anche segnare…
Sostiene Carmelo che la difesa sconosciuta lo ha mandato fuori ritmo, “out of sync”, tanto fuori ritmo da arrivare al quasi scontro per ben due volte nel finale, perchè un giorno diventerà forse un all star ma è pur sempre un freshman con una valanga di pressioni addosso e Bird e Monroe (i due che sono arrivati face to face con Carmelo) non hanno fatto altro che renderlo più evidente.
“Non è la prima volta che le difese cercano di colpirmi per mandarmi fuori dal mio gioco”, come per dire che la reazione rischiosa avuta l'altra sera è un caso. Vedremo, certo è che questo caso gli scout se lo ricorderanno, magari non gli daranno peso, ma se lo ricorderanno, perchè trai pro mandarti fuori giri, “get you off your game”, è l'obiettivo di ogni difesa, ogni sera…
Nessuno mette in discussione il talento del ragazzo (è stata l'unica gara nelle ultime 13 in cui ha messo meno di 20 punti), Carmelo è tecnicamente da NBA, ma fin ad ora il torneo non lo ha esaltato come ci si aspettava (19/48 al tiro totale) e può nascere il dubbio che il ragazzo con la pressione non ci conviva benissimo, sensazioni, nient'altro che sensazioni che possono essere spazzate via da una sua grande prestazione su 40 minuti anzichè su 20 contro Oklahoma.
Siamo alle ultime puntate,forse l'epilogo, del Carmelo's one-and-done tour, gli spettatori si aspettano un finale col botto, Boeheim si aspetta di avere la prestazione da fuoriclasse che valga una final-4, gli scout staranno a guardare come reagisce il ragazzo quando tutti gli mettono gli occhi addosso, parlavamo di convivere con le pressioni? Appunto…