Brandin Knight, solito trascinatore dei Panthers…
Tutto secondo pronostico nei risultati del secondo round del Midwest Regional, con le quattro favorite, secondo le teste di serie, che si sono qualificate per le Sweet 16. Ma se le favorite Kentucky e Pittsburgh non hanno trovato soverchie difficoltà contro due avversarie pur blasonate come Utah e Indiana, Marquette e Wisconsin hanno avuto bisogno di due mezzi miracoli per rispettare i pronostici.
Per i Golden Eagles c’è voluto un supplementare per avere ragione dei Missouri Tigers col punteggio di 101-92. Marquette ha condotto per quasi tutta la partita, con margini variabili, talvolta anche in doppia cifra nel secondo tempo, ma senza mai riuscire a chiudere la gara.
I Tigers non si sono mai dati per vinti, ed hanno raggiunto la parità sul punteggio di 80-80 per la prima volta a 19 secondi dalla fine del tempo regolamentare, grazie a due tiri liberi di Arthurs Johnson in occasione del contestato quinto fallo di Robert Jackson.
Ma nel supplementare coach Crean ha pescato senza saperlo il jolly che nessuno si aspettava, ossia il freshman Steve Novak: entrato proprio per il quinto fallo di Jackson, Novak piazzava tre triple consecutive nei primi tre minuti con una freddezza a dir poco glaciale. I suoi compagni non erano da meno, e Marquette chiudeva l’overtime con 6/6 dal campo e 6/6 dalla lunetta che si commenta da solo.
Migliori in campo, oltre al citato Novak, le guardie Travis Diener (26 p. con 5 triple) e Dwayne Wade (24 p., 8 r., 7 a.) per i Golden Eagles. Per i Tigers, strepitosa prova di Rickey Paulding, autore di 36 punti con 9 triple, ben spalleggiato nel secondo tempo dal centrone Arthurs Johnson (28 p. e 16 r.).
Ancora più drammatica la qualificazione di Wisconsin. In una partita a ritmi molto più bassi della precedente, Tulsa (peraltro non nuova a prestazioni notevoli nel torneo NCAA) ha condotto per tutta la partita: 32-25 all’intervallo, e 58-45 a quattro minuti dal termine.
Ma a quel punto i Golden Hurricanes si sono bloccati, dando spazio alla rimonta dei Badgers, portatisi sul 58-60 a 48 secondi dalla sirena. Tulsa ha commesso una infrazione di 35 secondi, concedendo l’ultimo pallone a Wisconsin. Devin Harris ha portato palla fino alla sommità della lunetta, e, con la difesa tutta sbilanciata su di lui, ha scaricato nell’angolo sinistro per un liberissimo Freddie Owens: tripla comoda (relativamente…) e canestro del sorpasso! Sulla rimessa, infrazione di Tulsa e vittoria per 61-60 dei Badgers.
A rendere il tutto più drammatico, l’infortunio alla caviglia occorso al primo turno ad Owens, che ne ha messo in dubbio la presenza fino all’ultimo, e il 4/16 complessivo al tiro nel torneo fino al canestro vincente. Migliori marcatori: Mike Wilkinson con 18 per Wisconsin (solo 6 per la stella Kirk Penney), Kevin Johnson on 23 per Tulsa.
Come accennato, nessun problema per Kentucky: i Wildcats hanno superato Utah per 74-54, controllando la gara fin dall’inizio. Oltre alla difesa aggressiva, che è il vero punto di forza per questa edizione di UK, si è visto un attacco ben bilanciato, guidato con 18 punti a testa da un esterno (Bogans) e da un lungo (Estill). Niente festeggiamenti per i ‘Cats, per i quali il titolo nazionale è l’unico obiettivo in grado di soddisfarli.
Partita più equilibrata, ma chiusa senza patemi, per Pittsburgh, vincitrice su Indiana per 74-52; determinante la difesa fisica e soffocante dei Panthers, che ha letteralmente mandato fuori giri l’attacco degli Hoosiers. In evidenza le due guardie Brandin Knight (17 p., 7 r., ma soprattutto 5 recuperi) e Julius Page, che ha limitato Tom Coverdale a soli 6 punti e nessun tiro libero, e tutta la frontline di Pitt ha dominato dentro l’area.
Alla vista del tabellone, l’opinione quasi unanime era che Kentucky, oltre ad essere già temibile per conto suo, avesse anche un tabellone relativamente facile, con l’unica insidia rappresentata da Pittsburgh.
I primi due turni hanno confermato le previsioni, e una finale di Regional senza UK o Pitt sarebbe una vera sorpresa. La difesa dei Panthers, recenti vincitori del torneo della Big East, è l’unica possibilità per giocarsi alla pari una eventuale partita contro UK e pensare a New Orleans… ma siamo certi che i gattacci di Tubby Smith non saranno facili da domare…