Josh Powell schiaccia, ma la sua N.C.State è già fuori…
Nella parte East del tabellone il primo turno ha riservato moltissime sorprese (come l'eliminazione di MSU e i brividi di Wake Forest) e soltanto Oklahoma e Louisville hanno avuto delle partite agevoli;ma andiamo a guardare un po' più nel dettaglio i vari incontri:
OKLAHOMA 71 – SOUTH CAROLINA STATE 54
La pratica odierna per i Sooners viene sbrigata in poco più di 10 minuti, il tempo di piazzare un parziale da KO ed il gioco è fatto. Questa partita è stata molto utile per Oklahoma per far rifiatare gli acciaccati Hollis Price e Kevin Bookout rispettivamente alle prese con noie muscolari all'inguine sinistro ed una laringite.
A fare la parte del leone sono state le due guardie di riserva Blake Johnston(15 punti, massimo di carriera) e DeAngelo Alexander(16 punti e conquista del quintetto titolare ai danni di Ebi Ere, ormai in grave fase involutiva). Per i malcapitati ragazzi di South Carolina State, ormai giunti alla quinta partecipazione senza vittorie, si salvano soltanto Dustin Braddick(15 punti) e Moses Malone Jr(13+6)
CALIFORNIA 76 – NORTH CAROLINA STATE 74 (OT)
La corsa dei Wolfpacks nel ventennale della magica vittoria sotto coach Jimmy Valvano si ferma subito al termine di una partita avvincente contro i Golden Bears di California.
La condanna arriva a poco più di 3 secondi dalla fine del primo tempo supplementare con un tiro da tre di Richard Midgley(11 punti), playmaker freshman arrivato in California dalle colline inglesi(dove era malvisto dai compagni per la sua passione per il basket) che ha vanificato il buonissimo lavoro di Scooter Sherrill(15 punti con 5/7 da tre) che oltre ad aver stoppato un tiro allo scadere del secondo tempo dello stesso Midgley, aveva portato in vantaggio di 2 i Wolfpacks a 30 secondi dallo scadere del tempo ed inoltre ha centrato il ferro con l'ultimo tiro della disperazione.
Per California da segnalare la buonissima prova del solito Joe Shipp(24+8 rimbalzi) e del solido Gabriel Hughes(14+9 rimbalzi) mentre per i giocatori allenati da Herb Sendek ottima prova corale dello starting five(Melvin e Powell 17 punti a testa) ma veramente troppo poco dalla panchina che ha prodotto soltanto 2 dei 74 punti totali e tale evento ha influito pesantemente nella mancanza di lucidità vistasi in alcune scelte finali di Hodge e compagnia.
BUTLER 47 – MISSISSIPPI STATE 46
La sfida da tra queste due università , soprannominate entrambe Bulldogs, riassume meglio di qualunque altra l'essenza della March Madness.
La giocata destinata a rimanere nella cineteca dell'edizione 2003 è stata compiuta da Brandon Miller(14 punti) che con poco più di 6 secondi ancora da giocare ha segnato un bellissimo canestro ad una mano buttandosi nel traffico dell'area di MSU sfruttando al meglio uno schema screen disegnato apposta per lui; comprensibile la gioia del match winner:” è fantastico è qualcosa che ti sogni ogni notte da quando hai 7 anni fino a quando ne hai 23, ed io sono riuscito a realizzare questo sogno”.
Mentre dall'altra parte della barricata comprensibile la grandissima delusione del play Timmy Bowers(che oltre ad aver sbagliato sulla sirena il tiro della vittoria era colui che stava marcando Miller nell'azione decisiva):”Sono veramente distrutto, ci sentivamo pronti per qualcosa di importante ma questo qualcosa non è arrivato”.
Partita, come abbiamo già detto, estremamente combattuta con brutte percentuali dal campo(37% complessivo per entrambe le squadre al tiro) che è stata vinta da Butler, vendicando così l'inspiegabile esclusione dello scorso anno, grazie al maggior sangue freddo mentre MSU non ha saputo chiudere la partita in occasone di due possessi cruciali: prima su una palla persa dello stesso Miller e poi con un tiro da tre a 25 secondi dalla fine di Ignerski.
A livello di prestazioni individuali da sottolineare per Butler la prova oltre a Miller di Duane Lightfoot Jr (13 punti+7 rimbalzi) mentre per i ragazzi di coach Rick Stansbury non è bastata la doppia doppia (18+10 rimbalzi) di Mario Austin tradito da un supporting cast non all'altezza.
LOUISVILLE 86 – AUSTIN PEAY 64
Il ritorno al torneo Ncaa dal 1997 per i Cardinals è una pura formalità contro i malcapitati di Austin Peay. I Governors letteralmente surclassati sia a rimbalzo(44 a 29) e nelle palle perse(18 a 11) riescono a tenersi in linea di galleggiamento, sorretti da Josh Lewis(20 punti con il 100% al tiro) e da Adrian Henning(17 punti) fino al 49 a 40 dell'inizio del secondo tempo poi i ragazzi di Coach Rick Pitino prendono il largo grazie all'apporto di Luke Whitehead (20+11,esploso dall'infortunio di Myles che gli ha fatto conquistare il quintetto titolare) e di Reece Gaines(18 punti con 4/9 da tre).
OKLAHOMA STATE 77 – PENNSYLVANIA 63
Anche in questa partita il risultato finale è decisamente bugiardo nei confronti dei Quakers rimasti in partita fino a due minuti dalla fine. Match winner per i Cowboys di Eddie Sutton è stata la guardia Victor Williams che fa registrare il suo career high con 29 punti ed che è colui che dà il via al break decisivo di 10 punti a 0 nel finale di partita.
Tra i giocatori di Pennsylvania da sottolineare la straordinaria prova del nigeriano Ugonna Onyekwe(30 punti e buonissimi movimenti in post che hanno evidenziato la mancanza di giocatori di area per OSU) ben spalleggiato da Andy Toole(14 punti), mentre dall'altra parte del campo ottima la prova di Ivan McFarlin(12 punti ma soprattutto 13 rimbalzi quasi quanto i 15 dell'intero fatturato dei Quakers)e Tony Allen(15 punti).
SYRACUSE 76 – MANHATTAN 65
Partita non troppo facile per Syracuse contro i Jaspers di Manhattan University che hanno dovuto lottare a lungo prima di avere la meglio. Grande rilevanza ha avuto la lotta sotto i tabelloni in cui gli Orangemen hanno prevalso per 35 rimbalzi a 21.
Nell'allungo decisivo a poco più di sei minuti dalla fine hanno avuto un ruolo fondamentale i due freshmen Billy Edelin(15 punti ma 5 palle perse) ma soprattutto Carmelo Anthony (17 punti, di cui 4 in fila nel momento topico, e 9 rimbalzi). Per i ragazzi di coach Gonzales, tra l'altro molto legato a Jim Boeheim che gli ha procurato il primo impiego come allenatore, non sono stati sufficienti le buone performance di Jared Johnson(22 punti) e del temutissimo Luis Flores(20+ 7 assist) ben marcato da Kueth Duany.
AUBURN 65 – SAINT JOSEPH 63 (OT)
Sfida all'ultimo respiro che arride ad Auburn che mette così a tacere le malelingue che vedevano di cattivo occhio la sua partecipazione al torneo Ncaa. La partita può essere vista come lo scontro tra due indomiti guerrieri: da una parte, per i Tigers, Marquis Daniels(25 punti) con un decisivo gioco da tre punti nel tempo supplementare, dall'altra, per gli Hawks, Jameer Nelson(32 punti) autore dei due liberi che portavano Saint Joseph ai supplementari.
Partita decisa oltre che dalle giocate cruciali delle due star anche dal differente apporto del supporting cast: per Auburn buone prove di Marco Kilingsworth(15+7) e Derrick Bird(11 punti), mentre per i ragazzi allenati da coach Phil Martelli sono mancati i punti di Delonte West(10 punti ma 3/13 al tiro) e soprattutto di Pat Carroll(0 punti con 0/5 al tiro compresa la tripla che avrebbe potuto portare la partita ad un secondo supplementare).
WAKE FOREST 76 – EAST TENNESSEE STATE 73
Per poco Josh Chelis non tira un brutto scherzo a Skip Prosser, suo vecchio compagno ai tempi dell'università e con cui era al telefono mentre era raggiunto dalla notizia dell'incontro al torneo. L'artefice di tutto ciò è stato il play Tim Smith(22 punti), freshman molto interessante, che negli ultimi due minuti grazie ad un'improvvisa fiammata mette 8 punti impattando la partita sul 72 pari ma grazie al sangue freddo dalla lunetta di Josh Howard( abbastanza deludente 12 punti ma ben 13 rimbalzi)e Justin Gray(11 punti ma 2/16 dal campo)i Demon Deacons riescono a spuntarla.
Da segnalare tra gli altri giocatori per Wake Forest Eric Williams( 20 + 9) mentre tra i Buccaners da menzionare Zakee Wadood(20+14) ma che sbaglia un tiro libero decisivo nel caotico finale.