Ike Diogu, freshman sensazione di Arizona State, subito decisivo al primo round…
Primo round abbastanza interessante nel West Regional, vincono tutte, o quasi, le favorite, anche se alcune hanno trovato una resistenza maggiore e hanno dovuto sudare le proverbiali sette camice per avere la meglio.
Gli unici due risultati "a sorpresa" hanno visto, da una parte, Central Michigan (n.11) piegare Creighton (n.6) che alla vigilia era considerata una temibile outsider sulla strada di Duke e Kansas e dall'altra Arizona State (n.10) sconfiggere, grazie ad un super secondo tempo, i Tigers di Memphis.
Ad onor del vero c'è stato un altro risultato che ha "rovesciato" i pronostici, ma la vittoria di Gonzaga (n.9) su Cincinnati (n.10) è stata bella e tirata con gli uomini di Mark Few che l'hanno spuntata nel finale di uno scontro equilibratissimo già alla vigilia.
Il comune denominatore di queste imprese sono state le prove di alcuni giocatori che, magari inattesi o insperati a questi livelli, hanno preso per mano i propri compagni conducendoli a fantastiche vittorie.
Di Ike Diogu si è già parlato molto (anche qui su Playit): texano doc, ala alta di 205 cm per 115 Kg che alla sua prima stagione ai Sun Devils ha impressionato per quantità e qualità .
In questo primo turno aveva di fronte un signor avversario come Chris Massie che nel suo ultimo anno a Memphis aveva tutte le intenzioni di lasciare un buon ricordo ai propri tifosi, ma Ike non si è lasciato impressionare ed ha sfoderato una prestazione micidiale: 22 punti, 5 rimbalzi con 9-11 dal campo e giocate sensazionali (tipo una tripla nel momento più caldo, lui che ne aveva infilate solo sei in tutta la stagione) che hanno mostrato la grande varietà di movimenti e la fluidità del ragazzo che, in alcuni tratti, è sembrato avere in pugno la gara.
<Francamente non so se riuscirò ancora a tirare così, coach Evans mi ha detto di provarci quando me lo sentivo. Spero che il nostro cammino non si fermerà qui>.
A rendere omaggio al ragazzo pure Massie che con 20 punti e 13 rimbalzi chiude tristemente, ma alla grande, la propria carriera NCAA <E' stato bravo, è velocissimo e salta molto bene, credo diventerà qualcuno>. Ora tocca a Kansas, i Jayhawks sono avvertiti, c'è un grosso pericolo a sottovalutare i Sun Devils.
Altra impresa, altro eroe. Per gli Zags la gara contro i Bearcats è stata una mezza battaglia vinta sul filo di lana anche grazie alla prova "monstre" del francesino delle bahamas Ronie Turiaf. Per l'ala al secondo anno 22 punti e dieci rimbalzi con 16-22 ai liberi (record per più liberi messi nella storia di Gonzaga) ed una presenza costante nella gara.
E' stato lui il vero protagonista nel bene (punti, rimbalzi ed un'energia incredibile) e nel male (pessima percentuale dal campo ed un gioco spesso "pazzerello") e coach Few potrà sicuramente contare sul suo debordante atletismo per bloccare Walton ed Arizona.
Compagno di Parker nella nazionale juniores francese, sta disputando una stagione in crescendo e la NBA prende nota anche se lui finita la partita ci scherza su <NBA?? Io veramente ho già preso contatti in Europa> Pinocchio…
L' impresa di maggior prestigio l'ha fornita l'ala di Central Michigan Mike Manciel che ha preso per mano i Chippewas nella vittoria contro la temibile "cenerentola" Creighton.
Giocatore buono, ma non eccezionale per tutta la propria carriera (si tratta di senior), l'ala ha deciso di giocare la partita della vita in questo torneo NCAA mandando in delirio compagni e tifosi.
Fortissimo fisicamente, dotato di un ottimo palleggio e buonissimo tiro il ragazzo del Michigan (fu freshman della stagione '99 nella MAC) ha strabiliato tutti con 29 punti e 8 rimbalzi con 9-14 dal campo (e la stoppata che ha messo i titoli di coda alla rimonta dei Blue Jays) ed una intensità fuori dal comune su ambo i lati del campo.
A farne le spese un buonissimo Kyle Korver che ha dovuto sudarsi tutti i propri tiri ed in difesa si è spesso visto battere dal palleggio. <Essere sfavoriti non era un problema per noi> spiega Manciel <Mi sono sempre sentito un “sottovalutato”, ma grazie al lavoro duro ora io e i miei compagni andiamo avanti e raccogliamo i frutti di tanti sacrifici>, poi continua <non avrei mai pensato di essere in questo stadio, di battere una squadra così forte, continuiamo a crederci, non siamo ancora finiti>.
Con questa prestazione ha fatto felici tutti, compagni in testa e così parla Wallace a proposito dell'amico <E' meraviglioso per lui, sai, qualche volta, lo scorso anno, era frustrato, non era al meglio, ora che è al 100% può far vedere quanto è forte>. Ora li attende Duke, ma Mike non è preoccupato <Non sono eccitato, non sono felice, abbiamo solo da “fare un certo lavoretto”>.
Sono loro gli eroi, magari inattesi, di questo primo round di West Regional. Per molti non saranno più dei perfetti sconosciuti, dei comprimari, hanno dimostrato di saperci fare e quando la palla scotta loro saranno pronti a riceverla. Ad attenderli c'è un secondo turno di fuoco, magari insperato, vedremo se sapranno esaltarsi di nuovo e rimanere nell'olimpo delle stelle.