Jim Harrick, nell'occhio del ciclone…
Ci risiamo, dopo il grande scandalo che gli costò il posto ad Ucla pur avendo vinto un titolo Ncaa, Jim Harrick e suo figlio Jim Harrick Jr. sono stati nuovamente coinvolti in un’altra spinosissima vicenda, che sta avendo serie ripercussioni sul programma cestistico della Georgia University, dove Harrick è head coach da quattro anni.
A scatenare il terremoto delle accuse sono state le pesanti dichiarazioni dell’ex giocatore di Georgia Tony Cole, cacciato dalla squadra l’anno scorso in seguito ad un’accusa di stupro, combinata a diverse violazioni del regolamento interno dei Bulldogs: “Cole è sicuramente un vendicativo”, ha affermato in un primo tempo Jim Harrick sr, che si era mostrato tranquillo dicendo che: “Alla fine la verità verrà fuori”.
In effetti Harrick è stato profetico, anche se probabilmente non immaginava che quella stessa dichiarazione si sarebbe ritorta contro di lui, ma con il passare dei giorni, si accumulavano anche le accuse, che hanno raggiunto toni a tratti imbarazzanti. L’estate precedente all’inizio della sua avventura con i Bulldogs, Cole aveva passato l’estate nei pressi di Atlanta presso una certa Eva Davis, madre di un suo amico.
Ebbene, questa è una delle prime testimonianze esterne che hanno inchiodato Jim Harrick, in quanto la signora Davis ha confessato che durante quell’estate le arrivò una telefonata, che in seguito è stato appurato essere autentica, in cui il coach le diceva di non preoccuparsi, che l’università si sarebbe fatta carico di tutte le spese dovute alla permanenza di Cole a casa sua. Detto, fatto, con un pagamento di 300 dollari.
Cole accusa poi Jim Harrick jr. di avergli acquistato con la propria carta di credito un televisore a 28 pollici, di avergli pagato delle bollette telefoniche e di avergli “sistemato” tutti gli impegni accademici relativi al suo Junior College, per permettere un regolare ingresso a Georgia.
Accuse pesantissime, che hanno portato sin da subito la sospensione di Harrick jr. da parte del suo ateneo, con la promessa di non rinnovo del contratto in scadenza nel prossimo giugno.
A questo punto nelle investigazioni è intervenuto anche l’ufficio investigazioni Ncaa, piuttosto attivo in questo periodo dell’anno, basti vedere i casi contemporanei a Fresno State o St. Bonaventure, e le indagini hanno coinvolto anche altri due atleti ancora facenti parte alla squadra, ossia Chris Daniels e Rashad Wright, ed oltretutto dimostrato come a Cole venne regalato un voto “A”, in un corso in educazione fisica, tenuto dallo stesso Harrick jr., che in realtà non aveva nemmeno frequentato.
A questo punto, dopo le prime prove, è arrivato il licenziamento dei due Harrick, con la contemporanea esclusione sia dal torneo della SEC in programma in questi giorni (i Bulldogs avevano un record di 11-5 in stagione regolare), sia dal torneo Ncaa, dove Georgia sarebbe stata invitata per il terzo anno consecutivo, record questo dell’ateneo.
Non è da escludere, anzi, è altamente probabile, che essendosi mossa la Ncaa in prima persona, arrivino pesanti sanzioni che rischiano di penalizzare il programma cestistico, colpendo il numero di borse di studio.
La cosa certa è che Jim Harrick non ci ha fatto una gran bella figura, e verrà marchiato per sempre da queste accuse, tanto che ormai è praticamente più popolare per le sue infrazioni che non per il titolo Ncaa vinto interrompendo il lunghissimo digiuno di Ucla, dove venne appunto cacciato per falsificazione di spese (dovute logicamente a reclutamenti illeciti).
Oltretutto sul groppone di Harrick gravano ancora due pesanti accuse, sempre relative ai tempi di Rhode Island, il college che allenò prima di andare a Georgia, portandolo peraltro nelle Final Eight nell’era Lamar Odom. Proprio Odom sarebbe uno degli indiziati ad aver ricevuto denaro dal solito Harrick jr. che presenta quindi una certa abitudine nel giocare le carte sporche del padre, il quale deve difendersi dall’accusa di molestie sessuali avanzatagli da Christine King, la stessa che con le sue confessioni oltretutto ha scoperto il velo relativo ai finanziamenti illeciti a Odom e Luther Clay, l’altro atleta di Rhode Island coinvolto.
In questo caso però la Ncaa non è intervenuta direttamente nelle investigazioni, per cui la cosa dovrebbe risolversi con un assegno devoluto alla signora King affinché ritiri le sue accuse.
A farne le spese di tutta questa vicenda, ammesso che non sorgano nel frattempo altri particolari inquietanti, sono quasi certamente gli atleti di Georgia che stavano disputando una grande stagione, vale a dire Jarvis Hayes e Ezra Williams.
Se Hayes potrà consolarsi con una scelta nel draft, che resta comunque molto probabile ed in zona primo giro, Williams chiude così amaramente un quadriennio che lo stava quest’anno vedendo come il miglior giocatore della squadra.
“Perché punirli tutti?” esclama Dick Vitale, lo chieda a Jim Harrick, lo stesso che intervistò la scorsa settimana, quando lo rassicurò sul fatto che: “Le infrazioni non sarebbero state mai provate”. Per una volta i nodi sono venuti al pettine, e sta succedendo sempre più spesso in questa Ncaa che da gennaio vede la guida di Myles Brand, l’ex preside di Indiana che cacciò nientemeno che Bobby Knight.