Che succede a Louisville?

Reece Gaines, la stella di Louisville

Sembrava tutto perfetto" era arrivato finalmente il momento di parlare di Louisville! I Cardinals erano arrivati fino al n.2 del ranking nazionale, imbattuti nella C-USA e con una sola sconfitta da inizio stagione, risultato che forse nemmeno Rick Pitino immaginava.

Insomma, la rivelazione dell'anno, il ritorno ai fasti dell'era Crum, un marzo a dir poco promettente" ed invece, tre sconfitte nelle ultime quattro partite (l'ultima a dir poco imbarazzante a Cincinnati), abbandonata la testa nella conference, Pitino che dà  in escandescenze"

In attesa di vedere come proseguirà  la stagione dei Cardinals, sarebbe comunque sbagliato non dare il giusto credito al lavoro svolto da Pitino in meno di due anni. "Ricktator" era tornato nel Kentucky al termine della stagione 2001 in una situazione su misura per lui: proveniva dalla fallimentare esperienza nei pro alla guida dei Boston Celtics, mentre il programma dei Cardinals aveva deciso di voltare pagina, "forzando" le dimissioni di Denny Crum dopo alcune stagioni in costante calo.

Niente di meglio per Pitino che ritornare innanzitutto nel prediletto mondo dei college, alla guida di un programma in crisi prolungata, e quindi con tutto da guadagnare nel caso di buoni risultati, ed infine nello stato nel quale non mancano certo i suoi estimatori, dopo i successi ottenuti a UK negli anni '90.

Eppure forse nemmeno uno specialista del "quick fix" come Pitino poteva prevedere un ritorno così rapido di Louisville ai vertici nazionali. Il nucleo ereditato da Crum era discreto ma certo non eccelso, con una stella, la guardia Reece Gaines, e molti comprimari.

Dopo una prima stagione con alcuni significativi miglioramenti, è arrivato il salto di qualità , grazie ad una serie di preziosi innesti. Oltre a Gaines, l'unico titolare presente anche nel roster della scorsa stagione è l'ala forte Ellis Myles, addetto in gran parte al cosiddetto lavoro sporco sotto le plance e non a caso miglior rimbalzista di squadra, con circa 8 a partita.

Gli innesti sono stati innanzitutto il centro Marvin Stone, senior arrivato dopo un anno di sosta in seguito al trasferimento da Kentucky, manco a dirlo. Con Stone i Cardinals dispongono di un centro vero, merce rara nel basket d'oggi e per questo ancor più pregiata, e l'unico dopo Gaines con media punti in doppia cifra.

A Stone si sono aggiunti i freshman Taquan Dean, che affianca Gaines nel backcourt, e l'ala piccola Francisco Garcia. Ma soffermarsi sui singoli sarebbe sbagliato per un team di Pitino: il coach ha installato a pieno regime il suo stile di gioco: ritmo elevato, difesa aggressiva a uomo, che si estende a tutto campo dopo un canestro realizzato, tiri in genere scoccati entro pochi secondi e semaforo verde per i tiratori da tre, quali i citati Gaines, Dean, Garcia e lo specialista Erik Brown.

Tutto questo richiede cambi frequenti ed una panchina lunga, ed infatti sono ben dieci i giocatori con minutaggio medio superiore a 10 minuti e 12-13 quelli utilizzati regolarmente.

L'unico giocatore impiegato per oltre 30 minuti a gara è Reece Gaines, l'unico talento superiore nell'attuale roster, primo in punti ed assist, e candidato ad un quintetto di All-America.

La stagione dei Cardinals era stata quasi perfetta, come si diceva, impreziosita dalla vittoria sugli acerrimi rivali di Kentucky nella sfida annuale per la supremazia nello stato, e per la quale è difficile immaginare quanto felice sia stato coach Pitino"

Due settimane orsono è arrivata una sconfitta a sorpresa a St. Louis, in circostanze peraltro rocambolesche e difficilmente ripetibili. I Cardinals però non hanno accusato scompensi immediati, anzi sono andati a vincere in casa di Marquette nella sfida per il primato della conference, davanti al record di pubblico del Bradley Center e con una tripla di Gaines a 5 secondi dalla sirena.

Tutto a posto? Non proprio, poiché la scorsa settimana sono arrivate le sconfitte in casa contro Memphis e poi quella di oltre 20 punti a Cincinnati, nella quale Pitino è stato espulso e ha contestato il metro arbitrale a fine gara. E proprio quest'ultimo potrebbe essere una delle chiavi per capire come proseguirà  la stagione di Louisville: nelle sconfitte infatti ai Cardinals sono stati sanzionati molti più falli rispetto alla media stagionale, con di conseguenza tiri liberi a iosa per gli avversari e minor efficacia della difesa pressing.

Nulla di compromesso comunque, Louisville è in piena corsa per i titoli della Conference USA: attende la visita alla Freedom Hall di Marquette, e proprio nell'impianto di casa ospiterà  il torneo di conference. Non è inoltre da sottovalutare l'esperienza di March Madness che coach Pitino può garantire ai suoi giocatori, da questo punto di vista meno preparati rispetto ad altri college.

E per finire, Pitino ha di recente professato pubblicamente fiducia perenne ai Cardinals: ma visti i suoi precedenti, quanti sono coloro che ci credono veramente? Cosa succederà  quando qualche panchina prestigiosa si libererà  nei prossimi anni? Ai posteri l'ardua sentenza"

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