Una delle ultime immagini di Will Bynum con la maglia dei Wildcats…
Si sa che quando ci sono troppi galletti nello stesso pollaio, l'atmosfera si surriscalda, qualcuno perde le penne ed è costretto ad andarsene; paradossalmente è questa la situazione che possiamo applicare all'università di Arizona ed al suo galletto" ops" giocatore Will Bynum.
Will, infatti, ha deciso di andarsene dalla squadra allenata da Lute Olson per i pochi minuti a disposizione chiuso da troppi giocatori di pari talento. Ma andiamo ad analizzare la questione nei particolari.
I primi sottili malumori del giocatore, originario di Chicago, si erano fatti sentire ancor prima dell'inizio della stagione quando attraverso il recruiting erano giunti a Tucson Chris Rodgers e Hassan Adams, freshmen di belle speranze che andavano a togliere a Will minuti preziosi come cambio naturale di Salim Stoudamire, ma complice un infortunio al cuginetto di Damon, e di conseguenza le porte del quintetto titolare spalancate, tutto era passato sotto silenzio.
Il problema è riesploso in tutta la sua potenza, con l'inizio del nuovo anno, quando il ragazzo non è partito con il resto della squadra alla volta di un'impegnativa trasferta sul parquet di Oregon; ormai relegato al fondo della panchina e superato nella rotazione dalla coppia di freshmen ha deciso che quello era il momento opportuno per cambiare aria. Intendiamoci, fino a questo momento Will si è rivelato un giocatore ben al di sotto delle aspettative riposte su di lui.
Sbarcato ai Wildcats come uno tra i migliori cinquanta liceali di America ha mostrato ben poco di quello che ci si attendeva ed ha palesato evidenti difficoltà in alcuni importanti fondamentali come il trattamento di palla, il tiro in ogni suo aspetto, dal momento che ha raggranellato il 62% ai liberi, il 28% da tre ed il 34 da due ma soprattutto la mancanza di leadership, evidenziatasi nei due incontri in cui è partito titolare dove ha sì raccolto buone cifre ma ha mostrato troppo la tendenza a nascondersi nei momenti più importanti specie, ahimè, in difesa e davanti a tali fatti Lute Olson non ha potuto fare altrimenti che preferirgli nella rotazione Chris ed Hassan.
Il sei gennaio, all'indomani dell'annuncio della dipartita, si è scatenata immediatamente una girandola di voci sulle possibili destinazioni ed in pole position spiccavano DePaul e Illinois ovvero le due maggiori università dell'Illinois, tra l'altro suo stato natale, ma alla fine l'ha spuntata una outsider come Georgia Tech , che Will aveva già visitato e scartato in ultima battuta prima di sottoscrivere la lettera di impegno formale con Arizona.
Adesso, prima di chiudere l'articolo, sarebbe utile dare un'occhiata agli effetti e alle ripercussioni che tale decisione può comportare: in Georgia, come si può ben capire da quanto ha dichiarato coach Paul Hewitt, dopo la notizia della firma:” è un grandissimo e sento che questa potrebbe essere l'aggiunta che ci potrebbe far compiere il salto di qualità definitivo”, si respira un'aria estremamente positiva in quanto Will, avendo a disposizione i minuti che da tanto tempo agognava, a partire dal prossimo semestre autunnale si verrebbe ad aggiungere ad una batteria di giocatori estremamente interessanti capeggiati dalla stella Chris Bosh(anche se con ogni probabilità questo qui a giugno sarà già in alta lotteria Nba) e comprendente tra gli altri le guardie Bj Elder e Jarrett Jaacks, backcourt molto interessante che grazie alla sua aggiunta potrebbe sognare in grande nel mese di Marzo.
In Arizona l'atmosfera che si respira è leggermente diversa dal momento che Lute Olson a causa di una regola Ncaa rischia di trovarsi a settembre con l'acqua alla gola.
Tale regola, chiamata 5/8, prevede che in un singolo anno un'università non possa reclutare più cinque giocatori ed in un biennio le borse di studio assegnate non superino il limite di otto ed in caso di atleta con borsa di studio, come nel nostro caso, che decide di lasciare l'università non è possibile reinvestire la borsa di studio in un altro giocatore .
In base a questa regola la decisione di Will potrebbe avere effetti più gravi del previsto, con il draft, infatti, lasceranno il campus di Tucson Luke Walton, Jason Gardner e magari qualche giocatore che si potrebbe mettere in luce Ncaa ed aggiungendovi alcuni panchinari che avranno esaurito il ciclo universitario la coperta rischia di essere più corta del previsto con gioccatori non troppo esperti; ma come ogni anno attenzione a quella vecchia volpe di Lute che tirerà fuori dal suo cappello a cilindro qualche numero dei suoi come la firma di Ndudi Ebi, ennesimo africano che farebbe onde sotto le plance; noi vi avevamo avvertito intanto NEVER TRUST THE LUTE.