Philadelphia Phillies, vincitori della National East
I Philadelphia Phillies dopo 161 partite di regular season si aggiudicano per il secondo anno consecutivo il titolo della National League East. Vincono al division con 3 partite di vantaggio sui rivali dei Mets i quali a loro volta non riescono neanche a prendere la Wild Card e rimangono così fuori dai playoff.Terzi i sorprendenti Marlins, esclusi dalla lotta finale a causa solo di un piccolo crollo all'inizio di settembre. Al quarto posto i Braves da rifondare e al quinto, come ormai da qualche mese a questa parte i Nationals.
Analizziamo la settimana che ha portato i verdetti definitivi.
Atlanta Braves
Gli Atlanta Braves chiudono la stagione con 72 vittorie e ben 90 sconfitte. Nell'ultimo periodo decidono di prendere il ruolo di guastafeste: chi vuole vincere la division deve batterli. Ed ecco che nella loro trappola cadono subito i Mets, bisognosi di vittorie come l'aria, serie vinta dai Braves per 2-1. Subito dopo tocca ai Philles ed anche qui il copione non cambia: serie vinta 2-1. Ultime tre partite in passerella, quasi solo per la cronaca, li vedono soccombere due volte contro gli Astros e posizionarsi al quarto posto con 20 partite di ritardo dai Phillies.
Chipper Jones vince la classifica della media battuta della National League con il suo .364.
Brilla la stella di Jair Jurrjens che chiude con 13 vittorie e 3.68 di media ERA, risultando il miglior pitcher della squadra.
Florida Marlins
I Florida Marlins devono maledire quelle prime due settimane di settembre in cui per un leggero calo di rendimento, hanno perso il treno per la corsa alla division, dimostrando in seguito che avrebbero potuto dare sicuramente del filo da torcere nel finale di stagione sia ai Phillies sia ai Mets.
Portano a casa 84 vittorie e il distacco dalla vetta è di sole 7 partite e mezzo. Per una squadra giovane come Florida è di certo un buon risultato. Rimane però la sensazione che si sarebbe potuto ottenere qualcosa in più. Il tempo gioca a loro favore.
Henley Ramirez si conferma leader di questa franchigia. Il giovane interbase ormai batte e difende in modo assolutamente soddisfacente. .301 la sua AVG accompagnata da ben 33 homeruns. Calano le basi rubate da 51 a 35, particolare probabilmente irrilevante se confrontato con gli altri miglioramenti. Insieme a lui, è su Den Uggla e Mike Jacobs che va costruita la squadra per il 2009.
Washington Nationals
I Washington Nationals chiudono ultimi con ben 102 sconfitte e solo 59 vittorie. Non era esattamente questa la stagione che si aspettavano dopo i buoni risultati ottenuti nel 2007. Ben 5 le sconfitte in questa ultima settimana che li mettono in guardia per la costruzione del roster del 2009.
Intanto la rifondazione riparte dalla base: ben cinque allenatori dello staff non sono stati confermati. Primo segnale che ci si vuole muovere in un determinato modo per dimenticare in fretta le delusioni di questo 2008.
New York Mets
I New York Mets per il secondo anno consecutivo vedono la linea del traguardo ma non riescono a raggiungerla. Un altro settembre disastroso li lascia fuori dal baseball che conta.
Dovevano essere 15 giorni decisivi, ogni partita una gara 7 delle World Series, ed invece arrivano le pesanti sconfitte contro i Braves, due vittorie risicate contro i Cubs e la serie finale contro i Marlins persa malamente nell'ultima apparizione allo Shea Stadium.
Crolla la squadra insieme al suo bullpen, nonostante una stellare prestazione di Johan Santana sabato sera, che lo porta al suo terzo complete game della stagione. Santana ha giocato con la grinta e la grandezza per la quale è conosciuto provando a trascinare i compagni e tentando di dare quella scossa che sarebbe servita nella gara finale della serie per conquistare quantomeno lo spareggio contro i Brewers.
Niente di tutto ciò. I Mets perdono la gara decisiva e chiudono la stagione al secondo posto dietro i Phillies senza neanche raggiungere quota 90 vittorie. 3 le partite di ritardo dalla capolista e una quella dai Brewers vincitori della Wild Card, ultimo posto utile per accedere ai playoff.
Ed ora, via ai processi.
Philadelphia Phillies
Chiusura d'obbligo per i vincitori della National League East. Entrano nella parte finale di settembre con davanti partite difficili da affrontare. Sono i primi della division a giocare contro i Marlins che arrivano da 9 vittorie consecutive. Perdono la prima, ma vincono le altre due portando a casa una serie fondamentale per la classifica e per il morale.
Soffrono contro i Braves perdendo 2-1 e illudendo i Mets di essere rientrati in gioco. Ma non sbagliano la serie decisiva contro i Nationals. Concentrati e precisi, forse un po'contratti, le vincono tutte e tre incrementando il vantaggio in classifica. Conquistano il titolo con una partita ancora da giocare. Sono stati i più continui in una division dall'andamento altalenante. Chiudono con 92 vittorie, 70 sconfitte e il probabile MVP della National League: Ryan Howard, che batte ben 48 homeruns e trascina la squadra in post season per il secondo anno consecutivo.
Ora li aspettano i Brewers. Il sogno continua.
Player of the week
Nessun singolo giocatore, ma l'intera squadra dei Philadelphia Phillies. Non è mai facile ripetersi, loro ci sono riusciti. Non avevano il pronostico dalla loro parte ed invece hanno raggiunto un risultato importante, lottando e combattendo fino all'ultima partita. Alla squadra campione va il nostro applauso finale.