Ecco la grinta di Erwin Dudley, il N.1 fra le ali forti
TOP OF THE TOPS
1- Erwin Dudley, Alabama, 203 cm, Senior,
lo scorso anno 15.2 ppg, 8.9 rpg, 1.2 apg.
E' stato inserito come Preseason All America in questo ruolo, possiamo fidarci? Dispone del miglior gioco in post basso della Ncaa, cosa che gli ha permesso di essere eletto come giocatore dell'anno della SEC nel suo anno da Junior. Quest'anno oltre a guidare insieme a Maurice Williams i Crimson Tide verso traguardi molto ambiziosi, farà il possibile per convincere gli scout che vale una buona scelta nel prossimo draft.
2- David West, Xavier, 203 cm, Senior,
18.3 ppg, 9.8 rpg e 2.5 bpg.
In realtà viene schierato come centro nei suoi Musketeers, ma il suo ruolo naturale è quello di ala. Grande atleta, in grado di far male sia dal post basso che con il tiro dai cinque metri. Si tratta di un giocatore potenzialmente dominante a livello Ncaa, ma che non è mai riuscito a dominare davvero, tanto che alcuni hanno preferito decisamente il suo anno da sophomore rispetto alla scorsa stagione. Per lui vale lo stesso discorso fatto per Dudley, ossia dovrà sfruttare il suo ultimo anno per guadagnare posizioni nel draft.
3- Michael Sweetney, Georgetown, 203 cm, Junior, ,
19.3 ppg, 10.1 rpg e 1.8 apg .
Michael, come i due che lo precedono in questa classifica, è un giocatore dai grandi mezzi, dai grandi numeri, ma dalla taglia corta. Con qualche centimetro in più questo ragazzo sarebbe già stato vinto in lotteria, invece è ancora qui a dominare una Big East che si contraddistingue sicuramente più per gli esterni che non certo per i lunghi. È il miglior Hoyas dai tempi di Allen Iverson, aspettando una nuova "risposta""
RISING THE TOP
4- Mario Austin, Mississippi State, 206 cm, Junior,
16.1 ppg, 7.6 rpg e 1.3 apg .
Ci hanno messo tre anni per accorgersi delle irregolarità nel suo reclutamento, ma alla fine ce l'hanno fatta, quindi ora Mario, nome che ispira subito simpatia, rischia grosso. Al momento in cui si scrivono queste righe non è ancora nota l'entità della sua sospensione, ma si parla di uno stop che potrebbe protrarsi per tutta la stagione. Se ne andrebbe così quello che secondo noi è probabilmente il miglior lungo di tutto questo college basketball, e questa condanna gli costerebbe molto cara anche in termini di prospettive draft, verso il quale questa stagione sarebbe stata quella necessaria per affinare il pedigree e presentarsi tirati a ricevere il consueto cappellino da David Stern.
5- Brian Cook, Illinois, 208 cm, Senior,
13.5 ppg; 6.7 rpg; 1.3 apg.
L'ultimo dei grandi, ma inconcludenti Fightin Illini della storia recente è un giocatore molto dotato sul perimetro, che finora ha prevalentemente giocato in post alto. Quest'anno, esigenze di roster lo riporteranno sotto canestro per maggiori frangenti di gara, nel corso dei quali dovrà dimostrare di saperci fare davvero, sia in attacco, che in difesa.
6- David Lee, Florida, 203 cm, Sophomore,
7.0 ppg; 4.7 rpg; 1.0 apg.
Grandissimo talento, paragonato, per ovvia identità di casacca collegiale, a Mike Miller. Il suo percorso tecnico dovrà essere lo stesso, soprattutto quest'anno, quando continueranno ad arrivargli diversi palloni in più. I Gators, si eccettui la dormita con Stanford, hanno cominciato bene, e molti dei suoi freshmen sembrano già in grado di dire la loro, per cui avrà modo di dare una mano a Billy Donovan, che dovrà dimostrare di non essere solo un grande cannibale di McDonald's All American, ma anche un coach in grado di guidare una squadra fortissima fino alle Final Four.
OUTSIDERS
7- Rick Rickert, Minnesota, 205 cm, Sophomore,
14.2 ppg; 5.2 rpg; 1.5 apg.
Se i Gophers sono tornati a farsi rispettare nella Big Ten, gran parte del merito è di questo ragazzo, che ha avuto un grandissimo impatto già nel suo anno da freshman. Non ha commesso l'errore di Marcus Taylor, il play di Michigan State che pare essersi perso dopo aver tentato troppo presto il grande salto, ed è rimasto per portare Minnesota avanti nel torneo Ncaa. Non ci sono molti antidoti in grado di neutralizzarlo.
8- Cory Violette, Gonzaga, 204 cm, Junior,
12.8 ppg; 8.3 rpg; 1.0 apg.
Educato dalla sapiente regia di Dan Dickau, Cory ne eredita ora la leadership dei Bulldogs, il mid-major program per eccellenza creato da coach Mark Few. Ha ottimi movimenti in post, ed è atteso a grossi progressi soprattutto in fase realizzativa.
9- Wayne Simien, Kansas, 204 cm, Sophomore,
8.1 ppg; 5.3 rpg.
Dalle parti di Lawrence, si parla addirittura di lui come un nuovo Karl Malone. Il consiglio è di andarci molto tranquilli con certi paragoni che altro non fanno che creare illusioni a doppio taglio. Coach Roy Williams l'ha visto crescere, sa che dovrà essere lui il sostituto di Drew Gooden, un All American che ha riscritto più di un record in casa Jayhawks. Lo aspetta un compito molto difficile, in cui è più facile deludere che avere successo, ma per adesso, sembra essere l'ultimo problema di Kansas, che lamenta invece diverse difficoltà nel ricalibrare il suo gioco sugli esterni. Buon segnale.
IL FRESHMAN
Chris Bosh, Georgia Tech, 208 cm
I migliori del ruolo sembrano tutti vestire una casacca nella ACC, dal momento che altri due papabilissimi indiziati vestono il blue Carolina, nel caso di Scott May, o sono dei blue Devils, giusto per citare Shavlik Randolph. Dei tre Bosh sembra quello più in grado di incidere già in questa stagione.