Ken Dorsey, il QB dei Miami Hurricanes
La stagione regolare del College Football è ormai finita e tutti i tifosi americani sono in attesa dei Bowl (28 quest'anno), le partite che chiudono l'annata: si partirà il 17 dicembre, quando North Texas e Cincinnati si affronteranno nel New Orleans Bowl; il giorno dopo a Mobile, Alabama Louisville e Marshall si sfideranno nel GMAC Bowl.
Ovviamente queste partite non sono molto importanti: il vero interesse è per le sfide della Bowl Championship Series, in particolare il Fiesta Bowl del 3 gennaio, quando Miami e Ohio State si contenderanno il titolo nazionale nel BCS National Championship Game.
Questa è la classifica finale della BCS (tra parentesi il record e la posizione nei ranking della AP e di ESPN / USA Today).
1) Miami (12-0) (1; 1)
2) Ohio State (13-0) (2; 2)
3) Georgia (12-1) (4; 4)
4) USC (10-2) (5; 5)
5) Iowa (11-1) (3, 3)
6) Wash. St. (10-2) (7; 7)
7) Oklahoma (11-2) (8; 8)
8) Kansas St. (10-2) (6; 6)
9) Notre Dame (10-2) (11; 12)
10)Texas (10-2) (9; 9)
11)Michigan (9-3) (12; 11)
12)Penn St. (9-3) (10; 10)
13)Colorado (9-4) (14; 14)
14)Florida St. (9-4) (16; 16)
15)West Virginia(9-3) (15; 13)
Queste sono le squadre che hanno vinto i titoli delle sei conference principali, assicurandosi un posto automatico nei Bowl della BCS (tra parentesi il record all'interno del raggruppamento)
ACC: Florida State (7-1)
Big 12: Oklahoma (6-2 South Division; 29-7 contro Colorado nella finale)
Big East: Miami (7-0)
Big Ten: Ohio State & Iowa (8-0)
Pac 10: Washington State (7-1)
SEC: Georgia (7-1 East Division; 30-3 contro Arkansas nella finale)
Andiamo ad analizzare brevemente i Bowl principali, partendo ovviamente dalla sfida di Tempe.
Fiesta Bowl (3 gennaio): Miami Hurricanes - Ohio State Buckeyes
Quest'anno non ci sono stati né dubbi, né controversie sulle formazioni che s'incontreranno nella partita più importante: Miami e Ohio State sono state le uniche squadre senza sconfitte al termine della stagione.
Miami ha chiuso la regular season in testa in tutti i ranking, dopo aver completato una striscia di 34 successi consecutivi, la sesta di sempre; ora gli Hurricanes sono pronti a difendere il titolo nazionale conquistato lo scorso anno.
Nonostante la perdita di 11 giocatori passati nella NFL, Miami è sempre stata al primo posto nelle classifiche della AP e di ESPN / USA Today, con l'unica eccezione della settimana tra il 3 e il 9 novembre, quando i giornalisti avevano inserito Oklahoma davanti a Miami.
Diverso il discorso per la classifica della BCS: alcune vittorie tirate contro i rivali di Florida State (28-27, grazie ad un FG sbagliato nell'ultimo secondo), Rutgers (42-17, segnando 28 punti nell'ultimo quarto), Pittsburgh (28-21) avevano lasciato qualche dubbio negli addetti ai lavori e soltanto dal 17 novembre Miami ha preso la prima posizione; ad ogni modo gli Hurricanes saranno i chiari favoriti nel prossimo Fiesta Bowl.
L'arma principale del coach Larry Coker è il devastante attacco, equilibrato in ogni settore: le stelle sono il QB Ken Dorsey (38 vittorie in carriera, migliore di sempre per l'Università di Miami) e il RB Willis McGahee, giunti rispettivamente quinti e quarti nella classifica dell'Heisman Trophy; inoltre, non vanno assolutamente dimenticati i pericolosissimi ricevitori Andre Johnson e Kellen Winslow.
Certamente Ohio State (13-0) non starà a guardare: coach Jim Tressel (al secondo anno alla guida tecnica della squadra) può disporre di un QB molto preciso, Craig Krenzel, e di un ottimo RB, il freshman Maurice Clarett; la difesa sulle corse di Miami non è eccezionale, quindi il giovane RB potrebbe rivelarsi decisivo.
Quella dei Buckeyes, invece, è molto efficace, poiché ha concesso solamente 78.7 yards di media sulle corse; anche lo special team è sicuramente da tenere in considerazione, in particolare il kicker Mike Nugent.
I Buckeyes hanno vinto il titolo della Big Ten, anche se a pari merito con Iowa: entrambe le squadre hanno completato un bilancio di 8-0 all'interno della conference e quest'anno non si sono incontrate. Nonostante la stagione perfetta, alcuni successi di Ohio State sono stati molto difficili: contro Cincinnati (23-19), Northwestern (27-16), Wisconsin (19-14), Illinois (23-16 dopo un supplementare), Purdue (10-6) e Michigan (14-9).
All'inizio della stagione pochi avrebbero scommesso sui Buckeyes, infatti, giornalisti e allenatori li avevano piazzati fuori dalle prime dieci squadre della nazione: gradualmente la posizione è migliorata, fino a quando il 10 novembre Ohio State ha agguantato la seconda piazza; nella settimana tra il 10 e il 16 novembre i Buckeyes erano addirittura al primo posto nella classifica della BCS.
La vittoria nel Fiesta Bowl permetterebbe a Miami di diventare la prima squadra dal 1994-95 (Nebraska) ad aggiudicarsi due titoli nazionali consecutivi; i Buckeyes non vincono il titolo dal 1968 e sperano di rompere questo digiuno ultratrentennale.