L'incredibile colpo d'occhio dello stadio di Pasadena in occasione del Rose Bowl 2001
Il College Football è una delle più grandi passioni degli sportivi americani, oltre ad essere una delle più antiche discipline degli Stati Uniti: il 6 novembre 1869 si disputò tra Princeton e Rutgers una partita, prontamente chiamata The First Intercollegiate Football Contest Ever Held; quella sfida è il punto di partenza del College Football.
Tuttavia a differenza degli altri sport universitari, il Football è privo un torneo conclusivo che stabilisca con chiarezza la vincitrice del titolo nazionale: nel Basket, ad esempio, esiste un torneo ad eliminazione diretta a 64 squadre, nel Baseball, invece, ci sono le College World Series.
Il titolo nazionale di Football viene assegnato “a tavolino” attraverso i ranking, preparati settimanalmente con i “polls” (sondaggi) tra gli addetti ai lavori: la squadra che, a fine stagione, occupa il primo posto in queste classifiche viene dichiarata campione nazionale.
Analizzando tutta la storia del College Football, notiamo che il titolo nazionale è stato assegnato da diversi enti; tuttavia i principali ranking sono preparati da:
1. Giornalisti e scrittori sportivi; questo ranking, curato dalla Associated Press (AP), fu istituito nel 1936.
2. American Football Coaches Association (associazione degli allenatori); questo ranking fu istituito nel 1950 e curato da diversi enti
1950 - 1957: United Press
1958 - 1990: United Press International
1991 - 1996: CNN / USA Today
dal 1997: ESPN / USA Today.
Il momento più spettacolare del College Football avviene tra dicembre e gennaio, quando si disputano i Bowl, le partite conclusive che determinano l'assegnazione del titolo nazionale: i Bowl sono molteplici, ma i più importanti (che si giocano i primissimi giorni del nuovo anno) sono il Sugar Bowl a New Orleans, l'Orange Bowl a Miami (che ha assegnato il titolo nazionale 15 volte, un record), il Rose Bowl a Pasadena (forse il più prestigioso) e il Fiesta Bowl a Phoenix; altri Bowl degni di nota sono il Cotton Bowl a Dallas (anche se ormai ha perso valore), il Peach Bowl ad Atlanta, il Gator Bowl a Jacksonville, l'Holiday Bowl a San Diego, il Capital One Bowl (Citrus Bowl) ad Orlando e l'Outback Bowl a Tampa.
Generalmente i Bowl sono legati a determinate conference e zone geografiche: l'esempio più lampante è il Rose Bowl, tradizionalmente giocato dalle formazioni vincitrici della Big Ten e della Pac 10; spesso questi accordi hanno precluso la possibilità di assistere ad un incontro tra le prime due squadre della nazione.
E' chiaro che questo sistema abbia creato numerose polemiche e controversie, anche perché il ranking della AP e quello degli allenatori sono separati e distinti: in diverse occasioni giornalisti e tecnici hanno selezionato due differenti campioni nazionali.
Si è sempre dibattuto riguardo alla creazione di un torneo finale che potesse mettere a freno le polemiche, ma senza successo: la tradizione dei bowl è troppo radicata negli sportivi americani per essere tralasciata.
Tuttavia nel 1992 (dopo due stagioni consecutive in cui allenatori e giornalisti avevano premiato squadre differenti) fu ideato il primo sistema in cui le due migliori squadre della nazione avrebbero dovuto disputare la stessa partita: fu istituita la Bowl Coalition, organizzata dal Fiesta Bowl, dall'Orange Bowl, dal Sugar Bowl e dal Cotton Bowl, cui aderirono cinque conference (ACC, Big East, Big Eight, SEC e Southwest) e Notre Dame (squadra indipendente); dopo tre anni la Bowl Coalition si trasformò in Bowl Alliance, formata solamente dal Fiesta Bowl, dall'Orange Bowl e dal Sugar Bowl, cui aderirono quattro conference (Big 12, ACC, Big East e SEC).
I risultati della Bowl Coalition / Alliance furono tutt'altro che soddisfacenti, poiché solamente in tre occasioni tra il 1992 e il 1997 la partita decisiva presentò le prime due squadre della nazione:
1992 (gennaio 1993): Sugar Bowl
1993 (gennaio 1994): Orange Bowl
1995 (gennaio 1996): Fiesta Bowl
Purtroppo la mancata adesione del Rose Bowl si rivelò un handicap insormontabile: il comitato organizzatore della sfida di Pasadena, infatti, non voleva rinunciare al tradizionale scontro tra Big Ten e Pac 10, rovinando i progetti della Coalition / Alliance; particolarmente dolorosi si rivelarono il 1994 e il 1997.
Nel 1994 i Nebraska Cornhuskers di Tom Osborne ed i Penn State Nittany Lions di Joe Paterno dominarono la stagione dall'inizio alla fine, vincendo tutte le partite e occupando ovviamente i primi due posti in entrambi i ranking: Nebraska giocò l'Orange Bowl contro Miami, mentre Penn State, in quanto vincitrice della Big Ten, fu obbligata a disputare il Rose Bowl contro Oregon; entrambe le sfide videro il successo delle favorite, ma il titolo nazionale fu assegnato ai Cornhuskers.
I Nittany Lions si sentirono derubati, non tanto per il giudizio degli allenatori e dei giornalisti (Nebraska era saldamente in testa ai ranking da novembre), quanto piuttosto per la mancata possibilità di sfidare i Cornhuskers.
Il 1997, invece, presentò due potenze, vale a dire i Michigan Wolverines e i soliti Nebraska Cornhuskers: avendo vinto la Big Ten, Michigan dovette giocare il Rose Bowl contro Washington State, mentre Nebraska affrontò Tennessee nell'Orange Bowl. Gli incontri rispettarono i pronostici, ma questa volta giornalisti e allenatori non si accordarono sulla squadra campione: nel ranking della AP la prima posizione fu occupata dai Wolverines, mentre in quello dei tecnici dai Cornhuskers; per la terza volta negli anni '90 il titolo nazionale fu diviso tra due compagini.
Questo evento obbligò i dirigenti della NCAA a trovare una soluzione alternativa, anche perché era in gioco la credibilità del College Football: nel 1998 fu ideato il sistema che sarà in vigore fino al 2005, la Bowl Championship Series (BCS); alla BCS, composta dai quattro Bowl principali (Fiesta, Sugar, Orange, Rose), hanno aderito le sei conference più importanti (ACC, Big East, Big 12, Big Ten, Pac 10 e SEC).
Ma come funziona la BCS? Quali sono le sue caratteristiche?
Oltre ai tradizionali ranking (AP e ESPN / USA Today), viene stilata un'ulteriore classifica che tiene conto dei seguenti fattori:
Posizione media nei ranking dei giornalisti e tecnici
Posizione media nelle classifiche dei sette computer specializzati
Difficoltà del calendario
Sconfitte
Vittorie di qualità
Questo ranking è matematico (ad ogni elemento viene assegnato un valore numerico) e la squadra che ottiene il punteggio minore viene inserita al primo posto: la classifica della BCS viene preparata per la prima volta dopo circa due mesi e aggiornata settimanalmente.
Al termine della regular season, le formazioni che occupano i primi due posti vengono invitate al BCS National Championship Game, la partita che assegna il titolo nazionale; la sfida finale viene ruotata annualmente tra i quattro bowl con il seguente ordine: Fiesta, Sugar, Orange, Rose; quest'anno sarà il Fiesta Bowl ad ospitare l'incontro decisivo.
I rimanenti tre match sono disputati dalle squadre campioni delle altre quattro conference e da due formazioni comprese tra le Top 12 della classifica della BCS.
La cosa più importante della BCS è la presenza del Rose Bowl, il cui comitato organizzatore ha finalmente ceduto; in linea di massima l'incontro di Pasadena presenterà la classica sfida tra Big Ten e Pac 10, ma ci potrebbero essere degli accoppiamenti alternativi se si dovesse verificare una di queste due situazioni:
Le squadre campioni della Big Ten e/o della Pac 10 sono impegnate nel BCS National Championship Game e questo non è in programma a Pasadena
oppure
Il BCS National Championship Game è in programma a Pasadena, ma le squadre campioni della Big Ten e/o della Pac 10 non sono inserite in prima o in seconda posizione.
Ovviamente questo sistema non è rimasto immune da critiche e proteste poiché spesso la classifica della BCS non corrisponde a quella della AP o dei tecnici; inoltre gli allenatori assegnano sempre e comunque il titolo nazionale alla vincente del BCS National Championship Game, mentre i giornalisti si riservano il diritto di poter scegliere un'altra formazione.
Il 2000 avrebbe potuto avere numerose controversie in quanto i primi due posti della BCS erano occupati dagli Oklahoma Sooners e dai Florida State Seminoles: Oklahoma era considerata unanimemente la migliore squadra della nazione, ma Florida State si trovava in terza posizione negli altri ranking dietro ai Miami Hurricanes.
Ciononostante l'Orange Bowl (che ospitava il BCS National Championship Game) fu disputato da Sooners e Seminoles, mentre gli Hurricanes furono inseriti nel Sugar Bowl contro i Florida Gators: Miami vinse l'incontro di New Orleans, creando dei malumori tra gli appassionati.
Cosa sarebbe successo se Florida State avesse battuto Oklahoma? I tecnici avrebbero assegnato il titolo ai Seminoles, ma cosa avrebbero fatto i giornalisti? Visto che gli Hurricanes erano davanti ai Seminoles nel ranking della AP, ci sarebbe stato un sorpasso oppure no? Fortunatamente Oklahoma sconfisse Florida State, aggiudicandosi il titolo nazionale all'unanimità .
I dibattiti sul College Football e sul sistema di assegnare il titolo nazionale, tuttavia, saranno sempre molto accesi, fino a quando non verrà istituito un sistema di playoff simile a quello del Basketball; tuttavia, come già detto in precedenza, la tradizione dei bowl è troppo radicata per essere messa da parte. Nonostante tutti i difetti e le imperfezioni, la Bowl Championship Series è un sistema equo e imparziale.