Jeff Newton di Indiana tornerà anche in questa stagione, per stupire ancora!
Ogni anno, di questi tempi, ci si ritrova a parlare delle squadre favorite per un posto al Grande Ballo di fine marzo e tra questa si da sempre un occhio particolare a quelle 2-3 squadre della Big Ten che pur essendo, sulla carta, meno forti rispetto a quelle delle altre conference meritano di essere tenute in considerazione.
Infatti è da qualche anno a questa parte che squadre come Indiana, Michigan State, Ohio State, Illinois pur presentandosi al via con un organico apparentemente non molto competitivo vanno avanti fino alla fine. L'anno scorso si è raggiunto il culmine. Gli Hoosiers di Jared Jeffries hanno battuto la corazzata di Duke in quello che è stato il più grande up-set della stagione, arrivando poi a giocarsi il titolo nazionale ad Atlanta.
Quest'anno sono passati al piano di sopra tre star assolute della conference:oltre al già citato Jeffries, hanno abbandonato la propria università Frank Williams di Illinois e Marcus Taylor di Michigan State.
Nonostante la partenza di Jeffries e Taylor, due tra le migliori ali grandi del college basket, la Big Ten è rimasta una delle conference più muscolari, dove si combatte prima sotto canestro per il rimbalzo e poi si parla di aprire il campo.
E' difficile parlare di favorite perchè alla fine si è sempre contraddetti però è chiaro che c'è qualche squadra che ha più possibilità delle altre.
La candidata maggiore alla vittoria del titolo di conference è Michigan State. Coach Izzo ha l'esperienza necessaria e quest'anno ha anche un organico competitivo ed i seniors, che costituiscono la classe migliore della squadra, sono abituati a giocare tanti minuti visto che l'anno scorso gli Spartans hanno affrontato la stagione con un organico rimaneggiato. Inoltre ci saranno innesti buoni come quelli del freshman McDonald's All-American Paul Davis
Agli Spartans si opporrà sicuramente Indiana. Ormai lasciato alle spalle il ferreo Bobby Knight, gli Hoosiers puntano tutto su un gioco atipico con una quantità incredibile di esterni, compreso l'interessantissimo freshman Bracey Wright, capaci di tirare da tre. Della squadra che ha sorpreso l'anno scorso sono rimasti su tutti Tom Coverdale e Jeff Newton, che costituiranno l'asse portante del gioco di coach Davis che ha ormai stabilito che è possibile vincere nel college basketball con un gioco più adatto alla Nba.
Al di fuori di queste due squadre si fatica a vedere qualcuna che possa puntare in alto, anche se dire ciò nella Big Ten è sempre molto rischioso. Wisconsin e Minnesota potrebbero recitare il ruolo di outsider.
La prima punterà tutto sull'atletismo e la fisicità del proprio reparto lunghi a differenza dei Gophers che dovranno cercare di sbloccarsi nel back-court. Illinois, con la partenza di Frank Williams, dovrebbe ritornare a lottare per il 4°-5° posto, entre le altre squadre non sembrano avere possibilità di arrivare in alto.
Rimane comunque il fatto che sei squadre della Big Ten sono arrivate alle Final Four negli ultimi quattro anni, segno che le squadre sono competitive, ben allenate e preparate alla grande dal competitivo torneo di conference.