ACC: si riparte [II parte]

I tifosi di Virginia si aspettano molto dal secondo anno Jermaine Harper

VIRGINIA
Virginia Cavaliers, ovvero la squadra più amata all'inizio della stagione NCAA, difficile trovare qualcuno che non abbia scommesso su di loro all'inizio delle ultime stagioni, impossibile trovare qualcuno che lo ammetta a fine stagione coi Cavaliers reduci dall'ennesima annata al di sotto delle attese…

Quest'anno invece la loro partenza non è sotto i riflettori e potrebbero sfruttare l'occasione, nonostante la partenza di Roger Mason con destinazione NBA (Bulls). Intanto meglio premettere che non ci sono novità  di rilievo per Majastic Mapp, il suo ginocchio ha subito già  4 operazione e difficilmente si vedrà  all'opera il play da St.Raymond's HS che da liceale aveva fatto innamorare di sé il Bronx.

Nel posto che avrebbe dovuto essere suo ci sarà  probabilmente Todd Billett, uno junior traferitosi da Rutgers dove ne metteva quasi 17 a sera con 4 assist, si dice che preferisca tirare a passare, a coach Pete Gillen fargli cambiare idea. Al suo fianco Jermaine Harper, un secondo anno che ha fatto bene nei pochi spazi concessigli lo scorso anno (6 punti in 17 minuti) e che dovrà  dimostrare di poter tenere il campo anche sotto pressione.

In ala piccola ci sarà  Devin Smith, arrivato dopo un anno di Junior College a Coffeyville, ma Smith è diverso dalla maggior parte (diciamo pure tutti) dei ragazzi che passano per il mondo JUCO, autentico ponte tra il nulla e il college per chi non va molto d'accordo con le attività  accademiche non sportive. Smith le carte in regola per andare al college ce le aveva, ma non c'era nessun college di prestigio che voleva in squadra il giocatore dell'anno del Dalaware, così ha usato un anno di JUCO per mettere a posto il suo gioco invece che i suoi voti, operazione riuscita talmente bene da far pensare a coach Gillen di farlo partire subito titolare per la facilità  con cui trova il canestro sia da fuori che in penetrazione.

Ma il destino dei Cavaliers dipenderà  molto da Travis Watson,(14 punti e 9.7 rimbalzi) che nel suo ultimo anno potrà  finalmente giocare da 4 dopo essersi sacrificato per anni da 5 e per di più potrà  sfruttare una relativa mancanza di concorrenza nelle aree della ACC viste le partenze di Boozer,Baxter e di tutti i lunghi che gli sono stati davanti per rendimento in questi anni. Watson ha l'occasione che può dare la svolta alla sua carriera, dominare le aree della ACC quest'anno probabilmente vorrebbe dire un contratto pro l'anno prossimo, qualcuno lo dà  per favorito alla corsa del titolo di mvp della ACC, forse si esagera ma l'occasione sembra essere quella buona…

L'uomo che ha dato la possibilità  a Watson di spostarsi in 4 è Nick Vande Laan , lungo arrivato con i Cavaliers dopo 2 anni a California University (7.5 punti e 6 rimbalzi in 21') e che potrebbe essere il big man cercato da coach Gillen da quando arrivò 4 anni fa. Se non dovesse funzionare attenzione a Elton Brown un sophomore giovane (praticamente ha l'età  di un freshman) in grado di correre bene per il campo e di tirare anche da fuori, l'anno scorso chiuse con 7.6 punti in 15 minuti scarsi di utilizzo, quest'anno a detta del suo coach potrebbe sorprendere…

Dalla panchina potrebbe produrre qualcosa di interessante l'unico freshman dei Cavaliers, Derrick Byars, un'ala eletta giocatore dell'anno in Tennessee e autentico all-around alla HS, su di lui si dice che debba migliorare la tecnica di tiro per avere un impatto, vedremo…

NORTH CAROLINA
Questo non è l'anno dell'adesso o mai più, o meglio non è l'anno in cui o arrivano le final-4 o si cambia programma (ovvero allenatore), ma nessuno vorrebbe essere nei panni di Matt Doherty se per il secondo anno in fila i Tar Heels si dovessero trovare fuori da tutti i giochi prima di marzo e non è che l'evento sia così improbabile… Il problema dello scorso anno fu sostanzialmente uno: non c'era abbastanza talento per competere nella ACC, normale se devi rimpiazzare 5 giocatori, addirittura ovvio se 3 giocatori della squadra scelgono di trasferirsi durante le stagione e l'ambiente diventa impossibile.

Doherty adesso ha un'altra stagione davanti e a livello di talento le cose sembrano andare meglio, anche se non si sa cosa attendersi da una squadra che ha 2 senior (per lo più di contorno) e nessun junior. L'unica cosa certa è che i 3 freshman Felton,May e McCants , messi dagli addetti ai lavori trai primi 10 liceali lo scorso anno, avranno tanto spazio e responsabilità , sono stati reclutati da Doherty, sono i suoi giocatori e dovrebbero giocare per lui (cosa non così scontata come dovrebbe essere visto che la passata stagione qualcuno sembrava giocare contro il coach), dal loro impatto dipenderà  molto della stagione di North Carolina.

Raymond Felton è sicuramente la stella indiscussa, su di lui le aspettative sono tante, forse troppe, ma dopo una stagione di stenti veder arrivare un giocatore che alla HS ha viaggiato a 31 punti con 9 assist e 6 recuperi non può non far accendere la fantasia. A lui saranno date le chiavi della squadra con Scott (6 punti e 2 assist da freshman) che dopo un primo anno a far finta di fare il playmaker (interpretazione riuscita male…) potrà  provare a fare quello che gli riesce meglio, la guardia, alternandosi con l'altro sophomore che ha chiuso in crescendo la scorsa stagione, Manuel, e con McCants, freshman che ha il fisico e i centimetri per mettere la pressione sugli esterni che predica Doherty.

Sottocanestro ci si aspetta molto da un altro freshman, Sean May figlio di Scott May e come il padre autentico talento dell'Indiana. May è nato a Bloominghton (dove altrimenti?) e arriva con addosso un etichetta di quelle che ti segnano il destino: Mr. Basketball dell'Indiana. Sarà  lui l'uomo da cercare in post fin da subito per i Tar Heels e sarà  lui che dovrà  dare quell'intimidazione sotto canestro che permetta agli esterni di pressare senza remore gli avversari, lui e Felton sono nei disegni di Doherty l'asse che farà  tornare le maglie blu cielo ai livelli abituali, ma devono cominciare fin da quest'anno se vogliono arrivare in alto con chi li ha reclutati…

Altri prospetti arrivati alla corte di Doherty sono stati il jamaicano Damion Grant che ha già  i centimetri (oltre 210) ma non il gioco per incidere e l'ala forte Byron Sanders, loro, a differenza del trio di cui abbiamo parlato avranno bisogno di tempo per rendersi utili alla causa, basti pensare che Grant è stato portato sulla via del gioco solo 3 anni fa.

La stagione non sarà  facile e il calendario non aiuta, a Doherty portare una squadra con 9 tra freshman e sophomore di nuovo tra le 64…

GEORGIA TECH
Forse se ne sono accorti in pochi, ma gli Yellow Jackets hanno chiuso la scorsa stagione nella ACC con 8 vittorie nelle ultime 10 partite dopo un inizio disastroso. Risultato ottenuto quando hanno potuto giocare al completo, cosa che coach Paul Hewitt si augura di fare fin da subito quest'anno, anche se il protagonista di quel finale in crescendo non ci sarà  per forza: Tony Atkins se n'è andato con i suoi 17 punti, 6 assist e tutta la leadership che aveva sulla squadra ed è facile prevedere che dal come sarà  sostituito dipenderà  molto della stagione di GT.

Il sostituto nel ruolo di play sarà  uno tra il freshman Jarrett Jack (20 e 10 assist alla HS) e il sophomore Anthony McHenry, che però l'anno scorso è stato più che altro a guardare visto che non ha saputo adattarsi al basket NCAA. Jack è descritto come un play che sa spingere bene il pallone in velocità  e con la tendenza a guardare prima il passaggio che il tiro, cosa che farà  piacere ai compagni di reparto tra cui spicca il nome di Marvin Lewis (11 punti a sera lo scorso anno), il giocatore che dovrà  ereditare la leadership di Atkins.

Lewis è uno junior che fino ad ora ha dimostrato di essere un grandissimo tiratore (quasi il 40% da 3 lo scorso anno), adesso coach Hewitt gli chiede di diventare la guida in campo della squadra, l'uomo in grado di segnare fuori dagli schemi, di crearsi il tiro quando conta, di fare quello che faceva Atkins insomma, un cambiamento difficile ma che può dare una svolta alla sua carriera e alla stagione delle giacche gialle.

In ala si alterneranno Ismail Muhammed (7 punti e 3 rimbalzi lo scorso anno),in grado di giocare anche da 4 all'evenienza e capace di dare cose importanti in ogni zona del campo, non è un gran tiratore, ma a detta di Hewitt è uno dei leader della squadra per come riesce a far bene le piccole cose. Altro esterno che chiede un posto da titolare è B.J. Elder , uno dei migliori freshman della ACC lo scorso anno, era partito piano ma ha chiuso in crescendo (alla fine 10 punti di media) mostrando un potenziale interessante. In estate ha aggiunto chili a un fisico già  interessante, inoltre ha lavorato sul tiro da 3 per dare due dimensioni al suo gioco, nessuno si meraviglierebbe più di tanto se fosse uno dei migliori della ACC a fine anno…

Sotto canestro ci si attendono conferme da Luke Schenscher , un 7 piedi australiano che l'anno scorso non ha messo grandi numeri ma ha dato minuti di qualità  alterando gli equilibri nei pressi del ferro e da Ed Nelson ,altro frashman che ha ben impressionato lo scorso anno con 8.5 punti e 7 rimbalzi a sera e che è atteso all'esplosione definitiva al suo secondo anno. A loro due si è aggiunto un altro elemento importante, che più in là  con la stagione potrebbe giocare minuti importanti: Chris Bosh .

Bosh è stato uno dei migliori 10 senior alla HS lo scorso anno (22 punti e 13 rimbalzi), è un McDonald All-American e un membro della nazionale giovanile a stelle e striscie, insomma una delle migliori power forward tra quelle che arrivano al college, buon tiratore e stoppatore potrebbe essere in lizza per un posto trai migliori freshman a fine stagione, ne risentiremo parlare.

Da segnalare l'arrivo di Jim Nystrom, un esterno svedese che dovrà  star fuori a inizio stagione per aver giocato da professionista in Svezia, non ci sono attese particolare ma potrebbe regalare sorprese, come un altro freshman interessante, Theodis Tarver, un centro con le braccia lunghe e col vizio per la stoppata (ne dava spesso 6 o più alla HS) che potrebbe dare una mano su entrambi i lati del campo.

Insomma Georgia Tech è una squadra giovane (neanche un senior e 2 junior), com'è giovane tutta la ACC quest'anno, e che potrebbe fare cose importanti da qui in avanti grazie a un ottimo lavoro di recruiting, se volete una possibile sorpresa provate con gli Yellow Jackets…

WAKE FOREST : guardando le statistiche Wake Forest ha visto andarsene quest'estate più del 60% dei punti messi a referto lo scorso anno, un dato eloquente anche se Skip Prosser, il coach arrivato lo scorso anno da Xavier non vuol sentir parlare di ricostruzione, Prosser vuole essere competitivo fin da subito. Come? Intanto dando molte responsabilità  al miglior senior dei Demon Deacons: “Non scambierei Josh Howard con nessun giocatore tra quelli che tornano al college quest'anno” sono le dichiarazioni di Prosser, che spera che la sua ala faccia con continuità  quello che ha fatto vedere a tratti nei suoi primi anni di college, ovvero un estrema facilità  a giocare in ogni zona del campo (14 punti e quasi 8 rimbalzi lo scorso anno), un all around di grande qualità  in grado di decidere una partita in modi diversi.

Attorno a Howard nel back court ci sarà  Taron Downey , un sophomore che ha mostrato di avere le carte giuste per essere il play della squadra già  lo scorso anno conquistando il quintetto 10 volte, mentre per l'altro posto la concorrenza è agguerrita, anche perchè Prosser potrebbe provare di andare con Howard da guardia ,se così fosse (ma le probabilità  sono scarse) si aprirebbe un piccolo spiraglio per Jamaal Levy che ha fatto intravedere cose discrete lo scorso anno.

Altrimenti la lotta sarà  tra 3 freshman: Richard Joyce, Jutin Gray (entrambi arrivano dalla famosa Oak Hill Academy in Virginia, quel posto in mezzo al nulla in Virgina dove i ragazzi sono in una sorta di ritiro) e Trent Strickland anche lui arrivato dopo un percorso particolare visto che è passato per la Hargrave Military Accademy. Trai 3 il favorito per partire titolare sembra Justin Gray , ma Prosser avrà  bisogno di tempo per trovare l'assetto giusto.

Sotto canestro dovrebbero partire Vytas Danelius e Eric Wiliams . Il primo è l'ennesimo sophomore che dopo essere stato a scuola dal suo connazionale Songaila l'anno scorso (attualmente lascia segni importanti in Europa col CSKA) avrà  più responsabilità  e minuti (6.6 punti e 4.2 rimbalzi al primo anno chiudendo in crescita), ripetere le gesta del suo predecessore sarà  difficile, ma l'esperienza lo può aiutare.

Williams invece è il primo colpo di Prosser come reclutatore a Wake Forest, lo firmò prima ancora di dirigere un allenamento con i Demon Deacons e Williams lo ha in qualche modo ripagato facendo una stagione da senior da 28 punti,14 rimbalzi e 6 assist, tanto da mettere il centro trai migliori 20 prospetti della nazione.

Dalla panchina arriverà  una mano da Steve Lepore (senior specialista nel tirare e poco altro) e da Chris Ellis, figlio di Dale Ellis conoscenza prolungata delle arene NBA, se il sangue vuol dire qualcosa lo si vedrà  più avanti.
La squadra di Prosser è giovane, ma tutta la conference è giovane (un po' il luogo comune che emerge da questa sommaria pre-view), molto dipenderà  da dove la porterà  Howard, per quel che conta io punto su di lui come miglior giocatore per la ACC in questa stagione…

CLEMSON: Una cosa è certa: Shyatt è un buon allenatore dal punto di vista scolastico ovvero i suoi giocatori si laureano in tempo e questo ai piani alti dell'università  fa piacere. Ma se Shyatt sia un buon allenatore sul campo non è più chiarissimo dopo le ultime due stagioni alquanto deludenti. I Tigers gli ha prolungato il contratto di 2 anni quest'estate, ma non sarebbe la prima volta che un coach è licenziato dopo un prolungamento…

I Tigers punteranno molto sul senior Ray Henderson , il miglior rimbalzista per minuto (quasi 9 in 24 minuti a sera) dell'intera ACC che sembra aver smaltito i problemi alle ginocchia che lo hanno afflitto nelle sue prime stagioni, e su Chris Hobbs il centro titolare dai rapporti difficili cone le zebre, i suoi 11 punti e 6 rimbalzi potrebbero migliorare di molto se saprà  controllare meglio il corpo in difesa.

I due, detti Bruise Brothers, potranno avere un aiuto importante dal sophomore Sharrod Ford che si è presentato con più chili e convinzione al campus per la nuaova stagione.

Per gli esterni molte responsabilità  saranno su Edward Scott , 12 punti e 8 assist al suo anno da junior dopo aver praticamente guardato gli altri per i suoi primi 2 anni, adesso è atteso a una conferma, che lo metterebbe tra i migliori play puri della conference.

Il problema sarà  chi dovrà  sfruttare gli assist di Scott visto che di grandi realizzatori tra gli estewrni non se ne vedono. Le speranza di Shyatt sono su Chey Christie più di 5 punti nella sua prima stagione, anche lui è migliorato fisicamente durante l'estate, il rischio è alto, ma non è che le alternative diano sicurezza visto che si parla di freshman come nel caso di Shawan Robinson, 24 punti alla HS, o di giocatori che potranno unirsi solo nel secondo semestre per difficoltà  accademiche come Lamar Rice.

L'obiettivo è fare qualcosa di più del penultimo posto, altrimenti il fatto che i giocatori di Shyatt si dimostrino buoni studenti conterà  davvero poco…

FLORIDA STATE: Dobbiamo essere sinceri, c'era il serio rischio che ci dimenticassimo dei Seminoles, capita quando l'anno prima la squadra è arrivata ultima e non c'è nessun motivo concreto per cui il programma possa migliorare quest'anno a parte la speranza che il nuovo coach Hamilton dia una scossa a tutto l'ambiente.

La filosofia di Hamilton è, a parole, abbastanza rivoluzionaria: “Nel nostro sistema noi abbiamo un solo ruolo definito, il playmaker. Un play e 4 giocatori”. Piccolo problema, il play sarà  un freshman, Todd Galloway , che non attiva ai 6 piedi. Hamilton dice che ha un IQ cestistico fuori dalla norma, ma poi per coprirsi ha pensato bene di portare a FSU Nate Johnson, proveniente dal mondo JUCO e con un po' di esperienza.

Insieme a uno dei due partirà  Tim Pickett, altro giocatore proveniente dal mondo degli junior college, dove ne ha messi 21 con 6 rimbalzi, doveva arrivare nella SEC (a South Carolina) l'anno scorso, ma problemi di eleggibilità  lo hanno fatto arrivare a FSU quest'anno.

Nella front line ci saranno lo junior Michael Joiner (8 punti e quasi 5 rimbalzi lo scorso anno), un all-around finito nel primo quintetto freshman dell'ACC due stagioni fa, e Anthony Richardson, la sorpresa dello scorso anno, in cui da freshman è stato il miglior stoppatore,uomo assist, tiratore da 3 il tutto in solo 17 minuti a sera.

Il talento c'è, il ruolo meno, ma tanto a Hamilton non servono ruoli… In mezzo all'area si alterneranno Harvey e Mathews, due senior l'anno scorso chiusi da Nigel Dixon, che a detta di Hamilton sono dei grandi lavoratori, il talento è un'altra cosa, ma in mancanza d'altro…

I Seminoles difficilmente si smuoveranno dall'ultimo posto nella ACC (anche se il penultimo posto potrebbe essere alla portata, grandi prospettive insomma…), ma il percorso di ricostruzione dell'intero programma non si esaurisce in un anno o due…

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