NL East Report #18

Mike Hampton è tornato ad assaporare il gusto della vittoria.

Phila tenta l'allungo in testa, approfittando della crisi dei Mets che vengono scavalcati anche dai Marlins: il calendario sembrava favorire NY che non riesce ad approfittare dei turni contro Houston e S.Diego. Sotto accusa il bullpen, ma anche l'attacco sta vivendo un momento non certo brillante.
Phila invece supera lo scoglio Cardinals e mantiene i Marlins a distanza.

Da segnalare finalmente una buona settimana dei Nationals (4-2) mentre i Braves continuano a perdere serie su serie. Entriamo dunque nel dettaglio dei match.

Philadelphia Phillies 62-51

Dopo aver facilmente passeggiato a Washington (8-4 nel terzo match di uno sweep liscio liscio) con Kendrick che raccoglie la nona W, Phila va a St.Louis per una serie di tutt'altro spessore.

Infatti i Cards picchiano subito Hamels e concedono poco all'attacco dei Phillies, se non l'homer del solito Burrell per un poco incoraggiante 6-3.

Serve il primo acuto in maglia grigiorossa di Blanton per pareggiare il conto: grazie ai 7 IP dell'ex A's che fruttano un solo punto al passivo, possono bastare i 2 HR di Howard e Dobbs per risolvere la partita sul 2-1.

Ancora più difficile risulterà  il rubber game: sotto per tutto il match nonostante un buon Myers, Phila trova i punti per mettere il naso avanti dagli homers di Utley e Victorino ma rischia di essere rimontata a sua volta con Lidge (28 saves su 28, chapeau) che mette 2 K a basi piene nel nono sul 5-4.

Day off e poi scontro diretto con i Marlins: Phila cala l'anti marlin per eccellenza, Moyer che è 10-0 in 10 start contro i pesciolini.

Aggiornare a 10-1 perchè, nonostante una discreta prova del veterano, un 2 run HR di Victorino è tutto quello che l'attacco dei Phillies riesce a mettere sul tabellone mentre Florida segna che è un piacere per un rotondo 8-2.

Occorre Kendrick per ristabilire l'ordine: 6 scoreless IP, pur infarciti di basi ball, consentono una vittoria tranquilla ai Phillies corroborati dal 32° HR di Howard e da 9 valide che fruttano il 5-0 finale.

Florida Marlins 60-54

Serie interna da 4 partite contro Colorado ad aprire la settimana dei Marlins: si inizia festeggiando il ritorno sul monte del giovane Anibal Sanchez con uno scoppiettante 12-2, con il risultato messo in ghiaccio sin dai primi innings.

Va peggio all'altro giovane pitcher di Florida, ovvero a Volstad, che subisce 5 punti in altrettanti IP con l'attacco che si prende una giornata di ferie; finisce 5-2 per i Rockies.

Un ottimo Nolasco (8IP, 3ER, 0 BB, 13 SO) sfodera una delle sue migliori uscite in carriera e, pur concedendo 2 HR al solito Holliday, guida i suoi al 5-3 ma Colorado ha sette vite ed impatta la serie attendendo l'uscita dal campo di un Olsen pressochè intoccabile (6 IP, 1 hit) per segnare tre punti al bullpen dei Marlins e vincere 3-2 il match.
Si segnala l'esordio di Rhodes, unico tra i rilievi a non subire punti.

Si va allora a Philadelphia e la changeup di Josh Johnson paralizza per 6 IP il temuto attacco di casa: Hermida concretizza con 4 RBI il lavoro del lineup e l'opener va ai Marlins per 8-2.

Anibal Sanchez invece non riesce nell'impresa, scarsamente aiutato dall'attacco che riposa beatamente nel 5-0 che riporta i Marlins a 2 gare e mezzo di distacco dalla vetta.

New York Mets 59-54

I Mets visitano Houston e ne escono con le ossa rotte: due sconfitte maturate nel finale, con Heilman protagonista negativo in ambedue le situazioni: il rilievo concede un Grand Slam a Loretta nel 7-3 del primo match che vede il rientro di Pedro Martinez mentre nel secondo lavora in coabitazione con Wagner per dissipare un vantaggio di 4-2 che diventa un 4-5 al decimo inning.

L' inaspettato sweep si completa con un netto 4-0, con Perez sul monte che non riceve nessun tipo di aiuto dall'attacco che spreca diverse occasioni per segnare; oltre a tutto, Maine e Wagner vanno in DL a conferma di una settimana veramente infelice per i Mets.

Arriva S.Diego allo Shea Stadium e Tatis (2 HR, 4 RBI) fa le pentole ed anche i coperchi ma rischia di vedere tutto il suo fatturato inutilizzato ancora a causa di Heilman che subisce un 3 run HR nel nono (veramente un bell'esordio come neo closer) ma i Padres arrivano corti nella rimonta. Finisce 6-5 per i Mets.

La sera seguente, Mets anemici nonostante Murphy vada 3 su 5: Pedro Martinez lancia discretamente (6,1 IP, 3 R, 2 ER) ma il pidocchioso 1 su 9 con RISP condanna NY al 4-2.
Da notare che anche l'altro possibile closer, ovvero Kunz, subisce un home run; la sostituzione di Wagner appare sempre più complicata.

Atlanta Braves 52-62

I Braves iniziano evitando lo sweep da St.Louis con un bel 9-4: il rientro di Mike Hampton, no decision per lui ma 2 RBI, e la gran serata di Sammons (3 su 4 con 3 RBI e primo HR in carriera) le note liete di serata.

Arrivano poi i Brewers che violentano Chuck James che subisce 6 punti in meno di 3 IP: eloquente il 9-0 finale.

Molto più efficace risulta essere Morton (7 IP, 2 ER) ma contro Sabathia l'attacco conclude poco e sarà  Soriano a subire i punti decisivi del 4-2 per i Brewers, nonostante la L vada al giovane rookie di Atlanta.

Ancora una volta, Atlanta evita lo sweep all'ultimo match e deve ringraziare Campillo che lancia 7 spettacolari shutout innings, guarniti con 6 K e nessuna BB.
Il 5-0 finale significa sesta W per il lanciatore messicano che esibisce una ERA (2.58) tra le migliori di tutta la MLB e rappresenta nettamente la nota più positiva di tutta la stagione dei Braves.

Beh, in effetti pure un certo Jurriens andrebbe citato tra le note liete anche se a S.Francisco la difesa lo penalizza e, nonostante una buona prestazione, lo costringe ad incassare la settima L nel 4-2 che inaugura la serie.

Segue la W per Hampton, festeggiata pure con un doppio ed un RBI; per uno che ha perso tre anni dietro ad infortuni vari, questo 11-4 è un risultato da ricordare.

Da dimenticare invece il 2-3 che dà  la serie ai Giants, con Chuck James che subisce subito i 3 punti che a Lincecum bastano per la vittoria di S.Francisco.

Washington Nationals 42-71

I Nats iniziano da dove li avevamo lasciati, ovvero subendo l'ennesima sconfitta (8-4) e lo sweep dai Phillies, stavolta commettendo 3 errori difensivi di cui Phila approfitta volentieri.

Ma inaspettatamente, il vento cambia: arrivano i Reds, che spesso hanno il potere di resuscitare i morti ed anche stavolta non si smentiscono.
Odalis Perez diventa intoccabile per una sera mentre l'attacco segna subito 5 punti su Bailey che basteranno a chiudere il match 5-2

Bergmann invece viene picchiato duramente ma l'attacco fa scintille e rimonta per un 10-6, dove brillano i nuovi arrivi Bonifacio e Alberto Gonzales.

Infine arriva addirittura lo sweep, con un 4-2 magistralmente lanciato da Balester e difeso con i denti dal bullpen dove Hanrahan registra la sua prima salvezza in carriera.

In Colorado poi si raggiunge l'apoteosi: quarta vittoria consecutiva (9-4) con l'attacco che appare rigenerato: ancora Bonifacio (3 su 5, RBI) e Gonzales (2 su 3) sugli scudi, con Flores ed Harris a capitalizzare con 2 HR. Redding ringrazia per la W, nonostante una uscita modesta.

L'incantesimo finisce con l'uscita di Lannan, dopo 7 solidissimi IP: il bullpen crolla (1 IP, 6 ER) sotto i colpi dei Rockies che vincono 8-2 e chiudono la striscia vincente dei Nats.
Un rinvio per pioggia fa saltare il match di mercoledì notte.

Player of the week

Per una volta, lasciamo perdere le stats e ragioniamo con gli intangibles.
L'ultima sua vittoria su di un campo da baseball era targata 2005 perciò ci pare doveroso eleggere Mike Hampton come player of the week: il quasi trentaseienne pitcher di Atlanta ha lottato per tre anni ma ha vinto la sua battaglia.
Ne siamo veramente felici.

Next week
Mets: vs Padres, vs Florida, @ Nats (più un recupero vs Pirates)
Phillies: vs Florida, vs Pirates, @ Dodgers
Florida: @ Phila, @ Mets, vs St.Louis
Atlanta: @ Arizona, vs Cubs
Nats: @ Colorado, @ Brewers, vs NY Mets

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