Alex Gonzales è l'eroe di Gara 4: i Marlins sono ancora vivi!
I Marlins riescono a vincere la partita ed a pareggiare la serie proprio quando tutto sembrava perduto, dopo la grande occasione persa nel nono inning allorché Ugueth Urbina, il closer, aveva sfumato la salvezza facendosi recuperare ben due punti.
A quel punto l'inerzia della gara era tutta dalla parte degli Yankees, che non concedevano un punto negli extra – innings (durante la post-season) dal 1998.
Florida ha però saputo resistere, mantenendo i nervi saldi, fino al 12° inning quando l' Home Run di Alex Gonzales le ha regalato questa importantissima vittoria.
Gran parte del merito per questo successo va dato al partente dei Marlins: Carl Pavano [12W-13L ERA 4.30] era considerato il peggior pitcher della rotazione di Jack McKeon, ma in questa gara ha dato il massimo lanciando per ben 8 inning in cui ha concesso solo 7 valide ed 1 punto alle mazze newyorkesi.
La sconfitta degli Yankees può essere invece spiegata con l'infelice decisione di Joe Torre di mandare in campo Jeff Weaver [5W-9L ERA 5.99], che non aveva mai messo piede sul monte di lancio durante questi play-off, quando in panchina aveva un Mariano Rivera, MVP del championship della AL, in forma strepitosa.
La scelta di Torre appare anche più sbagliata se consideriamo l'importanza di questa gara 4: se gli Yankees avessero vinto, sarebbero andati sul 3-1 con la possibilità di giocarsi 2 match points in casa; in questo modo, invece, potrebbero tornare nella grande mela in svantaggio con addosso tutta un'altra pressione.
Anche i battitori in pinstripes hanno le loro responsabilità in questa debacle; hanno infatti lasciato ben 20 uomini in base (come in gara 1) e hanno gettato alle ortiche una enorme occasione nell'undicesimo inning allorché, con le basi piene ed un solo eliminato, Boone e Flaherty si sono fatti eliminare dal rilievo dei Marlins Braden Looper [6W-4L ERA 3.68].
La gara si è giocata al Pro Player Stadium di Miami, davanti a 65.934 spettatori in una serata tiepida e poco ventosa.
Torre sceglie Roger “The Rocket” Clemens, probabilmente all'ultima partenza della sua lunga e gloriosa carriera (ben 310 vittorie e 4.099 strike out in regular season), per sfruttare il suo ottimo rendimento esterno (11W-2L fuori dalle mura amiche dello Yankee Stadium).
Roger non è però in un grande momento di forma e lo ha dimostrato nella gara 7 del championship dove ha concesso alle mazze dei Red Sox ben 4 punti in soli tre innings.
Il lineup è identico a quello vittorioso in gara 3 con l'ovvia sostituzione di Clemens per Mussina allo spot numero 9.
Gli Yankees partono così:
1-Alfonso Soriano (2B) .167 nella serie
2-Derek Jeter (SS) .417
3-Jason Giambi (1B) .125
4-Bernie Williams (CF) .364
5-Hideki Matsui (LF) .455
6-Jorge Posada (C) .000 (0 su 7 nelle prime 3 gare)
7-Karim Garcia (RF) .400
8-Aaron Boone (3B) .167
9-Roger Clemens (P)
McKeon sceglie invece Carl Pavano per contrastare “The Rocket” sul monte e apporta una sola modifica al suo lineup invertendo le posizioni di Conine e Lee, rispettivamente agli spot 5 e 7.
I titolari dei Marlins sono questi:
1-Juan Pierre (CF) .500
2-Luis Castillo (2B) .231
3-Ivan Rodriguez (C) .200
4-Manuel Cabrera (RF) .182
5-Jeff Conine (LF) .333
6-Mark Lowell (3B) .083
7-Derrek Lee (1B) .167
8-Alex Gonzalez (SS) .111
9-Carl Pavano (P)
La gara parte subito bene per i Marlins: Pavano chiude senza grossi problemi la prima frazione, mentre Clemens si trova in grosse difficoltà .
Dopo avere eliminato Pierre e Castillo, The Rocket viene toccato prima da un singolo di Rodriguez e poi ancor più duramente da Cabrera che spedisce la palla fuori dalle recinzioni per i primi due punti della sua squadra (Florida 2- NYY 0).
Questo è però solamente l'inizio, infatti Clemens concede altri 3 singoli e 1 punto (Conine) prima di chiudere l'inning con la sensazione di avere già compromesso la partita (Florida 3-NYY 0).
Gli Yankees hanno una reazione immediata e nella seconda frazione riempiono le basi con zero out: Garcia viene eliminato al piatto da Pavano, ma Aaron Boone, con una volata di sacrificio, porta a casa il punto di Williams (Florida 3-NYY 1).
La rimonta dei newyorkesi si arresta subito poiché al piatto va Roger Clemens, che viene eliminato senza difficoltà .
Da questo momento i pitchers diventano dominanti tanto che si arriva alla fine dell'ottavo inning sempre sul punteggio di 3 a 1 per la franchigia della Florida.
Clemens termina la sua gara dopo 7 innings in cui concede 8 valide (di cui 5 nella prima frazione) e 3 punti con 5 strike out all'attivo e viene rilevato da Nelson che chiude il suo inning senza problemi.
Degno di cronaca è invece il nono inning: Pavano è costretto a lasciare il campo dopo ben 115 lanci effettuati (79 strikes) e lascia il suo posto a Ugueth Urbina, ex dei Red Sox, un closer abbastanza affidabile anche se non proprio un fenomeno.
Urbina parte bene eliminando un osso duro come Jason Giambi, ma poi si deve arrendere davanti a Bernie Williams che batte un singolo.
Ugueth appare un po' in confusione e concede a Matsui una base-ball, prima che una battuta fiacca di Posada porti all'eliminazione di Matsui.
Gli Yankees si trovano così con gli uomini agli angoli, ma ad un solo out dalla sconfitta.
Torre manda in campo Dellucci come pinch-runner al posto del lento Posada e Ruben Sierra come pinch-hitter per lo spento Karim Garcia (0 su 3).
Urbina lancia prima 3 ball, poi due strikes con altrettante fastball sul filo esterno; sul conto pieno Sierra batte due palle in zona di foul prima di colpire l'ennesima fastball mandandola lungo la linea che delimita la parte destra del campo.
La palla è buona e porta a casa i punti di Williams e Dellucci che valgono il pareggio (Florida 3-NYY 3).
Quando al piatto si presenta Boone, Sierra è in terza base e gli Yankees si trovano ad una sola valida dal possibile vantaggio, ma Gonzalez elimina il terza base newyorkese raccogliendo la sua fiacca rimbalzante e spedendola a Lee per il terzo out.
Torre pesca dal bullpen Jose Contreras il quale gioca due inning senza concedere neanche una valida, mentre McKeon sostituisce Urbina con Chad Fox.
Siamo nell'undicesimo inning quando gli Yankees hanno un'altra grande opportunità per aggiudicarsi l'incontro: dopo il doppio di Williams e la base-ball regalata da Fox a Matsui, Dellucci con un bunt di sacrificio porta i due compagni in seconda e terza base.
Basterebbe dunque una volata di sacrificio per dare almeno un punto ai Bronx Bombers.
Il manager dei Marlins, McKeon, decide di dare una base-ball intenzionale a Juan Rivera (pinch-hittter per Contreras) giocandosi tutto contro Aaron Boone (0 su 3 fino a quel momento) e mandando in campo Braden Looper al posto di Fox.
Boone colpisce in zona di foul ben 4 lanci prima di essere eliminato al piatto e John Flaherty, entrato come catcher al posto di Posada, batte un pop-up e viene facilmente eliminato da Lowell.
I Marlins devono quindi ringraziare Aaron Boone per averli tenuti in partita in due momenti fondamentali della gara (9° e 11° inning): l'eroe del Championship della AL ha infatti chiuso con un eloquente 0 su 4 lasciando in base ben 4 corridori di cui 3 in posizione punto!
Quando poi Joe Torre ha inserito Jeff Weaver al posto di Contreras, quasi tutti hanno capito che la gara sarebbe andata ai Marlins e il fuoricampo di Alex Gonzalez nel 12° inning è stata la logica conclusione (Florida 4-NYY 3).
Il vincente è Looper, il perdente èWeaver; il titolo di MVP va a Gonzalez per il fuoricampo decisivo, ma gran merito va riconosciuto anche allo stesso Looper e a Pavano.
In conclusione la serie è di nuovo in parità ed assume una grande importanza questa gara 5 che vedrà di fronte, per la seconda volta nella serie, David “Boomer” Wells e Brad Penny.
Nella prima occasione fu Penny a spuntarla grazie anche all'ottima prova dei rilievi: Willis e Urbina concessero solo 2 valide in 3 innings e 2 terzi.
Comunque vada ci aspettano altre gare emozionanti ed equilibrate in barba a tutti quelli che pronosticavano un facile successo dei newyorkesi.