NL West Report #13

Holliday sta cercando di risollevare i suoi Rockies: basterà  il suo apporto ?

Settimana importante nella NL West, con i Dodgers che recuperano terreno su Arizona e si portano a sola mezza partita dalla vetta: i più maliziosi insinuano che l'assenza di Pierre abbia molto a che fare con la rimonta di LA che, come d'incanto, sembra aver risolto molti dei problemi offensivi che l'hanno afflitta dall'inizio della stagione.

I D'backs invece non riescono a recuperare lo smalto di inizio stagione, nonostante un magnifico Haren che sta superando anche Webb come rendimento sul monte; il bullpen, tradizionale punto di forza di Arizona, sta sprecando molto e l'attacco vive principalmente su Jackson e Reynolds.

I Giants si mantengono a tiro, approfittando dell'andamento lento in testa: una squadra che guida la division con un record negativo può indurre sogni di ogni tipo, anche se improbabili.
In ogni caso, S. Francisco risulta essere migliore di quanto tutti i critici avevano profetizzato alla vigilia della stagione.

Sul fondo, Colorado si è leggermente ripresa dopo una striscia impressionante di sconfitte ed ha staccato i Padres, desolatamente ancora ultimi.

Vediamo il dettaglio della settimana.

Arizona D'Backs 43-44

Si inizia con Webb che si assicura la dodicesima W nel 6-2 che impatta la serie con i Marlins: un quinto inning da 5 runs spezza in due il match, chiuso poi magistralmente dal bullpen di Arizona.

Anche Haren si sarebbe aspettato un epilogo simile, ma dopo aver lanciato 7 inning spettacolari e portato in dote un 3-1 ai rilievi viene tradito da Pena e Lyon che gettano alle ortiche il vantaggio per il 4-3 che assicura la serie ai Marlins.

Contro Milwaukee però, Arizona torna in carreggiata con Doug Davis tonico sul monte (3 ER in 5.2 IP) e Reynolds (3 su 3 con 3 RBI, 1 HR e 2 doubles) a fornire il necessario per portare a casa il match sul 6-3.

Randy Johnson invece continua a vivere uno dei peggiori periodi della sua carriera e colleziona la sesta sconfitta consecutiva: tolto prima di finire il quarto inning con 7 runs in saccoccia (tutti earned, con 3 home runs), vede poi i suoi compagni tentare la rimonta ma arrivare corti nel 8-6 finale.
Nota per Conor Jackson con 3 su 3, 1 HR e 3 RBI.

Successivamente Arizona ottiene una inaspettata prestazione da Yusmeiro Petit (6 IP, 1 run, 4 SO), al rientro dal triplo A, ma non riesce a concretizzare le molte occasioni offensive durante il match che sfugge ancora una volta negli ultimi innings al bullpen con Qualls, Pena e Lyon tutti con 1 punto concesso.
Il 4-3 finale sa di occasione persa.

Arizona si riabilita nell'episodio finale della serie nel quale, dopo aver subito tutto il match con Webb sul monte, arrivano sullo 0-5 al nono inning e segnano 6 punti prima che il bullpen dei Brewers riesca a fare un singolo out siglando una rimonta che ha dell'incredibile.

Via i birrai, arrivano i Padres che inaspettatamente vincono l'opener contro Haren che lancia ottimamente (7 IP, 2 ER, 1 BB, 7 SO) ma viene tradito dal suo attacco che estrae solo un misero punto dal match, che finisce 5-1.

Los Angeles Dodgers 42-44

La serie contro gli Angels registra l'incredibile vittoria dei Dodgers per 1-0: incredibile perchè ottenuta senza battere neanche una valida ma grande merito va a Billingsley che tiene a zero i cugini in sette solidi innings.

Gli Angels evitano lo sweep analogamente (1-0), grazie a Lackey che ipnotizza i Dodgers per 8 innings e 2/3 e lascia ancora una volta Lowe, autore di una superba uscita, con una immeritata L e la sensazione che l'attacco non voglia proprio farlo vincere (nelle sue 8 L ha avuto solo 9 runs in suo supporto e mai più di due a partita).

Il trasferimento a Houston, così come il fatto che Pierre sia finito in DL, inizialmente non sembra cambiare le carte in tavola: nonostante 11 valide contro 6, i Dodgers perdono 4-1 e Stults ritorna sulla terra dopo due uscite veramente stellari.

Ma la sera seguente i Dodgers si scatenano segnando in 5 dei primi 6 innings prima della rimonta di Houston che, in due innings, riporta il punteggio sul 6-6, beffando Kershaw che sperava nella sua prima W nelle majors; sarà  Jeff Kent a colpire l'home run decisivo del 7-6 ma il cuore dei Dodgers si chiama Russell Martin, autore di una prestazione maiuscola (3/5, 1 HR, 3 R, 3 RBI, 1 BB).

Sulla stessa falsariga si consuma gara 3 che finisce però 4-1: i Dodgers costruiscono punti uno per inning (4 nei primi 5) ma stavolta Houston non trova possibilità  di rimonta grazie al superbo rientro di Kuroda che non concede nulla in 7 IP.

Ancora meno concede Billingsley in 8 innings stellari dove solo un errore di Maza fa segnare 2 punti agli Astros; l'attacco si mantiene tonico con un primo inning da 3 runs e poi assesta due colpi di sicurezza con gli homers di Ethier e Loney che fissano il punteggio sul 5-2.

Trasferimento a S. Francisco e subito fuochi d'artificio tra le due rivali di sempre: finisce 10-7 con il buon rientro di Garciaparra come shortstop e quello pessimo di Andruw Jones nel center field (0/5 con 4 SO).
Ethier (3/6, 3 RBI, HR) guida la carica dei Dodgers che mettono 7 doppi e 2 HR (l'altro è di La Roche) su 13 valide, compensando la difficile serata dei loro lanciatori.

S. Francisco Giants 38-49

Sconfitti nell'opener, i Giants recuperano la serie contro gli A's con un 1-0 dove lo spettacolo arriva dai lanciatori: Lincecum (11 K in 7 IP) vince la sfida con Duchscherer (solo 2 hit concesse in 8 IP) in un duello tra due dei migliori lanciatori del 2008.

Nel rubber game, Jonathan Sanchez emula Lincecum con sette inning di gran lusso in cui solo un homer di Cust lo scuote ma l'attacco si scatena su Blanton e sui rilievi degli A's finendo con un roboante 11-1.
Notevole la serata di Aurilia con 3 su 5 e 5 RBI.

Si torna a casa e non è un bene per i Giants, come dimostra il loro score interno che è il peggiore della MLB: in più, tocca a Zito lanciare ed è una manna per i Cubs che abusano di lui per 5 inning (5 runs) mentre a Sadler basta anche meno (1 IP, 4 runs) per crollare.
Il finale dice 9-2 Cubs.

Tutt'altro pitcher si rivela Cain (e si sapeva….): il buon Matt surgela letteralmente l'attacco dei Cubs con otto innings stellari (2 hits, 3 BB e 10 SO) e fa bastare i 2 miseri punticini che l'attacco riesce a mettere sul tabellone per il 2-1 finale, con Wilson che concede più valide in un inning che Cain in tutta la partita ma strappa ugualmente la salvezza.

La equilibratissima gara 3 viene invece decisa da un home run di Fontenot su Walker, dopo che Bowker (2 run HR) e Durham (3 run HR) avevano tenuto il match sul 5-5.
Il rilievo dei Giants, fantastico contro i destri, continua a subire i mancini in maniera incredibile anche se resta uno dei componenti più affidabili del bullpen di S. Francisco.

Ad impattare la serie ci pensa ancora l'ennesima buona prova di Lincecum ed un 3 run HR di Aurilia che spezza il match nel settimo per un finale di 8-3.

Arrivano allora i Dodgers ma né Sanchez né il bullpen riescono a frenare l'attacco losangelino, vanificando una efficace prestazione offensiva del lineup nel 10-7 che apre la serie a favore di LA.

Colorado Rockies 36-51

Sesta e settima sconfitta in fila per Colorado a Detroit; incredibile il 6-7 di sabato, con i Rockies che segnano 4 punti nel nono e si portano in vantaggio 6-5, solo per vedere Fuentesgettare via l'impresa nella parte bassa dell'inning.

Lo sweep si completa domenica con un tirato 4-3, con Reynolds sommerso di valide ma non di punti e l'attacco sorretto solo dal fuori campo da due punti di Tulowitzki che non basta ad interrompere la striscia negativa.

Il ritorno al Coors Field coincide con un'altra sonante sconfitta per 15-8 ad opera dei Padres: ancora pessimo Fuentes che nel nono inning su sei battitori ne elimina uno.
Il closer perde il match e sta perdendo anche molto appeal per quanto riguarda il mercato, visto che i Rockies sembrerebbero disposti a cederlo; ci sarà  qualcuno che è disposto a dare qualcosa di buono in cambio, viste le ultime debacle?

Ci pensa Cook a fermare ad otto la serie di sconfitte e lo fa con un eclatante complete game shutout in soli 79 lanci, nei quali concede la miseria di 5 singoletti; l'attacco ringrazia e timbra il 4-0 finale.

Solido anche Ubaldo Jimenez a cui l'attacco regala 7 punti nei primi 3 innings, con Atkins sugli scudi (3 su 4, 4 RBI, HR) a portare la serie tra le derelitte della NL West dalla parte di Colorado.

La nuova serie vede i Marlins ospiti al Coors Field e sarà  da tutta da vedere: il primo atto va ai Rockies che rimontano due volte per la vittoria 6-5.
La prima nell'ottavo (sac fly di Baker) e la seconda nell'undicesimo con un singolo da 2 punti di Spilborghs.

Il match seguente è memorabile, degno del periodo precedente all'umidificatore che ha leggermente normalizzato il ballpark dei Rockies: finisce 18-17 (senza extra innings) con Colorado che, ancora una volta, sovverte il risultato in extremis segnando due punti nel nono.
Holliday e Spilborghs mettono 2 HR a testa, Atkins uno con 5 su 6 al piatto: sui lanciatori preferiamo non infierire.

S. Diego Padres 34-53

Persino Seattle fa polpette dei Padres al PETCO Park: uno sweep inglorioso che significa 8 sconfitte in fila per S. Diego.
Equilibrato il 4-2 di sabato con Baek ad incassare i 4 runs e la relativa L in 5 inning lanciati; pesante il 9-2 (18 valide subite) finale con Peavy a contenere i danni ed il bullpen a farsi sfuggire il match nei tre innings finali.

Si va allora a Denver e l'attacco Padres si scatena con la bellezza di 22 valide, mascherando una brutta uscita di Maddux e interrompendo la infinita serie di sconfitte con un rotondo 15-8 in cui tutti i titolari battono una multi hit ad eccezione di Headley.

Altra musica la sera dopo, quando l'attacco resta ad ammirare i lanci di Cook e Banks cede nel quinto inning, perdendo una partita sin lì dominata dai lanciatori.

La serie sfugge presto nel rubber game, con Wolf a subire pesantemente negli inning iniziali e l'attacco incapace di mettere insieme una reazione degna di questo nome: 8-1 il finale.

Dopo un giorno di riposo, Padres in Arizona e sgambetto alla capoclassifica divisionale con un Baek che non subisce valide sino al sesto inning e l'attacco che costruisce i punti della vittoria (5-1) su Haren (2) e quelli della sicurezza sul bullpen dei D'backs.

Player of the week

Matt Holliday batte più di un colpo questa settimana e vince la nostra nomination: 444/545/704 con 2 HR e 7 RBI in 27 AB lo qualificano come degnissimo del titolo, anche se le serie casalinghe lo hanno un po' aiutato.

Il cammino fino all' All Star Game

D'backs: vs Padres, @ Nationals, @ Phillies
Dodgers: @ Giants, vs Atlanta, vs Florida
Giants: vs Dodgers, @ mets, @ Cubs
Rockies: vs Florida, @ Brewers, @ Mets
Padres: @ Arizona, vs Florida, vs Atlanta

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