Ron Gardenhire è un manager eccellente
Proseguiamo con le nostre pagelle dando un'occhiata all'AL Central.
AL Central
Chicago White Sox: 8. In testa alla division soprattutto grazie al pitching, ma anche grazie alla stagione oscena di Tigers ed Indians. Un grande bullpen ed un'ottima rotazione comunque stanno supplendo all'attacco che va a strappi. Nel lineup disastroso Konerko, mentre Dye e Swisher giocano bene di striscia. Alexei Ramirez è partito in maniera inguardabile, ma adesso si è ripreso. Alla fine tutto si basa però sui partenti: possono durare? Possono non infortunarsi? Ci vuole fortuna, perchè Chicago non sembra attrezzatissima in caso di calo di qualcuno. Floyd è un mezzo bluff, ma Danks è vero, Buehrle regge e Contreras sta avendo un'altra buona stagione (un po' a sorpresa dopo gli ultimi tempi). Per ora gli astri si sono allineati a loro favore, ma durerà ?
Minnesota Twins: 9. Eccellente stagione per chi ha perso Santana. Liriano non è (ancora) tornato, ma Blackburn, Slowey e Baker stanno facendo più di quanto ci si aspettasse in rotazione. Il lineup non è fenomenale e soprattutto ha pochissima potenza, ma l'insieme per il momento tira avanti e se i due giganti della division dormono, questi non è che li aspettino. E' una buona squadra, probabilmente non pronta per la post-season, ma magistralmente guidata da Gardenhire e dotata di buon talento generale. Certo, se l'attacco non inizia a battere meglio, la stagione rimarrà in una specie di limbo appena sotto la vetta della division. E' comunque un successo per chi doveva arrivare al massimo quarto.
Detroit Tigers: 4. Sarebbe stato un voto più basso qualche settimana fa, ma si sono un po' ripresi, arrivando a .500. L'attacco è stato molto inferiore alle attese e Miguel Cabrera oltre ad essere un peso difensivo in ogni posizione, ha inciso con la mazza tremendamente meno di quanto sperassero i tifosi. Il pitching è stato da incubo, col bullpen che è diventato una lotteria dopo gli infortuni di Rodney e Zumaya (adesso recuperati), ma anche con una rotazione inadeguata: Dontrelle Willis non è certo quello di anni fa, Justin Verlander è partito in maniera che potremmo eufemisticamente definire negativa, e Jeremy Bonderman è stato operato ad un'arteria e perderà il resto della stagione. Qui e lì sono stati trovati Galarraga e Bonine, mentre Rogers può ancora stare in campo. Complessivamente però è poco, molto poco. La cosa più triste è che in questa division mediocre potrebbero comunque farcela. Hanno una chance, vediamo se la sprecano.
Cleveland Indians: 3. Probabilmente non daremo voti più bassi in questa serie di pagelle. Disastrosi però gli Indians. Disastroso il bullpen, dove Borowski è bollito e Betancourt è il cugino scarso di quello dell'anno scorso. Disastroso il lineup, che non fa punti neanche a pagarlo (che poi effettivamente viene pagato per fare punti…) con Hafner e Victor Martinez indescrivibili anche prima degli infortuni. Disastroso il back-end della rotazione. Disastroso il management di Wedge stando ai tifosi che lo vedono tutti i giorni. Cosa si salva? Un immenso Cliff Lee, miglior lanciatore dell'AL fino a questo momento (forse dopo Kazmir, ma stiamo spaccando il capello), un grande Sabathia, meraviglioso dopo le prime 3 partenze comiche ed un sorprendente Aaron Laffey, non perchè non credessimo in lui, ma perchè sta facendo davvero il fenomeno. Dietro, dopo tutti gli IP dell'anno scorso, si è rotto Fausto Carmona, e Westbrook è fuori per la stagione. Sowers e Byrd equivalgono (specie con quell'attacco a supporto) a due sconfitte quasi automatiche. Purtroppo per gli Indians le uniche note positive sono Ben Francisco ed i 3 lanciatori menzionati. Dietro non c'è niente e la stagione matematicamente è apertissima, ma con queste premesse non si va da nessuna parte.
Kansas City Royals: 5. Deludenti, autori di una striscia di sconfitte notevolissima, ma alla fine le aspettative erano basse. Colpisce di più quanto sia stato permesso di dire e fare a Jose Guillen (che in pratica ha definito perdenti i giovani ed inetta l'organizzazione). Doveva essere un'annata di transizione per far crescere Butler, Gordon, Greinke, Soria, e tutto sommato le note positive sono presenti a partire proprio dagli ultimi 2. A tratti bene Bannister, mentre male sono andati tutti i veterani (anche se Guillen si è ripreso nell'ultimo periodo). Il talento c'è, ma nei prossimi anni andrà integrato ancora meglio. Stagione senza aspettative e senza grandi risultati. Alla fine piuttosto anonima, ma le annate di transizione sono così.