Il Roster del Team USA 2008 fa davvero paura…
Alcuni giori fa negli Stati Uniti Jerry Colangelo ha annunciato la lista dei dodici convocati per difendere i colori della nazionale a stelle strisce nel torneo olimpico di Pechino 2008.
La scelta non era assolutamente facile, vista la moltitudine di superstar presenti nella Lega, ma credo che Colangelo abbia azzeccato i nomi dei partecipanti che si sono rivelati essere:
Chris Paul
Jason Kidd
Deron Williams
Dwyane Wade
Micheal Redd
Kobe Bryant
LeBron James
Carmelo Anthony
Tayshaun Prince
Carlos Boozer
Chris Bosh
Dwight Howard
Sicuramente sono tutti nomi importanti, insomma la sensazione che passa è: questa volta vogliono vincere e vogliono vincere davvero.
E certo, perchè è da un po' troppo tempo che non si respira aria di vittoria in campo internazionale da quelle parti: nelle ultime due competizioni intercontinentali sono arrivati solo 2 bronzi - quello di Atene e quello ai Mondiali giapponesi dove, francamente, tutti si aspettavano il grande risultato dalla squadra di coach K: grande risultato non è stato, ma comunque (a differenza di sport come il calcio) il coach è ancora sulla panchina, ma questa è un'altra storia.
Concentriamoci piuttosto sui giocatori presi come singoli: dicevo prima di essere d'accordo su tutti: CP3 è definitivamente esploso quest'anno lottando per anche per il titolo di MVP, Kidd è uomo di spogliatoio e servirà soprattutto per tenere unito il gruppo, per Williams vale lo stesso discorso fatto per Paul, Redd non è reduce da una grandissima annata a livello personale e forse è la scelta più discutibile, ma comunque è tiratore ottimo e servirà se vorranno giocare con il run and gun (ma questo è un discorso che affronteremo tra poco), su Kobe e LeBron nulla da dire: sono rispettivamente il capocannoniere e l'MVP dell'NBA e sarebbe stato un delitto non portarli, Carmelo resta un grandissimo giocatore ed è forse la soluzione più convincente nel ruolo di 3, spot per il quale lotta anche Tayshaun Prince, reduce da un'ottima stagione con i Pistons che lo hanno consacrato a uomo sul quale rifondare la squadra e dal quale ripartire, Boozer viene da una stagione fatta di conferme e in quel ruolo sta venendo fuori come uno dei migliori, anche per CB4 vale lo stesso discorso, ma credo partirà un passo indietro a Boozer, infine su Howard non credo ci siano dubbi che sia in assoluto il centro più dominante della NBA, almeno per quanta riguarda l'esplosività e la forza fisica: la stessa cosa varrà anche contro le altri nazionali.
Passiamo ora ad analizzare il tipo di gioco che Team U.S.A. potrebbe adottare: se si volesse scegliere la linea della continuità allora si punterebbe sul run and gun che li ha accompagnati lungo il cammino verso Pechino e nelle (rare) amichevoli: ora, uno direbbe: “ok, va bene”, peccato che l'unica avversaria perlomeno credibile nelle qualificazioni americane sia l'Argentina (con tutto il rispetto per Brasile e Portorico), quindi è anche normale che contro rivali quali Panama o Messico il run and gun non solo funzioni, ma produca anche scarti di un certo spessore e non credo di dovervi spiegare i motivi.
Il dubbio è se possa funzionare contro le squadre europee come Grecia, Russia o Spagna, da sempre molto ben organizzate dal punto di vista tecnico-tattico e che qualche passo nei confronti del basket americano l'hanno sicuramente guadagnato: contro queste formazioni non sarà così facile dominare, quindi sono quasi sicuro che coach K cambierà abbastanza, anche perchè il girone eliminatorio opporrà gli States anche agli stessi campioni del mondo spagnoli, impegno senza dubbio interessante.
Un altro dubbio è quello che riguarda Dwight Howard: come dicevo in precedenza non confutabile sul piano fisico, ma sicuramente di più su quello tecnico.
L'interrogativo è sulla capacità di Howard di produrre gioco efficace dal post basso: ha bisogno di ricevere sotto canestro e, appunto, di farsi valere col fisico per depositare a canestro, oppure di sfruttare il rimbalzo in attacco, ma difficilmente lo si vede di sua spontanea volontà andare a ricevere in post per uno scarico o per un turnaround, quindi sicuramente tutti gli avversari cercheranno il più possibile di portarlo in quelle zone per metterlo in difficoltà , oppure di farlo andare in lunetta, esattamente come è successo nella serie contro Detroit.
La questione playmaker è di grande attualità in questi giorni: molti dicono che è troppo portare tre point guard, la mia posizione è su un neutrale “ni” visto che sicuramente i tre in questione (Kidd, Williams e Paul) sono grandissimi giocatori, ma rischiano di essere inutili insieme poichè pressochè uguali come tipo di gioco (tutti e tre sono playmaker nel vero senso della parola), quindi presumiamo che si parta con Paul titolare e che lo stesso Paul si trovi in difficoltà , non si avrebbero alternative di gioco diverse in panchina.
Probabilmente partirà in quintetto CP3 con Williams da sesto e Kidd che avrà solo alcuni minuti e, come detto, servirà più come collante che come giocatore attivo: io la vedo così.
L'ultimo punto riguarda i grandi esclusi: partendo da Mike Miller, ottimo tiratore che forse nel gioco di coach K ci può stare più di Redd, altro escluso è Tyson Chandler, più adattabile di Howard a giocare contro avversari europei e già rodato come sfruttatore degli alley-hoop (e degli assist in generale) di Paul, presumibilmente i Big Three di Boston si vorranno godere delle meritate ferie dopo le fatiche del titolo 17, Arenas credo sia stato escluso per gli infortuni di tutto quest'anno, si poteva premiare David West al posto di Boozer poichè, a mio parere, più completo di C-Booz, ma probabilmente “scartato” per la minore presenza fisica.
Curiosità finali: a differenza degli altri anni non ci saranno mega-ritiri iniziali con tantissimi convocati (come avete visto), ma si svolgerà un mini-camp di due giorni a Las Vegas a conclusione del quale verrà disputata un'esibizione contro il Canada che servirà a capire il gioco che si vorrà attuare, indicazioni più precise le avremo però al torneo pre-olimpico, mentre la data della partita inaugurale di Team U.S.A. è fissata per il 10 di Agosto contro la Cina del “texano” Yao Ming che si dice sicuro di fare in tempo per i giochi.
Staremo a vedere se i “Dream” si avvereranno: le risposte a partire dal 10 Agosto…