Maine è stato un'ancora di salvezza per i Mets questa settimana.
Settimana negativa per tutte le squadre della NL East, dunque chi riesce a limitare i danni guadagna terreno in classifica.
Stiamo parlando di Mets e Braves che, con un misero 3-3, recuperano terreno a Phillies e Marlins (entrambe 1-4): il licenziamento di Randolph non sembra aver cambiato molto in casa Mets, così come l'acquisto di Nixon, mentre per Atlanta il problema principale è l'impressionante sequela di guai fisici che colpisce tutti i settori senza distinzione di sorta, compreso l'eroe Chipper Jones costretto ad episodiche apparizioni al piatto.
Per Phila invece, il rallentamento del ritmo offensivo porta inevitabilmente alla crisi, non essendo in grado la rotazione di trascinare la squadra nei momenti difficili.
Ogni qualvolta i vari Utley, Burrell e Howard riprendono fiato, per Phila si fa immediatamente grigia; non a caso i Phillies sono inseriti in molti rumors riguardanti gli starting pitchers.
Fortuna per loro che anche i Marlins balbettino, sospesi tra le falle dei partenti e quelle del bullpen, falle non sempre ostruite dalle pezze che i vari bombardieri della Florida provano a mettere con valanghe di home runs.
Ed i Nats ?
Un 2-4 settimanale timbra l'ennesimo capitolo grigio della stagione, farcito da continui rimescolamenti a roster nel tentativo di mettere insieme i cocci di un vaso che non ne vuol sapere di assumere una forma dignitosa.
Speriamo che da qui al termine del 2008, Acta sappia trovare un modo per far divertire un po' i suoi tifosi perchè sinora sono stati quelli avversari a godere delle partite dei suoi Nats.
Vediamo il dettaglio delle serie.
Philadelphia Phillies 43-36
Orribile settimana per i Phillies che allungano la loro striscia perdente sino a sei partite consecutive, prima di ritrovare una W nella partita di ieri notte.
Nella serie casalinga contro gli Angels sono solo 5 i punti segnati da Phila: si apre con Eaton maltrattato con un durissimo 7-1 per passare a Myers che serve altri 3 HR (e siamo a 23 in stagione) agli avversari nel 6-2 della seconda partita.
Lo sweep si completa con un equilibrato 2-3, con Hamels efficace ma non supportato abbastanza dal suo attacco; da segnalare il ritorno alla valida di Utley dopo uno slump di 24 AB senza lo straccio di una hit.
Ci si trasferisce ad Oakland e tocca a Moyer lanciare una buona partita prima di crollare nel settimo inning: gli A's vincono 5-2 l'opener.
Finalmente la striscia si ferma, merito di un super Kendrick che lancia 8 splendidi innings senza subire nessun punto, consentendo ad un attacco che ancora deve ritrovare l'esplosività di qualche settimana fa di portare a casa la W con un rotondo 4-0.
Florida Marlins 40-37
Marlins in stallo e l'avvicinamento ai Phillies in crisi è parziale: a Oakland si inizia perdendo 7-6 all'undicesimo inning, nonostante una super prestazione del consueto Uggla (4 su 6 con 2 HR) ma Dan ci riprova la sera dopo e stavolta il suo doppio da 3 punti vince la partita (6-4) nel nono inning, pareggiando la serie.
Nel rubber game, Miller viene travolto con 5 runs in 4 innings e la serie va agli A's con un netto 7-1.
Si torna in Florida, per affrontare gli ostici Tampa Bay Rays: Olsen offre il meglio di sé sul monte ma il bullpen cede alle mazze dei Rays ed arriva un'altra L per 6-4.
Va molto peggio a Tucker (che, incredibile a dirsi, riesce a far rimpiangere Badenhop) ed a De La Cruz che concedono 13 punti in men che non si dica e i Marlins salutano anche questa serie con un pesantissimo 15-3, sperando almeno di evitare lo sweep nella partita di giovedì notte.
New York Mets 38-39
Un calendario facile e la crisi delle dirette rivali non è bastato ai Mets per mettere a segno uno squillo che è atteso dall'inizio della stagione e che sembra non arrivare mai.
Al Coors Field, un Maine consistente viene supportato da 15 valide che valgono il 7-2, subito pareggiato dai Rockies contro Pedro Martinez che sembra dominante sino al quinto inning dove viene massacrato ed esce con la L a carico (7-1 il finale).
La serie viene vinta da Pelfrey che, nonostante 5 BB concesse, non subisce punti nel più batter-friendly ballpark della MLB ed i Mets si assicurano un inconsueto 3-1.
Si torna allo Shea per affrontare Seattle (il peggior record in MLB) e Santana si vede subito colpire un grand slam dal suo collega Felix Hernandez; l'attacco non reagisce ed i Mets perdono 5-2 l'opener.
Ancora peggio la sera dopo, con Perez inguardabile e le espulsioni del nuovo coach Manuel e di Beltran, per un finale che dice impietosamente 11-0 per i Mariners.
Buon per i Mets che tocca ancora a Maine salire sul monte e che lo faccia con efficacia; 3 HR (2 Wright e 1 Reyes) negli innings iniziali offrono anche più di quello di cui il partente abbia bisogno per traghettare il match dalla parte di New York, evitando uno sweep interno che sarebbe stato indecoroso per una franchigia costruita per vincere la division.
Atlanta Braves 39-41
Due serie casalinghe per Atlanta che non riesce ad approfittare del Turner Field per ricucire a dovere lo strappo dalle prime, vittima della ennesima serie di infortuni che stanno piagando la stagione dei Braves.
Si inizia con Seattle che spadroneggia 10-2, maltrattando sia Campillo che Ohman; i Braves strappano la gara seguente con un 5-4 che matura in rimonta tra ottavo (homer di Gotay e RBI di Chipper Jones da PH) e nono (doppio di Mc Cann che vince il match).
Nel rubber game, Teixeira è il grande protagonista con 3 palline spedite sugli spalti per un agevole 8-3 finale che consente la vittoria nella serie: degni di nota i 7 scoreless innings del solito Hudson.
Successivamente arrivano ad Atlanta i caldissimi Brewers e Sheets ammutolisce le mazze dei Braves nel 4-1 iniziale: malino Reyes invece, che concede i 4 runs in meno di 3 IP.
Meglio di lui farebbe Morton che però viene penalizzato da una atroce prestazione della sua difesa con ben 4 errori a referto; stavolta il 2 run HR di Teixeira nel nono non basta a recuperare il gap e finisce 4-3 per i birrai.
L'orgoglio Braves si vede nella terza partita della serie, giocata senza Chipper, Infante ed Escobar ma con un Campillo che torna sui livelli di eccellenza a lui consueti in questa stagione; il 4-2 finale viene quasi interamente firmato da Kelly Johnson con 2 valide e 3 RBI.
Washington Nationals 31-49
Due serie casalinghe e due serie perse, entrambe per 2-1.
Un grande Dukes (5 su 6, con il singolo decisivo al 14° inning) trascina i Nats ad una sudata vittoria (4-3) contro Texas che però porta a casa la serie con un 13-3 (che porta al ritorno in triplo A di Mock e Sanches) ed un 5-3, dove l'ennesima buona prova di Lannan viene vanificata dal bullpen.
Stessa storia nell'opener contro gli Angels, con Bergmann ottimo e Rivera a perdere il match per un finale di 3-2.
Una disastrosa uscita di Hill con 8 runs in 3 IP porta un 8-3 agli ospiti che però non approfittano dell'ennesima figuraccia del bullpen Nationals nel 4-5 finale che evita lo sweep ai padroni di casa.
Redding si vede scippato della W ma Washington riesce a strappare il match al nono.
Player of the week
Mark Teixeira ha deciso di prendere il posto di Chipper Jones nel ruolo di locomotiva offensiva dei Braves, visto che il sempiterno slugger è ridotto ad un utilizzo part time.
Il prima base di Atlanta ha collezionato 4 home run e 7 RBI, con una striscia statistica di .333/.448/.917 in settimana e, se i Braves possono ancora cercare di lottare per la division, il merito è anche suo.
Va a lui la nostra citazione settimanale, scelta in un panorama di rendimento non certo eccezionale per tutti i giocatori della NL East.
Next week
Florida: vs Tampa (1), vs Arizona, vs Nats
Mets: vs Yankees, @ St. Louis
Phillies: @ Oakland (1), @ Texas, @ Atlanta
Atlanta: @ Toronto, vs Philadelphia
Nats: vs Orioles, @ Florida