Andy Pettitte, vincente di Gara-2, in azione sul monte
“Sinceramente non mi sento sicuro come in altre occasioni, ho avuto solo 3 giorni di riposo e temo di non essere al massimo della forma. Vedremo.”
Erano state queste le dichiarazioni rilasciate prima di Gara-2, che lo avrebbe visto come partente per i suoi Yankees, dal 31enne Andy Pettitte, al quale si affidava Joe Torre per impattare una serie che vedeva i Marlins in vantaggio 1-0 e che i Bronx Bombers non potevano far scivolare sullo 0-2.
Verrebbe quindi da dire, al termine della partita e con un occhio alle statistiche ma soprattutto all'andamento della stessa, che i tifosi di New York farebbero meglio ad augurarsi che il loro pitcher sia sempre così preoccupato prima dei match importanti.
Infatti il mancino degli Yanks, che già contro Twins e Red Sox aveva riequilibrato le serie sull'1-1, ha risposto all'appello in modo più che convincente: 8 inning e 2/3 lanciati con 1 solo punto concesso agli avversari, tra l'altro neppure di sua responsabilità , e solamente 6 valide in totale lasciate ai battitori di Florida.
“Dopo Gara-1, persa in tutte e 3 le serie disputate in questi playoff da New York, vi posso dire che prima di iniziare a lanciare Gara-2 ho guadagnato un bel po' di capelli bianchi…” commenta ironico Pettitte.
“Ma come ho già detto nelle altre occasioni, questa pressione non mi ha condizionato al punto di dover cambiare il mio consueto approccio alla partita.”
Partita che Andy stava per concludere con uno storico complete game shutout, ma il secodo errore della partita di Aaron Boone e la successiva valida di Derrek Lee spezzavano il sogno statistico di Pettitte, e ammutolivano, solo temporaneamente, lo Yankee Stadium che già dalla fine dell'ottavo inning aveva cominciato ad invocare a gran voce il nome del pitcher free agent a fine stagione, proprio come fece nel 2001 per Paul O'Neill.
Nonostante questo piccolo “inconveniente” la partita l'hanno facilmente portata a casa gli uomini di Joe Torre, grazie anche ad un fuoricampo da 2 punti di Alfonso Soriano nel quarto inning.
Grandi elogi ovviamente a fine gara da parte di tutti i compagni, a partire da una delle bandiere della squadra della Grande Mela, Derek Jeter: “Non sono sorpreso della prestazione di Andy, lui è sempre pronto e quando abbiamo avuto bisogno di lui non ci ha mai deluso, neanche stasera.”
Soddifatto, e non poteva essere altrimenti, un tirato Joe Torre al termine di un'importantissima, per non dire fondamentale, vittoria: “Andy è stato grandioso, ha avuto grande coraggio e chi lo conosce bene, come Roger (Clemens) sa che possiede una resistenza straordinaria”; come un cavallo, a detta di The Rocket.
Poi un commento sulla sostituzione nel nono inning: “Era stanco, una volta sfumato lo shutout non volevo spremerlo troppo, la serie è ancora lunga e dopo solo 3 giorni di riposo ho temuto per un infortunio. Ci aveva già dato molto di più di quanto potessimo sperare.”
Pettitte eroe Yankees di Gara-2, dopo che Pierre lo era stato per i Marlins in Gara-1.
Chi sarà il protagonista di Gara-3?
La parola a Josh Beckett e Mike Mussina.