Non solo attacco per Dan Uggla: questa settimana c'è spazio anche per lui nelle nostre Top Plays
Per quanto la grounder sia lenta, per quanto il corridore non sia Juan Pierre o Ichiro, per quanto ci possa sembrare facile, questa giocata è da mettere in classifica. Robinson Cano ha anche capacità difensive, e qui dimostra di essere un buon seconda base prendendo un palla molto lontana dalla sua zona di partenza e la gira in prima base per l'out, sfruttando anche il giro canonico su sé stesso. Nel replay si apprezzano meglio le caratteristiche dell'eliminazione.
Quando un rookie ti fa sloggiare dalla tua terza base potresti vivere momenti difficili. Non è successo a Willy Aibar, che anche in prima base si trova bene e fa out come quello che vediamo. E' proprio una giocata da terza base questa, un tuffo sulla sinistra, a mezz'aria, che probabilmente nel suo ruolo originale vorrebbe dire evitare un doppio, ma che nel primo ruolo del diamante significano un out. Avendo iniziato la carriera da Shortstop, i Tampa Bay Rays si ritrovano un infielder jolly con Aybar, che nella lotta per la Wild Card o la supremazia nella division più difficile dell'MLB può significare semplicemente qualche W in più.
Cody Ross certo si sarà visto il replay di questa azione molte volte. Il suo missile dall'esterno sinistro ha propiziato una grande giocata del suo catcher, che si è ritrovato moltissimo tempo per effettuare l'out a casa base vista la potenza del lancio arrivatogli. Treinor merita anche lui una menzione, visto il bel tuffo che ha portato al tocco risolutivo.
In questo caso, con il video linkato, siamo fortunati: la slow motion è spettacolare e possiamo apprezzare quanto tempo e spazio abbia avuto il Marlin per toccare l'avversario di Tampa prima che questi segnasse un altro punto per i Rays.
Miglior battitore del mese di giugno finora, Chipper Jones ci fa vedere una giocata "barehanded" da applausi. La palla viene girata debolmente verso la sua terza base, ma è comunque difficile da disinnescare. Lui non pensa nemmeno ad usare il guanto, che non gli avrebbe permesso l'out, riceve con la mano nuda ed assiste giusto in tempo per l'eliminazione. Pochi dubbi e molta concretezza in questa occasione, che ci mostra anche la sua ormai riconosciuta esperienza.
Delwin Young non ha paura di sporcarsi. L'unico modo di prendere questa battuta è di volare verso la zona di foul ed evitare in questo modo un probabile doppio. Si mette alla rincorsa della palla e la intercetta, aiutandosi con il tuffo per mantenerla nel guanto. Proctor, sul monte di lancio, ringrazia il compagno toccandosi la sommità del cappellino, gli ha evitato statistiche di molto
peggiori.
Coprire la distanza da terza a prima non è cosa da poco. Non lo è per i veterani, figuriamoci per i rookie. Anche se Evan Longoria un rookie non lo sembra, non possiamo che stupirci davanti ad una giocata di questo genere: prende una fair ball che rimbalza poco prima della linea di foul e si ritrova in ginocchio, girato verso casa base. Un out sembra impossibile. Non lo è perchè Longoria tira comunque, con una traiettoria perfetta, in prima base, dove l'incredulo battitore si ritrova out. Quest'ultimo ci mette del suo, ed è per questo che questa giocata non arriva nei piani alti della nostra classifica.
Come rischiare l'osso del collo… Jason Michaels uscirà indenne da questa presa, effettuata a 3 centimetri da terra con il braccio completamente aperto e che giunge a contatto col terreno in modo brusco, mentre il collo dell'atleta viene sollecitato dalla seguente caduta. Noi vediamo che il risultato è un out splendido che smorza le speranze di valida del battitore, già sicuro del suo successo, ma quello che Michaels ha provato è probabilmente la soddisfazione di essere ancora tutto intero. E con la palla in mano.
Oltre ad avere dei numeri offensivi da capogiro, qui Dan Uggla ci fa vedere anche una velocità difensiva invidiabile, completando una Double Play spettacolare. La presa al volo basterebbe a molti seconda base, ma lui ha la prontezza di riflessi per riscendere e sparare in seconda, bruciando il corridore dei Phillies che per l'occasione si era leggermente staccato dal sacchetto.
Non stiamo parlando dell'ennesimo high five di Manny, ma di Hanley Ramirez, esplosivo shortstop dei Marlins, da ormai qualche anno sulla cresta dell'onda.
La giocata in questione è forse la più spettacolare della settimana: la rimbalzante dell'attaccante tocca il guanto del pitcher, spiazzando appunto Ramirez che stava correndo nell'originale direzione della palla. Colto in controtempo si ferma, raccoglie la palla e la getta in terza, sulla corsa, per l'out forzato. Un giocatore dotato di un atletismo medio avrebbe lasciato passare il singolo, mentre noi invece lodiamo le qualità fisiche di questo giocatore che in questo caso ha fermato l'azione.
1. Se Bruce inizia anche a difendere…
…avremmo già trovato "the next big thing". Nella partita del 600esimo Homer di Griffey, Jay Bruce dà altri motivi per festeggiare ai Reds: questa presa oltre la recinzione destra è dimostrazione di atletismo e di incoscienza. Una corsa pazza verso la palla, che cadeva in zona di foul, ed un bella presa in stretch con le rotule che impattano forte contro la balaustra del ballpark dei Marlins. Tra 20 anni forse guarderemo all'odierno outfield dei Reds stuendoci di quanta grandezza rappresentasse; Ken Griffey ha fatto il suo, ora tocca a Bruce.