Un buon Adrian Beltre non basta ai Mariners, costretti ormai alla rinuncia dei sogni di titolo.
Settimana favorevole alla capolista in AL West: le distanze si fanno di poco più ampie, LosAngeles è un po' piu tranquilla e Seattle saluta quasi definitivamente la compagnia, con una quindicina di gare di ritardo dai PlayOff.
Nel mezzo, Athletics e Rangers battaglieranno fino alla fine, magari sperando di non togliersi a vicenda i punti necessari per raggiungere una wild card che in American League vede le squadre della AL East favorite.
Le squadre
I Los Angeles Angels of Anaheim hanno chiuso male una settimana iniziata bene. Cadono ancora i Mariners contro la squadra della California, e poi, per due volte, gli A's. Successivamente, Oakland si rifarà vincendo la rimanente partita della serie e Tampa Bay costringerà gli Angels ad una sconfitta per 13 a 4, in cui la presenza di Joe Saunders non è riuscita a tenere a bada i furiosi Rays.
Si conferma Los Angeles come squadra che trova vittorie di scarto minimo, ma che può perdere anche con passivi importanti. Ne è testimone il differenziale di +2 (due) tra punti fatti e subiti. E' l'unica squadra tra le capoliste ad avere un dato del genere. Tanto per intenderci, Arizona è la seconda in questa classifica con +36.
Potrebbe sembrare un caso, ma questa caratteristica è un indizio sull'appeal che il team potrebbe avere negli eventuali PlayOff. Restare in partita e poi sopravanzare l'avversario, mantenendo la concentrazione e tenendo l'attacco opposto a cifre basse.
Per gli Oakland Athletics questa settimana è coincisa con la serie contro Los Angeles. Poco altro è successo (sweep completato ai Tigers e sconfitta con gli Yankees a chiudere).
Per loro probabilmente il tesoro più grande sono le due partite giocate in meno rispetto ai rivali angelini, e l'handicap il fitto calendario che avranno verso fine stagione.
Il problema più grosso di Oakland pare esser eun insospettabile: Joe Blanton è 3-8. I numeri non sono malissimo: 4.15 di ERA e poco più di 6 inning lanciati a partita, ma è una di quelle stagioni in cui la sorte non ti aiuta, con l'attacco che non funziona proprio quando sei sul monte. Molto meglio i vari Rich Harden, che ammassa K con facilità , e Chad Gaudin. Anche se nessuno del pitching staff degli A's brilla in assoluto, l'ERA di squadra è bassa, tanto quanto sono poche le chance realizzative degli avversari.
Tornando al discorso del differenziale, Oakland è a +46, e la difesa Green&Gold è la seconda della American League dietro i White Sox.
Nella settimana ancora una volta negativa dei Seattle Mariners notiamo un dato significativo: nel mese di giugno Seattle ha segnato solo una volta più di 5 punti. Le sconfitte si susseguono, ed anche se molte arrivano con scarto ridotto, il trend è talmente negativo che questa annotazione finisce presto nel file di quelle a cui non dare importanza.
Anche se non ha avuto una settimana sfavillante, ci permettiamo un piccolo dietro-front sul rendimento di Adrian Beltre. Potrebbe arrivare a 35 Homer, che sarebbe la sua seconda miglior prestazione dopo la stagione 2004 condotta da MVP. Dietro di lui nelle stat della squadra pochi sorrisi: Ichiro batte con regolarità ma è lontano dalle medie altissime a cui ci ha abituati, e Raul Ibanez non è un fattore. Fattore di cui avrebbero bisogno i Mariners è proprio un po' più di continuità . Ma anche una volta recuperata quella, ci sarebbe ancora molto lavoro da fare.
Seattle è a -65, con la terza peggior difesa ed ils econdo peggior attacco della lega di appartenenza.
Con un Hamilton da Triple Crown i Texas Rangers ancora ci credono. Il distacco non è proibitivo, e l'esplosività dell'attacco, unita all'imprevedibilità della squadra, rende la situazione abbastanza stabile. La settimana è trascorsa tra sconfitte e vittorie, con 44 punti subiti nelle 6 partite giocate, ma con buone affermazioni contro Cleveland e Tampa Bay, oltre che con la vittoria al fulmicotone di ieri a Kansas City, ottenuto con un favoloso comeback durante l'ottavo e nono inning.
Leader dei pitcher partenti è Vicente Padilla che, pur non avendo un ERA bassa, ha già ottenuto 7 vittorie e pertanto potrebbe arrivare ad una quindicina per la fine della stagione. L'impatto dell'attacco, se in Texas si dovesse continuare in questa maniera, potrebbe avere conseguenze di questo tipo su tutto il roster, portando a più vittorie di quante si potrebbero profetizzare ora.
Per ora il differenziale è di -18.
Player of the Week
Rimaniamo nello stato della stella solitaria per assegnare il titolo di giocatore della settimana a Milton Bradley. E' dal 3 di giugno che batte, per un totale di 7 partite consecutive con almeno una valida. In questa striscia ha 5 HR e 11 RBI. Sono numeri sufficenti per eleggerlo, e confermano le potenzialità di un attacco che non ha solo Hamilton.
Buona settimana per Vladimir Guerrero che ha dato in questi 7 giorni l'apporto che tutti si aspettano, con 2 Home Run e valide in 5 delle 6 partite giocate. La media rimane bassa ed è una stagione difficile per lui: saprà riprendersi quando la lotta per il primo posto si farà più serrata.
Il calendario
Los Angeles ha un intensa settimana casalinga contro Braves e Mets. Potrà approfittare delle defaiance on the road della squadra della Georgia e domenica ci sarà la sfida tra Saunders e Glavine.
TB riposo ATL ATL ATL NYM NYM
Oakland finisce la serie con gli Yankees in casa e poi non deve fare molta strada per ritrovare in Interleague i nemici della baia ed Arizona. Due squadre abbordabile prima di inserirsi nella lotta tra Philadelphia e Florida, affrontandole entrambe tra una decina di giorni.
NYY NYY @SF @SF @SF riposo @ARI
Per Texas finisce la serie a Kansas City e poi il calendario propone le stesse sfide di Los Angeles: Mets e Braves. Il calendario di interlega è abbordabile, vedremo come se la caveranno in questa prima settimana.
@KC @KC @NYM @NYM @NYM riposo ATL
Seattle cerca un po' di gioco contro Washington, per poi affrontare la difficile serie casalinga con Florida. Una vittoria contro Toronto stasera darebbe la vittoria anche nella serie.
@TOR riposo WAS WAS WAS FLA FLA