Matt Kemp dei Dodgers, protagonista nel bene e nel male.
La sweep subita a Milwaukee segna il culmine di un periodo nero per i D-Backs, che hanno perso 12 delle ultime 16. Nonostante ciò restano in testa alla classifica della NL West ma ora con solo 4 partite sopra il .500 (32-28 il loro record). I Dodgers, anche loro con una striscia perdente aperta di tre partite e 2-8 nelle ultime 10 come Arizona, sono invece 4 sotto il .500 (28-32) e non sembrano voler approffittare dei passi falsi dei ragazzi del deserto.
Qualche segno di risveglio per i Rockies e soprattutto per i Padres (entrambe hanno vinto le ultime due) con San Diego ha un bel 6-4 nelle ultime 10. I Giants, seppur terzi, restano secondo noi l'anello debolissimo della divisione ed una loro rimonta appare davvero improbabile.
Nel weekend entrante i Dodgers se la vedranno con i Cubs (che li hanno già battuti giovedi sera), mentre Arizona tenterà di riprendersi a Pittsburgh, trasferta non facile, che sarà seguita da una serie a New York contro i Mets. Per i Diamondbacks potrebbero davvero aprirsi le porte dell'inferno. San Francisco sarà a Washington, mentre Colorado riceverà i Brewers. San Diego continua la serie contro i Mets iniziata ieri.
Arizona Diamondbacks (32-28)
La concidenza: Arizona perse 12 su 16 con 3 su 4 a Milwaukee nel luglio 2007 prima di iniziare una striscia calda (iniziata a Wrigley Field) culminata nel titolo divisionale. Ora invece, dopo essere stati appaiati ai Cubs col miglior record della NL i serpenti si trovano a ben sei gare di distanza da Chicago. E stanno commettendo una caterva di errori difensivi che danneggiano le prestazioni dei loro ottimi lanciatori.
La settimana passata era iniziata bene per Arizona, che dopo la sconfitta nella prima gara della serie coi Nationals per 7-4, aveva infilato due shutout consecutivi: 4-0 nel 6-hitter lanciato da Brandon Webb, aiutato da quattro solo-HR, due di Mark Reynolds e 5-0 con Dan Haren che concede 4 valide in 7 inning, questa volta è Orlando Hudson che smazza il decisivo three-run HR. Ma poi arriva il buio di Milwaukee (terza sweep subita fuori casa nell'ultimo mese, dopo quelle con Cubs e Marlins). E se la prima partita è stata combattuta, sconfitta per 4-3, nella seconda e nella terza sono arrivati un 7-1 ed un 10-1 molto pesanti. Nota positiva lo strikeout numero 4,680 per Randy Johnson (ora secondo assoluto dietro ai 5,714 K di Nolan Ryan). Lo shutout di Webb è durato un'ora e cinquantadue minuti, la partita più veloce nella recente storia dei D-Backs.
Los Angeles Dodgers (28-32)
Nell'ultima settimana l'unica nota positiva è stata la vittoria di Derek Lowe per 8-2 sui Rockies. Lowe non vinceva da un bel po' di tempo. Matt Kemp ha guidato l'attacco di LA con due doppi ed un HR. Ma il giorno dopo Kemp perde le staffe per una innocua tag del catcher dei Rockies Torrealba e viene espulso. E' la partita in cui i Dodgers mettono insieme solo 6 valide contro Jeff Francis e perdono per 3-0. Colorado finisce per vincere la serie segnando due punti contro Clayton Kershaw, il giovane prospetto, mentre l'attacco losangelino si ferma di nuovo a 6 valide. Los Angeles aveva perso tre partite su quattro nella serie precedente contro i Mets, l'unica vittoria un rocambolesco 9-5 con Kershaw che è durato poco più di tre inning, con Russell Martin che è andato 4-4 con 3 RBI e con una fortunosa chiamata favorevole degli arbitri.
Insomma crisi nera in casa Torre e la serie attuale contro i caldissimi Cubs non facilita certo le cose: giovedi sera Kerry Wood ha mandato K ancora lui, Kemp, con le basi piene nella parte bassa del nono. Kemp sta giocando esterno centro per via dell'infortunio al menisco di Andruw Jones.
San Francisco Giants (25-35)
Mentre dal recente draft MLB usciva il nome di Buster Posey, catcher di Florida State, mazza potente, e dal tribunale arrivava la data per il processo a Barry Bonds (marzo 2009) dal campo - diciamo inaspettatamente - arrivava il completamento di una sweep ai danni di Arizona e di due serie perse per 2-1 contro Padres e Mets ma nelle quali San Francisco iniziava a mostrare segni di essere ancora viva. Contro New York dominante vittoria per 10-2, con 6 runs nel primo inning. Hit numero mille per Bengie Molina e primo HR in carriera per Brian Horwitz, buona la partita anche per il partente Jonathan Sanchez.
Salta nel quinto inning Barry Zito (1-9 con 5.87 di ERA!) il giorno dopo contro il rientrante Pedro Martinez. Di rilievo c'è il fuoricampo da tre punti di Travis Denker, giovane seconda base. La terza partita va ancora ai Mets, 5-3, con Matt Cain che regala una costosissima BB al lanciatore avversario con due out e apre la porta a due punti che si riveleranno decisivi. E rappresentando il punto del pareggio, al piatto Jose Castillo e Randy Winn, non riescono a connettere contro Billy Wagner: soltanto due profondissime volate. Nella precedente serie coi Padres nella prima partita sconfitta al tredicesimo (nonostante i Giants riescano a "girare" un triplo gioco), poi altra sconfitta (5-1) ed una drammatica vittoria al decimo con San Diego che segna due punti nella parte alta ed i Giants che ne segnano tre contro il supercloser Trevor Hoffman.
San Diego Padres (25-37)
L'unica squadra che ha avuto un periodo positivo nella divisione. Dopo le due vittorie su tre partite con Washington, sono arrivate due su tre anche contro San Francisco (l'unica sconfitta, come detto, al decimo in modo abbastanza rocambolesco), poi si è tutto un pochino bloccato. Sono arrivati in città i Cubs e sono arrivate due sconfitte per 7-6 e per 9-6. Ma prima dobbiamo citare Josh Banks. Banks ha lanciato un 6-hitter, partita completa che era shutout fino alla fine del nono. Era alla sua prima start per la squadra della California meridionale ed i quattro punti nel primo inning lo hanno certo aiutato.
Ritornando alla serie con Chicago. Nella sconfitta per 7-6 grande partita di Adrian Gonzalez (3-4, Hr, 4 RBI), ma poco altro e per quando arriva il suo missile da tre punti c'è già un out e c'è pronto Kerry Wood. Nel 9-6 invece tre dei quattro lanciatori usati dai Padres concedono tre punti, con lo starter Will Ledezma che regala anche 5 BB. I Cubs usano invece ben sette lanciatori per la vittoria. Per San Diego 3-5 per il solito Adrian ma poco altro.
Poi seguono due vittorie, entrambe per 2-1, contro Cubs e Mets. Hoffman prende la salvezza nella prima (Greg Maddux lo starter) e la W nella seconda. Brutte notizie per il 2b Tadahito Iguchi appena finito sulla lista infortunati per almeno due settimane (lussazione alla spalla).
Colorado Rockies (22-38)
Se togliamo le due vittorie di martedi e mercoledi stanno zoppicando su tutti i fronti. Cominciando da queste due partite, che concludevano una serie da tre coi Dodgers prima c'è la bella prestazione di Jeff Francis (7IP 4H 5SO), la HOLD per Taylor Buchholz e la salvezza per Brian Fuentes, 3-0 il risultato finale ed HR per Chris Iannetta. Il giorno dopo, vittoria per 2-1, con Aaron Cook che va otto inning e Fuentes che guadagna un'altra salvezza. HR per Jeff Baker ed entrambi gli RBI per lui.
Prima di queste due W Colorado veniva da otto sconfitte consecutive, spesso arrivate concedendo 10, 8, 7, 8, 6 e perfino 20 runs contro Philadelphia. E se tra i battitori qualcuno che va bene c'è ancora, tra i lanciatori (partenti) solo Cook si fa rispettare (ERA a 3.16), mentre gli altri sono tutti oltre il 5.35.
E pensare che questa squadra ha vinto la NL lo scorso anno!