Nessuno molla nella NL West

Doug Davis, molto positivo contro San Diego.

La settimana nella NL West ha visto il ritorno alla supremazia di Arizona che vinto le due difficili serie che le si presentavano davanti: reduce dall'aggancio subito in testa da parte di S.Diego, i D'backs hanno perso l'opener 10-2 proprio contro i Padres alimentando il sospetto di una crisi imminente.

Owings ha concesso ben 4 HR in soli tre innings e l'intoccabile Maddux di questi ultimi tempi ha potuto facilmente registrare la sua prima vittoria in Arizona in carriera.

Con le spalle al muro, Arizona ha reagito da grande squadra ed ha ribaltato la serie: Davis ha dominato sul monte nel 9-1 della seconda sera, opposto ad unoYoung che non sembra neanche lontano parente di quello visto ad inizio stagione.

I problemi fisici che il lanciatore di S.Diego si sta portando dietro stanno minando il suo rendimento che sinora era stato stratosferico: stavolta 2 HR e 5 punti in 4 innings lo hanno costretto ad uscire prestissimo dalla partita che ha riportato le squadre in parità .

Per la sfida finale, l'altro asso dei Padres Jake Peavy ha chiesto di giocare con un riposo di soli tre giorni: Peavy quest'anno ha letteralmente massacrato Arizona tutte le volte che li ha incontrati ed evidentemente pensava di fare altrettanto.

Non la pensavano così i D'Backs che, motivatissimi per loro stessa ammissione nel post partita proprio a causa della mossa dei Padres, si sono presi la loro rivincita: otto punti hanno fatto tornare Peavy a sedere dopo soli 4 inning e il 9-6 finale ha restituito il primo posto nella division e ha dato ad Arizona il vantaggio negli scontri diretti (10-8 in stagione).

La brutta notizia per Arizona è venuta dalla perdita di Hudson, vero e proprio catalizzatore del gioco dei D'Backs: il seconda base è ottimo in attacco e fenomenale in difesa, oltre a rappresentare il capo carismatico di tutta la squadra, composta da molti giovani.

Una operazione al pollice, infortunatosi in una scivolata verso la base, purtroppo priverà  Arizona del suo apporto per il resto della stagione e la perdita probabilmente si farà  sentire anche se non da subito, visto che nella serie seguente contro i lanciatissimi St. Louis Cardinals Arizona ha fatto cappotto.

Oltre al ritorno alla vittoria di Webb, che perdeva da due uscite, nel 4-2 d'esordio, è stato l'attacco il protagonista della serie con due vittorie ottenute a fronte di uscite sul monte un po' deficitarie: Owings (in due partite, ERA 11,12 con 12 punti concessi in meno di sei innings totali e 5 HR subiti) e Davis hanno potuto contare soprattutto su Byrnes, Clark e Jackson per non uscire sconfitti mentre il bullpen è tornato a fare il suo eccelso lavoro dopo il rilassamento della scorsa settimana.

Le due tiratissime vittorie (9-8 e 6-5) hanno consentito ad Arizona di portare a tre partite il vantaggio sui Padres, sconfitti due volte al Coors Field dai Rockies.
Colorado, costretta da uno svantaggio di 5 partite ad inizio settimana a non poter permettersi di sbagliare nulla, aveva già  battuto i Giants due volte su tre, recuperando una partita su S.Diego.

Nell'opener con i Padres, Colorado ha fatto uscire sul monte la bellezza di 10 pitchers, record per la NL e che pareggia a livello MLB la partita del 12/09/2004 in cui gli Orioles fecero altrettanto contro gli Yankees.

Il precoce infortunio di Dessens ha dato il via alla girandola sul monte dei Rockies, che comunque hanno vinto 10-4 bombardando senza pietà  Germano(out in 3 innings con 5 punti in saccoccia) ed il bullpen dei Padres.

Per S.Diego, oltre alla sconfitta, tegola pesante per lo stiramento a Bradley, ennesimo stop alla stagione dell'esterno: si pensa ad un recupero per eventuali playoff ma sarà  dura senza le sue valide e i suoi RBI.

Il pareggio dei Padres arriva con l'ennesima sontuosa prestazione di Maddux che sta reggendo da solo la baracca: mentre si attende con ansia di vedere una base ball uscire dai suoi lanci (sono oltre 50 innings che non succede), bastano soli tre punti per chiudere il match ed impattare la serie con il 3-1 finale.

Nel match conclusivo, tre punti ( 2 su HR di Atkins) nel primo inning condannano ancora Young perchè Fogg concede solo un punto ed il bullpen limita la rimonta al 4-2 finale.
Colorado resta in corsa per la wild card a tre gare dai Padres.

Restano in corsa anche i Dodgers, ma quanti rimpianti per Los Angeles.
Una splendida serie a Chicago, dove sconfigge 3-1 i Cubs, porta i Dodgers a 2 partite e mezzo dai Padres dal -4 iniziale: esordio da incorniciare per Esteban Loaiza, nel 11-3 d'esordio seguito dalla quindicesima vittoria di Penny la sera dopo (6-2 il finale).

Riemergono i Cubs contro Stults, che sostituiva Wells mentre finiva d scontare la squalifica presa quando era un padres,
ma la serie va ai Dodgers grazie al drammatico home run da tre punti di Ethier nel nono inning dell'ultima partita.

E' la visita ai rivali Giants che rovina la rincorsa di Los Angeles: la prima sera i Dogers regalano la partita con un errore di Furcal che non gira un facile doppio gioco al carissimo prezzo di tre punti. Un home run di Ortmeier su Broxton completa il 5-4 finale.

Dopo aver pareggiato la serie con il fresco Wells sul monte, i Dodgers si giocano il match ancora nel finale ed ancora con un home run su Broxton nell'ottavo: il set up man dei Dodgers ha lanciato più di 90 innings senza concederne alcuno questa stagione ma in questa settimana ne ha concessi ben tre (adesso sono 4 in totale) e gli ultimi due sono costati veramente carissimi.
Il distacco dalla wild card resta di due partire e mezzo ma poteva veramente essere minore.

La prossima settimana

Riflettori sul Dodger Stadium dove saranno di scena prima S.Diego e poi Arizona; le due capo classifica completano ambedue la settimana contro i Giants.
Colorado gioca quattro decisive partite a Philadelphia, in piena lotta per la wild card e attualmente a meno due dai leader Padres, e poi ospita Florida dove potrebbe capitalizzare sugli scontri diretti delle altre.

Settimana veramente di fuoco, dunque ci sentiremo dopo le prima parte con copertura singola dei vari match

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