Chris Snyder e i suoi DBacks stanno volando
Nella NL West, continua la fuga di Arizona che sfrutta il calendario favorevole e vince le due serie contro Pittsburgh e Washington, portando il suo totale a 67-52.
E come non iniziare parlando di Brandon Webb e della sua incredibile striscia di 33 innings senza subire un punto: nelle sue ultime quattro uscite, Webb ha collezionato ben 29 K, lasciando la miseria di 6 basi ball e lanciando due complete games.
In 32 innings è stato colpito 21 volte, di cui solo 7 di queste valide sono stati dei doppi.
Il ritorno a pieno regime della sua sinker gli ha permesso di abbassare il pitch count, anche se l'uso della changeup e della curva gli hanno consentito di sorprendere spesso i battitori avversari e di variare il tema.
Nella partita contro Washington è stato lasciato sul monte da Melvin nel nono inning nonostante avesse già effettuato 106 lanci, ma la decisione si è rivelata giusta e Webb ha chiuso lo shutout ringraziando il coach per la fiducia dimostratagli.
Si inizia addirittura a parlare dell'incredibile record di Orel Hershiser, fermo a 59.2 scoreless innings: servirebbero altre tre shutout complete games per batterlo e sarebbe veramente un'impresa clamorosa.
Ma intorno a Webb, tutta la squadra gira che è un piacere: la rotazione è solida, a parte il disastroso esordio di Kim contro Pittsburgh e la sfortuna di Owings che non riesce a vincere seppure lanciando bene.
L'attacco è bilanciato, nel senso che non dipende da nessuno in particolare e trova sempre protagonisti di giornata che riescono a vincere le partite.
Insieme al solito immenso Hudson, troviamo Justin Upton, Conor Jackson, Reynolds e Snyder tutti sopra il 1.000 in OPS per un attacco da 35 punti in sei partite e buon per le rivali che i D'Backs abbiano gettato al vento la possibilità dello sweep su Washington con una sciagurata uscita del bullpen, altrimenti il divario sarebbe stato ancora maggiore.
Sono infatti 3 le gare che dividono Arizona da S.Diego, asfaltata 3-1 nella serie con St.Louis e vittoriosa 2-1 contro Cincinnati.
I Padres devono ringraziare Peavy che con due ottime uscite porta a casa due vittorie basilari per non perdere definitivamente contatto dalla vetta, ma devono fare i conti con la sostituzione di David Wells, impietosamente rilasciato dopo una serie di prestazioni assai deludenti.
Ledezma, spostato a partente dopo l'esordio in maglia Padres da rilievo, ha fallito miseramente l'uscita contro Cincinnati e persino l'ottimo Chris Young ha steccato questa settimana; per fortuna l'attacco, pur senza Bradley che lo aveva sorretto molto nell'ultimo mese, ha dato segni di ripresa specialmente in Greene (2hr 7rbi) e Brian Giles (5hr 7rbi) ma globalmente S. Diego non sembra una squadra in forma mentre Arizona vola e da dietro Colorado sta arrivando molto tonica.
I Rockies, 5-2 questa settimana affrontando Cubs e Brewers ovvero il top della Central Division, si trovano a 5 partite da Arizona ma sono attualmente caldissimi.
Questa settimana hanno avuto un Tulowitzki letteralmente strepitoso: il rookie ha battuto .483 con 3 homers e 12 RBI, trascinando Colorado allo sweep su Milwaukee, seppellita con 36 punti in tre partite, e al pari con i Cubs dopo aver perso le prime due sfide.
Per lui è arrivato il NL Player of the week in coabitazione con Gorzelanny dei Pirates.
Come sempre, anche gli altri bombers dei Rockies non erano certo in ferie: su 12 battitori con più di 10 at bat solo due hanno battuto meno di .300 ma uno dei due, Carroll, nonostante una media di .143 ha avuto un home run e 7 RBI.
Il problema in prospettiva è la rotazione: con Lopez fuori causa, si è nuovamente infortunato Hirsh lasciando i soli Francis, Fogg e Cook a menare le danze.
Il giovane Jimenez ha subito 9 punti in due innings, ma sicuramente resterà il quarto lanciatore mentre per il quinto, l'esperimento Harrikala è già terminato con il ritorno del trentaseienne in triplo A e rimane un punto interrogativo per la settimana prossima quando Colorado farà visita ai derelitti Dodgers.
A Los Angeles ormai siamo alla sesta serie persa consecutiva, con 6 partite di ritardo su Arizona e una squadra che ha segnato 10 punti in una settimana: è già un miracolo che abbia portato a casa due partite, una grazie a Penny e l'altra concentrando la metà del fatturato settimanale (5 punti) in un solo incontro contro Cincinnati, agli extra innings.
A meno di una improbabile striscia vincente, come successe l'anno scorso dopo uno slump terrificante post All Star Game, i Dodgers sembrano avviati a lasciare la lotta per il pennant ed a unirsi ai Giants nel vedere le altre contendersi i posti playoff.
Giants che si consolano con il record di Bonds, lungamente atteso e adesso festeggiato dallo slugger, ma la franchigia di S.Francisco guarda mestamente il record di 49-67 e avrà di che meditare da qui alla prossima stagione.
Da notare il trasferimento del pinch hitter Sweeney ai Dodgers, non tanto per il valore tecnico dell'operazione quanto perchè si tratta della prima trade tra Giants e Dodgers negli ultimi 22 anni; praticamente, un evento rarissimo.
Forse sarà un motivo per ricordare questa stagione veramente disgraziata per i giganti californiani.
La prossima settimana Arizona e S.Francisco andranno a trovare Florida e Atlanta, mentre Dodgers e Padres ospiteranno Colorado e Houston: gli scontri diretti tra le tre concorrenti di Arizona chiariranno meglio la situazione alle spalle dei capo classifica ma favoriranno un ulteriore allungo se i D'Backs continueranno a mietere successi.
E per finire,
La squadra della settimana
P Webb (Arizona)
C Snyder (Arizona)
1B Jackson (Arizona)
2B Hudson (Arizona)
SS Tulowitzki (Colorado)
3B Reynolds (Arizona)
RF B.Giles (S.Diego)
CF Upton (Arizona)
LF Bonds (S.Francisco)